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Aquasmart by Limulus

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Premessa
Il sistema Aquasmart
Il modulo Base
Il modulo di potenza
Il bus DALI
Il modulo Terminale
Il modulo Tunze e la gestione del movimento
Il modulo Led
Il modulo GSM
Il collegamento al computer
Il modulo ethernet
L’evoluzione del sistema
Le Sonde e le interfacce
Sonda di Temperatura
Sensore di Livello
Sonda pH
Sonda Redox
Sonda Densità
Le mie conclusioni

Premessa:

Sono sempre stato appassionato di elettronica. E da quando ho l’hobby dell’acquariofilia ho sempre cercato di automatizzare tutto tramite un computer dedicato all’uso per l’acquario.

Dopo aver provato a lungo il sistema Aquatronica ho avuto la possibilità di acquistare Aquasmart by Limulus, facendo seguito ad una conversazione avviata con Roberto Buti, proprietario ed ideatore di Aquasmart allo Zoomark di Bologna del 2007, dove sono rimasto colpito dalla completezza dei moduli offerti.
E’ incredibile vedere e toccare con mano cosa sia possibile fare con un sistema come Aquasmart, virtualmente non esiste cosa che non si possa fare: dal reintegro automatico di acqua osmotizzata, agli avvertimenti tramite modulo GSM, alla gestione dimmerabile delle luci, alla variazione della portata di pompe elettroniche e non elettroniche, giusto per enumerare qualcosa di esotico ed allettante.

Il sistema Aquasmart nasce dalla passione di Roberto Buti che ha creato un sistema automatico per la gestione del proprio acquario e che poi ha deciso di renderlo pubblico e di commercializzarlo.

Il mio sistema è stato installato su barre DIN all’interno di un quadro elettrico creato ad hoc. Nella foto sotto potete vedere come si presenti il quadro elettrico all’interno della sump e se vi passate sopra il mouse potete togliere il coperchio e vedere l’Aquasmart nudo.

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Ho quindi provveduto ad ordinare il sistema Aquasmart così configurato:
Modulo Base, modulo di potenza, modulo terminale, modulo GSM, sonda di temperatura e livello, interfacce e sonde pH, Redox e Conducibilità, modulo Ethernet, modulo Tunze, modulo e led lunare.

Il sistema è in uso da quasi un anno, quindi credo di poter fare diverse valutazioni e qualche critica costruttiva al sistema.

Le cose che mi hanno colpito di questo prodotto sono state soprattutto due: le espansioni praticamente illimitate come ho già detto e lo sviluppo che il prodotto ha avuto in questo anno. E’ cresciuto in maniera incredibile!
Ci sono stati netti miglioramenti nelle funzionalità e nell’ergonomia del programma in seguito al rilascio di aggiornamenti sia firmware che software per venire incontro a nuove idee e nuove richieste scaturite dalla mente contorta di noi acquariofili.

Il sistema Aquasmart

Il modulo Base

Il modulo principale costituisce il cuore del sistema e ad esso vanno collegati tutti gli altri eventuali moduli acquistati od acquistabili, gli adattatori per le varie sonde ed i sensori di livello. Tecnicamente parlando il modulo base è composto da un processore a 16 bit e dal suo firmware.

Per configurare il sistema è necessario collegare il computer al modulo base, per gestire e tarare le sonde, per dialogare con i vari moduli e per salvare i grafici degli andamenti dei valori registrati dalle sonde. Si potrebbe addirittura pensare di dedicare un piccolo pc per tenere sotto controllo tutto il sistema in maniera approfondita, che offrirebbe ben più opzioni rispetto al modulo terminale. Conosco qualcuno che ha collegato limulus ad un pc e questo ad uno schermo LCD touch screen incassato nel muro vicino all’acquario ad esempio.

Per come è stato concepito Aquasmart, l’interazione con il computer è necessaria per utilizzare al meglio il sistema e non ha costi aggiuntivi in quanto il cavo seriale RS232 è fornito con l’acquisto del modulo base. E’ possibile, e dal mio personale punto di vista anche consigliato, acquistare il modulo terminale che consente di visualizzare le informazioni del sistema e che permette un minimo controllo dello stesso. Ad esempio non è possibile configurare il modulo GSM così come non è possibile vedere lo stato della ricezione, è inoltre impossibile (allo stato attuale dello sviluppo del firmware del modulo terminale) configurare il modulo DALI.

Modulo Base Aquasmart

Oltre al cavo seriale RS232 è possibile collegare il sistema al computer tramite adattatore USB e moduli Wi-Fi ed Ethernet.

Il modulo ha a sua disposizione 6/8 ingressi analogici per le sonde, una porta per il modulo terminale o il modulo GSM (nel caso di utilizzo del modulo GSM quest’ultimo ha una presa per il modulo terminale), 8 ingressi digitali per i sensori di livello e/o allarmi, una porta DALI (consente il collegamento fino a 63 dispositivi) ed una porta RS232.

Per comandare le varie uscite è necessario collegare al modulo base le unità di potenza, che sono disponibili in varie configurazioni a seconda della tipologia di prese di cui si ha bisogno: prese italiane, tedesche, americane etc.

Il modulo base è costruito per essere montato su una barra DIN per un comodo ed agevole posizionamento all’interno di un quadro elettrico, soluzione che ho adottato grazie ai consigli dell’amico Maurizio, e che mi ha consentito un posizionamento pratico, pulito ed estremamente comodo e compatto, come potete vedere nella foto di introduzione.

Il modulo viene fornito con il programma PC Aquasmart (i cui aggiornamenti possono essere scaricati dal sito web www.limulus.it previa registrazione), il cavo seriale di collegamento, un alimentatore di rete ed il manuale di installazione.

Il modulo di potenza

Io ho scelto di pilotare il mio sistema con il modulo di potenza AS045 8I, una unità di potenza con 8 prese Italiane (la I della sigla). La ciabatta non è molto compatta, ma è estremamente comoda, e per me che sono un incapace con il fai da te è senza dubbio la soluzione migliore perché non ci sono cablaggi da effettuare.

E’ possibile collegare al sistema due moduli di potenza per un massimo di 16 prese comandabili. Sebbene questa possa sembrare una forte limitazione, si deve considerare che si può usare il modulo AS004 POWER che permette di aggiungere 16 prese da quadro elettrico, e che può essere usato, se non sbaglio, fino a 73 uscite comandabili tramite modulo DALI.

Dal punto di vista tecnico le uscite sono comandate tramite dispositivi elettronici statici di ultima generazione, quindi non hanno al loro interno nè contatti nè relè per una durata indipendente dai contatti elettrici.

Tutte le 8 uscite sono disponibili a 220V con il limite di non poter superare 6 ampere complessivi di carico, in ogni caso l’unità di potenza ha un dispositivo di sicurezza tramite fusibile di protezione e dispone di una protezione termica interna di sicurezza (questa cosa l’ho letta nel manuale, ma non ho smontato l’unità di potenza).

Il modulo viene venduto completo di cavo di alimentazione, cavo DALI e manuale di installazione.

Il bus DALI

Il DALI (Digital Addressable Lighting Interface) è un sistema di comunicazione inizialmente sviluppato per la gestione dei sistemi di illuminazione. Tramite il collegamento dato da due cavi non polarizzati (quindi non c’è possibilità di collegarli male, va bene comunque) si mette in comunicazione il modulo base con tutti i dispositivi compatibili. I dispositivi vengono collegati in parallelo quindi sono tutti collegati fra loro. Con questo protocollo si riescono a controllare fino a 64 dispositivi, che vengono quindi identificati da un numero (da 1 a 63), i numeri dal 50 al 63 sono riservati ai vari moduli Limulus.

Siccome ogni dispositivo viene identificato da un numero univoco è possibile personalizzare i valori minimo di accensione e massimo raggiungibile nonché definire il tempo nel quale devono passare da uno stato all’altro (rampa o fade time). In questo modo è possibile gestire il movimento in modo complesso tramite il modulo tunze od il modulo inverter, oppure i parametri della luce lunare, etc

Il sistema appare a prima vista un po’ complesso, soprattutto se si evita di leggere e consultare il manuale, però è comunque funzionale e consente una forte espandibilità.

Il modulo Terminale

Il modulo Terminale non è fornito con il sistema base e non è necessario per il funzionamento del sistema e purtroppo non riesce a sostituire completamente il computer.

Eppure è terribilmente comodo e onestamente non riesco a pensare ad un sistema computerizzato di questo tipo senza un modulo terminale. L’unica alternativa sarebbe dedicarci un computer apposito, magari portatile, per la completa gestione del sistema. In effetti questa idea mi alletterebbe parecchio, solo che in questo modo il sistema comincerebbe a diventare un po’ troppo ingombrante.

Quindi il modulo terminale rimane la scelta necessaria per un utilizzo proficuo del sistema.

Il modulo è dotato di un display grafico e di 5 pulsanti per il suo utilizzo, 4 frecce direzionali ed un tasto enter, come si può vedere nella foto.

La logica del modulo Terminale è basata su una visualizzazione a pagine, per muovercisi dentro si deve selezionare la pagina desiderata usando le frecce per cambiare i numeri a due cifre dell’indice. Con la pressione delle frecce verticali si passa da una pagina alla successiva, e con quelle orizzontali si salta di 10 pagine in 10 pagine.

L’uso del terminale risulta comodissimo per poter fermare le pompe in caso di alimentazione dei pesci, per visualizzare le misurazioni fatte dalle sonde in un’unica comoda schermata (vedi sotto), per tenere sotto controllo le ore di utilizzo delle varie luci, per poter controllare le fasi lunari, in pratica si riesce a controllare (anche se non a gestire come detto sopra) tutto il sistema comprese le innumerevoli espansioni (per quello che ho potuto provare).

Il display è sempre visibile ma alla pressione di un tasto si attiva la retroilluminazione rendendolo visibile anche al buio, ovviamente il tempo di accensione della retroilluminazione è impostabile dall’utente. La soluzione così adottata mi piace molto e consente di non averlo sempre costantemente illuminato.

Il modulo è dotato di una porta RJ11 per ogni lato del dispositivo in modo da poter collegare il modulo in funzione del proprio posizionamento ideale. Il modulo viene venduto con il manuale di istruzioni e con del velcro biadesivo.

Oltre alla versione di modulo terminale che ho io, ne esiste anche una da incasso, inoltre il modulo è disponibile in più colorazioni per venire incontro alle esigenze ed alle scelte di ciascuno, sono due facce della stessa medaglia ma che sottolineano la versatilità e l’attenzione all’utente del sistema Aquasmart.

Il modulo Tunze e la gestione del movimento

Le pompe più usate in acquari di un certo livello, almeno in Italia, sono sicuramente le Tunze Stream, soprattutto nella loro versione elettronica ed il mio acquario non fa eccezione. Quindi una delle cose che più mi interessava del sistema Limulus era la possibilità di controllare le mie pompe (2 stream 6100) tramite il modulo Tunze senza dover usare il multicontroller tunze dedicato. Questo mi avrebbe consentito, oltre ad una maggior personalizzazione delle correnti, di poter alimentare i pesci spegnendo le pompe alla pressione di un unico pulsante nel modulo terminale, senza dover aprire il mobile sotto l’acquario e cercare il multicontroller.

Le differenze fra i due sistemi sono innumerevoli. Il multicontroller 7095 tunze non ha nessuna memoria quindi ogni sua funzione parte dal momento in cui viene data alimentazione al sistema, ovvero ogniqualvolta che va via la corrente riparte la gestione della luce lunare con la simulazione della luna piena, e riparte il conteggio delle ore di permutazione delle pompe a seconda delle impostazioni scelte. Con il modulo tunze invece il tutto è controllato e gestito dall’unità principale, ed anche una qualsiasi interruzione elettrica non costituisce problema in quanto il tutto viene memorizzato.

Il modulo tunze riesce a gestire 4 pompe elettroniche collegate ad esso, in analogia al multicontroller tunze, tramite il menù di configurazione GESTIONE POMPE DI RICIRCOLO in Aquasmart si riesce a gestire il movimento in maniera davvero complessa, indipendentemente che vi siano collegate delle pompe elettroniche tunze al relativo modulo e delle pompe normali al modulo inverter che vedremo dopo.

La prima opzione prevista è quella dell’orario di accensione delle pompe ed un flag di abilitazione delle pompe al di fuori della fascia oraria principale con velocità minima. Analogamente a ciò si può attivare l’opzione MARE MOSSO che all’interno di un intervallo scelto, eventualmente in modalità casuale (abilità intervallo random), attiva entrambe le pompe al massimo della loro potenza.

La parte più intimamente collegata ai movimenti è invece quella che da una parte permette di scegliere la o le pompe principali secondo cui è impostata la marea prevalente, quindi ad esempio le pompe di destra hanno la parte di potenza maggiore per 6 ore e così via e dall’altra invece permette di scegliere il tempo proprio dell’onda, diviso in tempo di massima potenza e minima potenza.

Fino ad ora il modulo ha sempre funzionato benissimo senza evidenziare alcun problema, e devo ripetermi, poter gestire le pompe direttamente dal display di Aquasmart è una grande comodità non solo per le maggiori scelte che si possono operare.

Il modulo si connette al bus DALI del modulo base e viene alimentato da una delle 4 pompe a cui può essere connesso, come il modulo principale l’inverter ha un pratico supporto da barra DIN, come potete vedere dalla foto io l’ho installato nel quadro elettrico, vicino al modulo per la luce lunare (modulo led) e sopra al modulo base (la foto non è a rovescio, ma se capovolgevo il modulo poi non avevo continuità sulla barra DIN con il modulo led).

Il modulo viene venduto con in dotazione un cavo di collegamento DALI ed il manuale d’installazione.

Le mie impostazioni sono le seguenti:

Fascia oraria di movimento dalle 10:00 alle 21:45 (da quindici minuti prima a quindici minuti dopo il fotoperiodo)
Alternanza = 21600 pari a 6 ore. (60sec. x 60min. x 6ore)
Onda Max = 20
Onda Min = 20
Mare mosso:
fascia oraria di movimento dalle 11:00 alle 20:30
indice intervallo = 10800 pari a 3 ore. (60sec. x 60min. x 3ore)
durata effetto = 20 secondi

Mentre l’impostazione DALI per le mie pompe tunze è la seguente:

Minimo: 100
Massimo: 165
Fade: 0,7

Il modulo Led

Il modulo Led è un’altro di quei moduli che non ti cambiano la vita ma che te la rendono più semplice.

Da quando acquistai la mia prima plafoniera seria, per la curiosità di chi legge una Ceab Sunsky 2x150w con luci blu e lunare, la lampada lunare è sempre stata nei miei pensieri. Sia per aiutare i pesci dandogli un riferimento notturno e così limitare i salti fuori dalla vasca, sia per ricreare una situazione simile per quanto possibile a quella reale tramite la gestione delle fasi lunari.

Tornando alla mia storia di acquariofilo, dopo la plafoniera con luce lunare (fissa) incorporata, ho acquistato il già nominato multicontroller 7095 che in dotazione ha un led bianco e la capacità di gestirlo come luce lunare. L’ho sempre trovato troppo fiacco per la mia vasca, tanto che anche quando eravamo in “luna piena” la luminosità era molto limitata, inoltre come accennavo sopra in caso di mancanza di corrente le fasi lunari si resettavano alla luna piena.

Con il modulo led questo non avviene, basta impostare il giorno corrispondente alla fase lunare, io ho impostato la stessa fase lunare della realtà (non serve a nulla ma mi piaceva così), ed il sistema si occuperà del resto.

Semplice e di sicuro effetto, soprattutto perché il led è estremamente luminoso e finalmente la differenza fra luna piena e luna calante (o crescente) è veramente avvertibile.

Il led che ho preso da Limulus è a luce bianca, ma ci sono anche a luce blu, ed il modulo può pilotarne fino a 4… anche se immagino che per usarne 4 ci vuole una vasca immensa, una vasca particolare, oppure si desidera una luminosità a giorno.

La gestione del modulo si fa tramite le opzioni del modulo DALI, in cui si imposta la potenza minima e quella massima e fra le quali si muove il modulo base per scegliere la determinata luminosità di ogni notte.

Il modulo viene quindi venduto con un cavo DALI, con l’alimentatore e con il manuale di installazione.

Anche questo modulo è dotato del collegamento per una barra DIN ed infatti come potete vedere fa la sua figura a fianco del modulo Tunze.

Infine una nota sull’alimentatore. Infatti sebbene debba essere alimentato, è possibile prendere l’alimentazione direttamente dal modulo base di Aquasmart che è fornito di presa ausiliaria, e risparmiando lo spazio di un alimentatore. Una bellissima cosa 🙂

Il modulo GSM

Il modulo GSM è probabilmente l’accessorio più utile dopo il modulo base, dato che è in grado di avvertirci in caso di mancanza di energia elettrica che è il maggior nemico per un acquario a causa del consumo di ossigeno da parte degli abitanti, soprattutto per un acquario di barriera densamente popolato di pesci e coralli.

Avendo una batteria al litio ricaricabile in dotazione, il modulo ci avviserà quando vi sarà mancanza di corrente elettrica con un messaggio ripetuto 3 volte ad intervalli di 15 minuti, e quando ritornerà la corrente. Ho trovato il tutto estremamente comodo e di sicuro aiuto, perché l’essere avvertiti quando vi è mancanza di corrente è fondamentale per poter mettere in atto qualche strategia alternativa di recupero, a volte magari salta la corrente per una banalità e basterebbe essere in casa per scongiurare eventuali problemi.

Oltre a questo è possibile richiedere (o ricevere) informazioni sullo stato della vasca.

Per richiederle è sufficiente spedire un sms al modulo, che ovviamente avendo una SIM avrà anche un numero di cellulare, con scritto “query” e limulus risponderà con un messaggio scritto in questo modo:

Time: 14:56 Vasca 8,09 ph Redox 297 mv Reattore 0,00 ph Temp. 25,4 C Temp. aux 25,4 C Conduc. 57,1 mS No alarm active

Ove ci informa dell’orario attuale, dei valori misurati in vasca con le proprie sonde e se vi siano allarmi attivi, e nel caso viene proposto di eliminarli, a me manca la sonda pH del reattore come si può vedere.

E’ inoltre possibile chiedere ad Aquasmart che ci informi del funzionamento del sistema ad una determinata ora, utile ad esempio quando si è in vacanza. Si deve impostare il numero di telefono e stabilire fino ad un massimo di 4 invii giornalieri. E’ possibile farsi avvertire in caso ci si trovi in una qualsiasi situazione di allarme, come ad esempio temperatura troppo alta, ph troppo basso e così via.

Il modulo in sè non ha nessun led, quindi guardandolo è impossibile sapere se stia funzionando o meno, anche tramite il modulo terminale non è possibile verificare lo stato della ricezione, nè il credito residuo, rendendone la gestione un po’ complicata, siccome però il discorso è legato solo ad una mancanza di implementazione nel modulo terminale sono sicuro che nel giro di qualche mese Roberto sarà in grado di porvi rimedio. Nel frattempo potreste tenere un messaggio attivo al giorno in modo che siate sicuri del buon funzionamento del modulo, cosa per altro consigliata da Roberto stesso nel manuale a corredo.

L’unico modo per interagire in maniera completa con il modulo GSM è quello di usare un computer, ove si possono impostare le proprie preferenze, verificare lo stato di carica della batteria e del segnale, così come il credito residuo tramite la pressione di un tasto. A me personalmente l’opzione del credito residuo ha ben funzionato con TIM e Vodafone ma non con Wind per il quale l’unico metodo era quello di togliere la SIM ed inserirla nel proprio cellulare (questo dovuto alla diversa gestione del tempo fatto dai gestori).

Parlando del funzionamento sul campo, ineccepibile a parte i rilievi fatti sopra, devo rilevare come l’inserimento della SIM sia un po’ complicata, in quanto l’involucro esterno del modulo è sporgente rispetto al lettore di SIM, e vi consiglio di seguire alla lettera le istruzioni per l’installazione, in quanto non seguendo nell’esatto ordine la procedura di installazione si avrebbe come risultato il non riconoscimento del modulo.

Il modulo GSM si collega all’unità base tramite un cavo con terminazione RJ11 che si va ad innestare nella porta per il modulo terminale. Per questo dalla parte opposta del modulo GSM vi è un’altra porta RJ11 che permette il collegamento con l’eventuale modulo terminale.

Il modulo viene fornito completo di cavo di collegamento e manuale d´uso, non è ovviamente compresa la SIM.

Il collegamento al computer

Come detto in premessa Aquasmart nasce come naturale complemento ad un computer, motivo per cui il collegamento al pc fa parte del sistema ed il cavo di collegamento, seriale, è incluso. Il programma Aquasmart è molto completo e posso definirlo acquariocentrico, nel senso che la configurazione viene fatta accoppiando una determinata presa od unità di potenza con un determinato oggetto già definito all’interno del sistema.

Ad esempio la configurazione prevede l’utilizzo di 6 prese di alimentazione da destinare all’illuminazione, sta a noi collegare i nostri cavi (io ad esempio ne ho 2, un cavo accende i due neon blu ed un altro i 6 neon bianchi), e definire nel menù configurazione dove siano collegati, poi tramite il menù opzioni si può agire sul sistema per determinare i vari fotoperiodi. Nella schermata principale è possibile vedere anche le ore di uso delle singole prese destinate all’illuminazione dell’acquario, per darci una idea di quando cambiare i relativi bulbi.

La schermata principale è organizzata in modo da poter tenere d’occhio tutti i principali valori della vasca sulla destra, anche quelli non in uso che purtroppo non sono escludibili, e le varie prese sulla sinistra. Cliccando il pulsante monitor sotto le varie barre che riportano i valori della vasca è possibile vedere i grafici dei vari valori, con l’ultimo aggiornamento firmware il modulo base registra i valori anche in assenza del collegamento al computer (sul modulo terminale non è possibile visualizzare i grafici) e li scarica successivamente.

Ovviamente è possibile accedere alla schermata di configurazione delle sonde e quant’altro necessario sia come opzioni che come configurazione.

Il modulo ethernet

Per collegare Aquasmart al computer è possibile utilizzare anche il modulo ethernet. Il cui vantaggio maggiore è quello di poter essere collegato ad un router o ad un access point wi-fi per poter comunicare con il computer senza fili. Io sto aspettando di trovare il modo di inserire un access point nella sump, e quindi fino ad allora non potrò utilizzarlo in questo modo. Diversamente il suo funzionamento non ha rappresentato problemi di sorta, ma senza potersi collegare tramite wi-fi è abbastanza inutile. Il mio modulo aveva un piccolo difetto costruttivo e non era semplice inserire lo spinotto dell’alimentazione.
Nulla di problematico, intendiamoci, però è stato necessario limare un po’ la plastica dello spinotto per poterlo fare funzionare.

L’evoluzione del Sistema

Il sistema sono sicuro continuerà ad evolversi, perché Roberto è molto appassionato del suo lavoro e continua incessantemente a rilasciare aggiornamenti e moduli.

Solo che poi io mi guardo indietro e mi chiedo cosa mai ci potrebbe essere da aggiungere… c’è praticamente tutto!

L’accessorio che ha conquistato molti utenti è sicuramente il modulo inverter, che in pratica funziona come il modulo Tunze descritto sopra, ma che lavorando in frequenza riesce, entro certi limiti, a far funzionare qualsiasi pompa a corrente alternata come fosse elettronica e quindi a variarne il flusso, che poi viene gestito nel menù GESTIONE POMPE DI RICIRCOLO già descritto sopra. Conosco diversi utenti che lo usano accoppiato alle Tunze Stream 6060 e 6080 con estrema soddisfazione. In alcuni casi si possono rilevare alcuni problemi di lettura alla sonda di rilevamento del pH, anche se il problema non è imputabile all’inverter quanto ad una non perfetta schermatura delle pompe stesse.

Esiste poi il modulo dosometrico che comprende due pompe dosometriche e può tornare utile in diverse situazioni.

Le Sonde e le interfacce

Le sonde sono collegate al sistema tramite una interfaccia (nella foto le tre interfacce in mio possesso). L’interfaccia è virtualmente eterna mentre le sonde sono da cambiare ad intervalli più o meno predefiniti, a seconda della qualità scelta in fase di acquisto ed alla manutenzione che se ne fa, dato che per alcune tipologie di sonde Limulus mette a disposizione sonde di qualità crescente con il costo.

Le sonde sono tutte terminate con connettore BNC che va innestato nella corrispondente interfaccia, a parte le sonde di temperatura e livello che sono terminate con connettore RJ11.

Sonda di Temperatura

La sonda di temperatura è in vetro ma non è completamente sommergibile. E’ allo studio e presumo sarà di prossima commercializzazione un sonda di temperatura sommergibile che ho avuto in prova direttamente da Roberto.

Il funzionamento è semplice ed integrato nel sistema, si definisce un intervallo di temperatura all’interno del quale il sistema non applica nessuna correzione. Ed un livello minimo e massimo, nel momento in cui si raggiunge il limite superiore si attiva l’eventuale sistema raffreddante, che sia una ventola tangenziale, una batteria di ventole oppure un refrigeratore, mentre al raggiungimento del limite inferiore si attiva il riscaldatore. Se si supera il livello di guardia massimo si può scegliere di spegnere le luci, ma in ogni caso si attiva l’allarme e, se presente, il modulo GSM ci manda un SMS di allerta.

Purtroppo ho notato che la sonda di temperatura è un po’ ballerina, e salta da un valore all’altro anche distanti fra loro diversi decimi di grado, è possibile leggere consecutivamente 25,7° e poi 26,0° e questo è sicuramente un problema per una corretta gestione del riscaldatore e dell’eventuale refrigeratore. Io penso che tutto dipenda dalla sensibilità della sonda stessa, che legge appunto con troppa precisione le differenze di temperatura in vasca. Per bypassare il problema è sufficiente impostare un delta maggiore di 0,3°, ad esempio 0,5° per scongiurare degli attacca-stacca continui.

Sensore di Livello

Il sensore di livello è di tipo a galleggiante, nella foto potete vederlo prima dell’inserimento in acqua. La costruzione del supporto è favolosa. Il cavo scorre all’interno ed il galleggiante è avvitato sull’asta. Nel lato superiore tramite viti in plastica è possibile serrarlo al vetro impedendone ogni movimento accidentale. Veramente curato e di ottima fattura. In quasi un anno di uso non ho mai avuto nessun tipo di problema né di blocco.

Il software che lo gestisce permette di scegliere l’intervallo entro cui il ripristino funziona, ad esempio per programmare il ripristino solo notturno in caso di uso di Kalkwasser (acqua calcarea) e di impostare un tempo massimo di funzionamento della pompa di rabbocco per evitare problemi di eccessivo riempimento della sump, in ogni caso un segnale di allarme o un sms verrà inviato in caso di malfunzionamenti.

Limulus inoltre è impostato anche per far funzionare una elettrovalvola collegata all’impianto di osmosi in modo da automatizzare il rabbocco del serbatoio di acqua dolce, è sufficiente impostare come sopra l’orario di funzionamento e l’intervallo (in minuti) entro cui ci si aspetta che venga riempito il vano di rabbocco.

Sonda pH

Limulus fornisce tre tipi di sonde pH, una in plastica e due in vetro, di cui una è addirittura ricaricabile.

Io ho la sonda pH in plastica, quindi mi aspetto che quelle in vetro siano alquanto ottime ma che che garantiscano una costanza di funzionamento, se ben manutenute, pressoché infinita.

Il sistema Aquasmart prevede la gestione di due sonde pH contemporaneamente, tanto che sia sul pannello del programma per pc, sia nella pagina della lettura dei valori nel modulo terminale, sia negli SMS spediti, è sempre presente la doppia dicitura con sonda pH e sonda Reattore.

Io uso una sola sonda e la tengo in sump, anche perché il mio attuale reattore di calcio non accetta le sonde e quindi ne effettuo la taratura in maniera manuale, altrimenti tramite il programma si potrebbe comandare l’accensione dell’elettrovalvola collegata alla bombola di CO2 per mantenere il pH nel reattore al giusto valore. L’uso della sonda in vasca invece serve per il monitoraggio continuo dell’acquario e come monitoraggio di larga massima della concentrazione di carbonati, in quanto in genere un abbassamento del valore minimo del pH sottintende un calo del kH.

Nel periodo di quasi un anno di uso della sonda non ho riscontrato nessun problema, la sonda risponde bene alle variazioni della vasca, il valore è assolutamente credibile, e la staratura non troppo evidente anche dopo 3 mesi di uso continuo.

Apro una parentesi per il sistema di taratura fatto tramite computer, che mi sembra fatto molto bene, e che da poco è stato integrato anche nel modulo terminale per poterlo fare senza dover per forza collegarci il computer (feature che io, per altro, non ho ancora provato).

Per tarare le sonde si usano due soluzioni tampone a pH noto, io preferirei usare, visto il campo di applicazione, una soluzione a pH 7 ed una a pH 9. E’ sufficiente entrare nel menù di taratura e mettere la sonda nella soluzione a pH maggiore, a questo punto si deve aspettare che il valore letto si stabilizzi e si imposta il valore di riferimento, in questo caso 9. Una freccina ci mostrerà l’andamento della lettura, se in forte crescita od in forte calo, se in crescita od in calo o se stabile. Solo quando il software ci mostrerà la stabilità della sonda sarà possibile premere il pulsante di accettazione della misura, scongiurando in questo modo eventuali errori. Si potrebbe quasi quasi pensare ad una taratura automatica 🙂 Ovviamente si ripete il tutto per la soluzione a pH basso.

Limulus fornisce soluzioni di calibrazione da pH 9 e pH 4.

Sonda Redox

Aquasmart rende disponibili tre tipologie di sonde redox, una in plastica, una in vetro ed una in vetro ricaricabile, di costi e qualità crescente. Anche qua ho scelto di prendere quella in plastica.

La sonda funziona bene, si calibra facilmente ed in poco tempo, e in circa un anno di uso non ho ravvisato nè cali nè alterazioni sensibili nelle misure, che anzi mi sono sempre sembrate congrue con lo stato di salute della mia vasca.

La misurazione del potenziale redox nella vasca è importante perché è probabilmente l’unico parametro chimico fisico che condensa in un numero lo stato di salute del nostro acquario. Valori vicini o superiori a 400 sono infatti considerati ottimali. Usando quindi la sonda redox assieme al modulo GSM (o al modulo ethernet) è possibile avere un parametro per rendersi conto anche da lontano se l’acquario abbia o meno dei problemi. Quando sono in vacanza per qualche giorno questo è l’unico parametro che mi interessa guardare, oltre agli allarmi.

La misurazione del potenziale redox è fondamentale per la eventuale somministrazione di Ozono O3, in quanto può essere usata come controllo per attivarne o disattivarne la somministrazione in caso di potenziale redox troppo alto.

Limulus fornisce una soluzione di calibrazione da 475 mV.

L’ultima mia taratura, risalente a qualche giorno fa con la sonda vecchia di quasi un anno e dopo 3 mesi di utilizzo dall’ultima calibratura, mi ha restituito un valore di 473 mV, quando la soluzione di taratura è di 475 mV, mi pare un risultato degno di nota.

Sonda Densità

La sonda di densità è unica, anche in fuzione della particolorità della stessa. Tutte e tre le sonde chimiche (pH, Redox e Conducibilità) funzionano misurando una differenza di potenziale in acqua, dopo aver immesso esse stesse una corrente pressoché infinitesima. La misurazione più critica è però sicuramente quella della densità, che immette una corrente che differisce di almeno un ordine di grandezza dalle altre due, e quindi la misurazione della stessa corrente è sicuramente più difficoltosa.

La sonda Aquasmart, nella mia esperienza non ha fatto eccezioni.

Sebbene la procedura di taratura mi sia sembrata di ottimo livello, essendo una calibrazione a due punti. Prima si effettua una misurazione in aria libera con sonda ben sgocciolata che viene posto come 0 del sistema, e poi una misurazione nella soluzione tampone (53mS) Purtroppo non è stato semplicissimo farla funzionare in maniera ideale, sia per i problemi di taratura, perché magari lo zero non era settato in maniera ottimale, sia per i noti problemi di misurazione di correnti in vasca, tanto che fra tutte le sonde, la densità è stata quella che ha richiesto un maggior numero di tarature, anche una volta al mese, e che per motivi varii si poteva starare dopo pochi giorni magari per una lumachina.

Quindi l’uso di un rifrattometro a parte, è, secondo me altamente consigliato per non dire assolutamente indispensabile.

Limulus fornisce una soluzione di calibrazione a 53 mS per la calibrazione della sonda di densità da usarsi in acqua salata.

Le mie conclusioni

Come ho avuto modo di ribadire più volte, secondo me un sistema di gestione integrata dell’acquario è una necessità quando si possiede un acquario di un certo livello, soprattutto per monitorare, gestire, impostare qualsiasi cosa ci serva. Esistono soluzioni alternative che spesso sono meno pratiche e sicuramente più difficili da personalizzare ed impostare.

In ogni caso, utilizzare un sistema computerizzato di questo tipo è un vero divertimento, e le applicazioni che si possono implementare sono utili, comode e in alcuni casi, come il modulo GSM, sono l’unica nostra ancora di salvezza per conoscere lo stato della vasca anche quando non c’è nessuno in casa (occhio solo a non esagerare nel farsi spedire gli sms… quelli si pagano a parte!).

Il sistema Aquasmart si è rivelato un valido alleato in questo, permettendomi di gestire tutte le utenze della mia vasca, che sono complesse credetemi, senza particolari problemi, ed anzi con il bonus della gestione del modulo Tunze, di quello GSM e della luce lunare, che sono diventati ormai una vera e propria droga.

Devo inoltre sottolineare l’estrema gentilezza e attenzione al cliente di Roberto che si è sempre dimostrato disponibile a qualsiasi giorno ed a qualsiasi ora, sia per spiegazioni tecniche che per togliermi dai guai quando non riuscivo a configurare il sistema come avrei voluto.

L’unico problema riscontrato, come evidenziato nel testo, è stato quello della rilevazione della temperatura, che in certi momenti è stata un po’ troppo approssimativa per i miei gusti, sebbene facilmente aggirabile aumentando l’offset di intervento del termoriscaldatore.

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7 COMMENTS

  1. Complimentoni !!!
    Anche questa volta ci hai regalato un articolo dettagliato che permette di conoscere un prodotto nei minimi particolari. Come sempre foto spettacolari. Limulus dovrebbe premiarti….

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