Dopo un lunghissimo percorso iniziato a gennaio 2013 siamo finalmente pronti per parlarvi approfonditamente della plafoniera a Led Sicce GNC AM 466.
La maggiore particolarità di questa lampada è quella di montare un altissimo numero di led a bassa potenza, in controtendenza rispetto al maggior numero delle plafoniere vendute sul mercato che montano pochi led ma ad alta potenza. In questo modo si hanno meno problemi di surriscaldamento del die del led, ed una maggior longevità della plafoniera stessa, ed una luce molto diffusa, molto simile a quella creata dai neon T5, anche se l’effetto del riverbero, delle cosiddette glitter lines, viene perso totalmente.
Non c’è nessun pericolo però di vedere gli spot dei led riflessi nell’acqua e non ci sono lenti per direzionare il flusso dei led, come è giusto che sia in una plafoniera con un numero così elevato di led.
Caratteristiche tecniche
I led sono in totale 420, di cui 392 bianchi e 28 blu, il consumo riportato dalla Sicce parla di 120 watt a plafoniera.
Il peso è di 5,8 kg per dimensioni pari a 466x366x50(h) mm.
Il prezzo di acquisto è pari a 1.592 euro per singola plafoniera, un sistema simile a quello che abbiamo avuto in prova noi costerebbe quindi 3.194 euro, un prezzo estremamente elevato di cui discuteremo in fondo all’articolo dopo aver esaminato in dettaglio la plafoniera.
La linea è estremamente filante e la costruzione della plafoniera è eccellente.
Vista di lato è incredibile quanto sia snella e ben costruita.
Costruzione
La plafoniera Sicce GNC AM466 è costruita in maniera estremamente semplice, e per via dei materiali utilizzati facilmente intuibile. I core dei led sono infatti montati su una enorme aletta di raffreddamento in alluminio, il tutto annegato su una lastra di plexiglass trasparente, che anche dopo dieci mesi di utilizzo si è mantenuto estremamente trasparente. La lastra di plexiglass serve per proteggere i led e per far funzionare i canali di raffreddamento passivi, dato che la plafoniera non monta nessun tipo di ventole o di dispositivi di raffreddamento attivo. La plafoniera inoltre è stagna, con l’unico punto critico rappresentato dal connettore elettrico della plafoniera.
La costruzione, come si può apprezzare dalle immagini è assolutamente impeccabile e di altissimo livello.
Installazione
L’installazione della plafoniera è estremamente semplice. Non ci sono parti in movimento ed il kit di collegamento al soffitto è composto di quattro cavetti in acciaio per ogni plafoniera. Comoda anche la dima messa a disposizione per poter facilmente ricavare i buchi nel soffitto alla giusta distanza.
Avendo quattro cavi per ogni singola plafoniera, la gestione del giusto parallelismo rispetto al nostro acquario è estremamente semplice e si riescono a mettere le due plafoniere in bolla in pochissimo tempo ed in maniera pressoché perfetta.
Il tutto è semplificato dal cavo posteriore rimovibile, che quindi non intralcia i lavori di posizionamento. Poi una volta installata è sufficiente inserire il connettore posteriormente ed avvitarlo.
Faccio anche notare che il cavo di alimentazione è di un colore grigio chiaro, sicuramente molto più discreto di quelli neri normalmente forniti a corredo. Una ottima intuizione da parte di Sicce – GNC.
Nel mio acquario ho installato la plafoniera a circa 30 cm dal livello dell’acqua, e l’ho progressivamente abbassata di 5 cm alla settimana fino ad arrivare a circa 20 cm. Non ho mai modificato il fotoperiodo. Nessun animale ha mostrato un qualsiasi sintomo di problemi o bruciature. Si sono tutti adattati senza ulteriori scurimenti e perdite. Da questo punto di vista il risultato è stato eccellente.
Funzionamento
Un’altra caratteristica che distingue la Sicce 466 dalla maggior parte delle sue concorrenti è la mancanza di un controller sofisticato dedicato. A differenza della maggior parte delle plafoniere in commercio infatti non è possibile variare l’intensità dei led, ottenere una luce notturna oppure crearsi una dimmerazione specifica per le proprie preferenze. Non che la Sicce non sia dimmerabile, ma lo è in una maniera molto particolare. All’accensione della plafoniera infatti i led eseguono una dimmerazione che possiamo dividere in due fasi.
Nella prima mezz’ora si accendono i soli led blu, che con continuità passano dal minimo fino al 100% di intensità, seguiti nella mezz’ora seguente anche dai led bianchi, per arrivare ad un’ora dall’accensione all’intensità prestabilità del 100%. Allo spegnimento il processo si inverte facendo prima spegnere i led bianchi e successivamente i blu.
Il tutto in maniera estreamente semplice.
Interpellato il progettista della plafoniera in merito a questa scelta di non poter modificare i parametri di potenza ed accensione, ci ha risposto che, dato che la Sicce è conscia delle potenzialità della lampada, in questo modo sia impossibile, non potendone modificare i parametri della luce, non ottenere risultati validi, credibili e ripetibili.
Fungia illuminata dai soli led blu
A questo proposito vi invito a guardare il video seguente dove potrete apprezzare l’accensione e lo spegnimento della plafoniera in un ciclo di 3 minuti di accensione e 3 minuti di spegnimento, su una favolosa Acanthastrea lordhowensis. Non potete perdervi quindi l’alba ed il tramonto di questa plafoniera su una visione macro in alta definizione. Vi consiglio vivamente di vederla in alta definizione, merita!
Le ultime news in merito, ma che purtroppo non contemplano un utilizzo sulla nostra plafoniera in prova, parlano di un nuovo dimmer che permetterebbe di poter scegliere l’intensità dei led bianchi, in modo da poter gestire un po’ meglio tutta la potenza delle Sicce. In pratica i led blu rimangono uguali e vanno dal minimo al 100%, agendo sul potenziometro del nuovo dimmer invece si può abbassare la potenza del led bianchi rispetto ai led blu ottenendo quindi una miscelazione diversa e potendo quindi arrivare ad avere una luce molto più blu di quella a cui noi siamo stati abituati a vedere sul nostro acquario. Ma avremo modo di parlarne in un prossimo futuro articolo.
Copertura dell’acquario
Le due plafoniere sono state installate sul mio acquario marino dalle dimensioni di 130x60x50(h) cm. Sono state installate centrate rispetto all’acquario, nel senso che ogni plafoniera doveva illuminare una superficie di 65×60 cm. La copertura è stata totale. Non ci sono state zone in ombra e come potete vedere nelle fotografie accluse alla recensione non ci sono coralli che hanno mostrato una doppia colorazione dovuta ad uno scadimento della luce. Quindi a parere mio possono essere utilizzate abbastanza tranquillamente su acquari con una superficie di 80×80 cm tenendole ovviamente un po’ più alte. Certo che per superfici di 70×70 tenute a 15 o 20 cm di altezza sono assolutamente perfette.
Impressioni d’uso
Ma la plafoniera come va? Com’è la sua luce e come stanno i coralli sotto di essa? A seguire vi mostreremo un fantastico video girato dopo 10 mesi di uso di questa plafoniera sopra la mia vasca.
Faccio una piccola premessa. La mia vasca è soprannominata “Welcome to the Jungle“, perché la lascio crescere come preferisce la natura. Non intervengo se non in rari casi, e quello che vedete è la conseguenza di oltre 10 mesi di crescita selvaggia. Potrebbe non piacervi, ma questa è la mia creatura…
Quando ho inserito la plafoniera avevo dei problemi, avevo cianobatteri in diverse parti dell’acquario, ed avevo dei problemi con i nutrienti che erano estremamente bassi, troppo. Trovata la quadratura del cerchio con i valori, la vasca è cambiata, ed è cresciuta. Quello che si nota con questa plafoniera è la crescita INCREDIBILE dei coralli. Inoltre in dieci mesi di utilizzo non ho perso neppure un corallo per un qualsiasi motivo. Forse non è un dettaglio indicativo della qualità della plafoniera, ma sicuramente è un dettaglio importante.
Come sempre… gustatevi il video in alta definizione… vedrete crescere il sole nel mio acquario, come per il video precedente dell’Acanthastrea, anche qua vedrete dapprima i led blu che passano dal buio totale al 100% e poi i led bianchi che si sommeranno ai blu passando dallo spegnimento al 100%.
Alcuni esempi di coralli illuminati dalla Sicce GNC AM466
Prestazioni & Misurazioni
Difficile misurare le prestazioni di una plafoniera, non abbiamo probabilmente i giusti strumenti per farlo, inoltre non è neppure semplice sapere cosa misurare. Per approfondire l’argomento da un punto di vista teorico vi invito a leggere questo articolo: La Luce in natura, comparazioni con la luce in acquario.
Il primo strumento di misurazione che ho utilizzato è stata la sonda acclusa nel sistema Seneye Reef che abbiamo recensito tempo fa. Ho fatto due misurazioni, la prima misurazione è stata effettuata il primo giorno di installazione della plafoniera, a 30 cm di distanza dall’acqua, con la sonda sotto il pelo libero del’acqua ed a centro plafoniera.
I valori misurati riportano 516 di Par e 19.059 di Lux.
Dopo i 10 mesi di test ho rimisurato i valori, ma questa volta avevo già portato da tempo la plafoniera a circa 20 cm dall’acqua dell’acquario.
I Par si sono incrementati a 696 mentre i Lux a 25.697. In entrambi i casi un aumento del 35%. Lo spettro mostrato dalla linea spessa che cambia colore non è quello rilevato sulla plafoniera, ma una curva PAR di riferimento, che ci fa capire come per le piante i colori più importanti per la fotosintesi siano quelli sui 440 nanometri e sui 660 nanometri. La linea tratteggiata, sempre colorata, è come il nostro occhio sia sensibile alla luce, e ci mostra come siamo molto più sensibili al verde. Infine la linea bianco-grigia ci mostra una bozza dello spettro delle Sicce GNC AM466 rilevato su tre punti di tutto lo spettro, quindi è largamente incompleto e può essere utilizzato come idea di larghissima massima.
Quello che deve rimanerci è soprattutto il fatto che dopo 10 mesi ed avvicinando la plafoniera all’acqua i valori sono aumentati e non diminuiti, e questo ci conforta sicuramente per il futuro.
A seguire ho anche utilizzato la sonda di luminosità presente nell‘Elos Biotopus II ed ho trovato i seguenti valori:
Misurazione a filo esterno plafoniera, 20 cm di distanza circa Lux: 18.000 |
Misurazione a centro plafoniera, 20 cm di distanza circa Lux: 45.000 |
Questi valori da soli sono difficilmente interpretabili, anche perché la sonda non risulta calibrata, però possono essere interessanti se assunti in concomitanza di un confronto. Si può comunque subito notare come i Lux siano passati dai 25.690 del sistema Seneye ai 45.000 del Biotopus II. Quindi ritengo le misure valutabili solo per i confronti diretti, in mancanza di uno strumento calibrato di misura che spero di avere presto. Ma questa è un’altra storia. Molto probabilmente la discriminante è l’apertura del cono di rilevazione, molto stretto nella sonda del Biotopus e molto più largo in quella del Seneye, quindi un raggio concentrato come quello delle HQi assume molta più importanza con la sonda Elos.
Avevo comunque misurato la resa delle mie vecchie HQi da 250 watt, utilizzando delle Elos Spectra nuove. I valori misurati allora erano pari a 60.000 e 71.000 rispettivamente. Una perdita teorica di illuminazione pari al 37% al centro e al 70% al bordo della plafoniera.
A giudicare da questi dati il confronto non si dovrebbe porre ed invece… L’acquario come era al momento dell’inserimento della Sicce GNC AM466:
L’acquario marino come invece si presenta oggi
La differenza sono 10 mesi, tra cui una estate in mezzo, che è sicuramente il momento più critico per ogni acquario marino.
I risultati sono sotto i vostri occhi. L’angolatura purtroppo è differente, ma la crescita dei coralli è stata incredibile, così come il loro cambiamento nella colorazione. Le acropore sono arrivate al bordo dell’acqua quando nella prima foto mancavano oltre 15 cm.
Costi di Mantenimento
Uno dei dubbi da sciogliere in merito alla convenienza delle plafoniere a Led rispetto alle plafoniere tradizionali, HQi o Led, riguardano i costi di acquisto e mantenimento comparati.
Abbiamo già visto come un sistema come quello in prova, ovvero una coppia di Sicce GNC Am 466 costi 3.184 euro di listino.
La potenza assorbita dichiarata è pari a 120 watt per singola plafoniera, quindi un rapporto di costo/watt pari a 13,3 euro per ogni watt. Per farci una idea comparativa con un sistema che conosco molto bene, la Elos E-Power da 250 watt, ora non più in produzione, aveva un costo di listino pari a 600 euro, ovvero un ben più economico 2,4 euro per watt, ma che per equivalenza di trattazione dovremmo considerare nella sua versione completa, ovvero 1.800 euro con 565 watt, ovvero con due plafoniere E-Power da 250 watt ed una E-Lite a led blu, in questo modo arriviamo ad un ancor più realistico 3,2 euro per watt. In questo contesto quindi il passaggio da HQi a Led ci porta ad un incremento di costo di oltre il 400%. Purtroppo non possiamo non considerare a latere che buona parte dei watt delle lampade HQi vengono persi e dissipati in calore, avendo meno efficienza dei sistemi a led.
Dobbiamo inoltre considerare anche il fatto che durante il suo funzionamento la plafoniera a Led mantiene costanti i valori rilevati e non ha necessità di dover cambiare alcunché. Si parla di plafoniere che dovrebbero durare anche fino a 10 anni di funzionamento, mentre una qualsiasi plafoniera HQi o T5 necessita di un continuo cambio di lampade.
Se prendessimo a esempio le lampade Giesemann Megachrome Coral da 250 watt, dal costo di 85,40 euro cadauna, e pensassimo ad una sostituzione ogni 9 mesi avremmo infatti un maggior costo pari a 228 euro all’anno (85,40*2/9*12).
Vediamo i costi comparati fra l’utilizzo della plafoniera a Led Sicce GNC AM466 e la plafoniera Elos E-Power da 250 watt analizzando il consumo della mia bolletta elettrica nel corso dei due periodi gennaio-agosto 2012 e gennaio-agosto 2013, che sono omologhi da confrontare.
Ovviamente questa tabella non può essere esaustiva in quanto dobbiamo anche considerare i consumi della casa e quant’altro, però possono essere molto indicativi. La differenza infatti fra le due soluzioni ammonta al 20%. Un numero, secondo me, estremamente significativo.
Il sistema HQi aveva una potenza assorbita, di targa, di 565 watt, contro i 240 watt di targa del sistema a Led. Una differenza quindi sulla carta di circa 565-240=325 watt per ogni ora di funzionamento. Dati questi numeri e spalmati nei 243 giorni di prova, la differenza, puramente ipotetica, fra i due consumi sarebbe dovuta essere di 325*10*243/1000 ovvero pari a 790 kwh.
La differenza che abbiamo misurato estrapolandola dai consumi delle nostre bollette è stata di 786 kwh.
La somiglianza dei due numeri non può che avvalorare la bontà delle nostre ipotesi. Il risparmio misurato è estremamente vicino a quello calcolato. E’ curioso poi notare una cosa. Comparando i consumi nei mesi in cui il riscaldatore probabilmente non si è mai acceso, come maggio, la differenza era di 3 kwh al giorno, mentre a gennaio, il mese più freddo e quello teoricamente peggiore per i led, il risparmio è stato di quasi 5 kwh. Ovvio che però bisogna anche considerare che il mio acquario in inverno viene mantenuto a 22,7° minimi.
Montipora Digitata Viola sotto la plafoniera Sicce GNC AM466
Oltre a questo però vediamo anche come sono andate le nostre misurazioni eseguite con la pinza amperometrica, dato che, come ben sappiamo, tutte le plafoniere per essere vendute in Italia dovrebbero avere il cos(fi)=1, la misurazione effettuata dovrebbe essere estremamente reale.
Abbiamo utilizzato un voltaggio di 224V per fare i calcoli perché era quella la tensione di rete che veniva misurata in quel momento dallo strumento, invece dei canonici 220V.
Detto questo possiamo fare alcune considerazioni interessanti.
La prima considerazione che salta agli occhi è che le nostre due plafoniere, oggetto del test, hanno mostrato una piccola dispersione di circa 10 watt a plafoniera. Abbiamo eseguito la misurazione su entrambe ed il valore era praticamente identico. Se non adeguatamente timerizzate quindi, una coppia di plafoniere simili avrebbe portato ad una dispersione di circa 230 watt giornalieri, che nei dieci mesi della nostra prova hanno significato 56kwh, ovvero circa 14 euro, o 1,4 euro al mese. Praticamente nulla, però ci preme segnalarlo. Non possiamo sapere se tutte le plafoniere soffrano di questo piccolo difetto, però in mancanza di dati più precisi vi consiglio di mettere sotto timer anche le unità di potenza.
La seconda considerazione è che il consumo è davvero basso rispetto alla luce emessa dalla Sicce GNC AM466, i 130 watt misurati della nostra prova sono estremamente vicini a quelli di targa, ottenuti probabilmente con una tensione inferiore alla nostra.
In teoria ai valori misurati avremmo dovuto sommare anche quelli relativi ai due dimmer, ma che abbiamo omesso per l’impossibilità di poterne misurare il cos(fi) e ritenendoli comunque ininfluenti nel discorso finale.
In confronto alle lampade HQi il risparmio è davvero alto.
La domanda che ci eravamo posti era se fosse conveniente il passaggio dalle lampade HQi a quelle a Led, prendendo in considerazione le due lampade che avevamo a nostra disposizione, il sistema Elos E-Power con Manta e una coppia di Sicce GNC AM466.
In cinque anni di utilizzo la plafoniera Sicce GNC AM466 avrebbe i seguenti costi (ammesso e non concesso che l’energia elettrica non aumenti nei prossimi anni):
- Costo di acquisto: 3.200 euro
- Costo di mantenimento annuo per 10 ore di illuminazione: 876 kwh*0.26 = 228 euro
- In cinque anni: 4.340 euro (in 10 anni 5.480 euro)
Mentre una plafoniera HQi come la Elos avrebbe i seguenti costi:
- Costo di acquisto: 1.800 euro
- Costo di mantenimento annuo per 10 ore di illuminazione: 2062 kwh*0.26 = 536 euro
- Costo medio di sostituzione lampade annuale, calcolato su una durata di 9 mesi: 228 euro
- In cinque anni: 5.620 euro (in 10 anni 9.440 euro)
Per amore di paragone, si potrebbe considerare anche una eventuale plafoniera T5, come la ATI Powermodule con 8 tubi da 54 watt:
- Costo di acquisto: 800 euro
- Costo di mantenimento annuo per 10 ore di illuminazione: 1577 kwh*0.26 = 410 euro
- Costo medio di sostituzione lampade annuale, calcolato su una durata di 7 mesi: 17*8/7*12 = 233 euro
- In cinque anni: 4.015 euro (in 10 anni 7.230 euro)
Montipora foliosa verde sotto i led blu della Sicce GNC AM466
Ovviamente il discorso da fare sarebbe molto più complesso. Da una parte potremmo già avere in casa una plafoniera, e quindi dovremmo considerare il costo di acquisto della plafoniera a led da una parte e non considerare il costo di acquisto della plafoniera già in nostro possesso.
Inoltre la tabella di cui sopra non tiene conto dei costi di riscaldamento e raffreddamento
Facciamo un inciso. A casa mia in inverno l’abitazione oscilla fra i 19 ed i 20 gradi, e la temperatura in acquario è mantenuta a 22,7 gradi di minimo. In queste condizioni l’accensione del riscaldatore è comunque davvero minima anche con i led, come si vede dal prospetto dei consumi misurati, mentre sale, paradossalmente il consumo estivo, perché le ventole utilizzate al posto del refrigeratore hanno lavorato bene ma in qualche giornata si sono trovate in difficoltà e mi sono trovato costretto ad utilizzare maggiormente il climatizzatore di casa, che ha un consumo ovviamente ben superiore al refrigeratore.
Ciononostante il risparmio energetico è stato notevole.
Mobile acquario con plafoniera led e senza refrigeratore | Mobile acquario con plafoniera HQi e refrigeratore |
In ogni caso, nel mio caso particolare, ho potuto fare a meno del refrigeratore che potrebbe essere comunque un acquisto oneroso da dover fare. Oppure, vedendola in modo diverso, se con le HQi è necessario un refrigeratore molto potente, con una plafoniera a led come la Sicce GNC AM466 si potrebbe pensare all’acquisto di un refrigeratore molto più piccolo da utilizzare in combinazione con delle ventole per raffreddare l’acquario, oppure si potrebbe pensare a non doverlo proprio acquistare, non usandolo come ho fatto io.
Vale quindi la pena, oggi, abbandonare le lampade utilizzate per il nostro acquario marino, per utilizzare la tecnologia a led? La nostra risposta la trovate nell’ultimo paragrafo… le conclusioni
Conclusioni
Siamo arrivati in fondo. A gennaio ci eravamo fatti tre domande:
1) La tecnologia a Led è sufficientemente matura da soppiantare le HQi (ed i T5)?
Si, lo è, senza dubbio. Con una plafoniera come la Sicce GNC AM466 ho sostituito le precedenti HQi migliorando nettamente la crescita dei coralli e ottenendo un sostanziale pareggio nella colorazione. E questo è davvero un gran complimento.
2) I costi di acquisto e gestione di una plafoniera a led sono comparabili, inferiori o superiori rispetto ad una plafoniera di analogo “risultato” in acquario ma con tecnologia differente?
Considerando i costi, alti, di questa plafoniera, otteniamo il pareggio con la plafoniera HQi di cui abbiamo discusso dopo circa 3 anni e mezzo, mentre ci vogliono 6 anni per il pareggio verso una plafoniera T5. Se non considerassimo invece i costi di acquisto della eventuale plafoniera che abbiamo già in casa il pareggio si raggiunge attorno ai 6 anni per una plafoniera HQi da 2×250 watt con led blu e 7 anni e mezzo per una plafoniera T5 da 8×54 watt.
Quindi si. Ne vale comunque la pena. Perché non si sarà costretti all’acquisto di un refrigeratore, se non abitando in zone che abbiano un’alta temperatura media, come il sud italia. Non si avrà un decadimento veloce dei bulbi che ovviamente condizionavano l’acquario ed i suoi ospiti, e non si dovrà quindi pensare di sostituire qualcosa ogni qualche mese. Questa ultima considerazione già da sola potrebbe valere l’acquisto.
Inoltre nei 10 mesi che ho utilizzato la Sicce GNC AM466 non ho rilevato nessun problema, nessun led ha avuto problemi.
3) I valori misurati di consumo e luminosità saranno costanti nel tempo?
Nei 10 mesi che abbiamo avuto la Sicce sul nostro acquario marino non abbiamo rilevato problemi di sorta. Il consumo nominale non è salito, nè abbiamo avuti cali, misurabili, della quantità di luce. Anzi abbassandola abbiamo misurato un incremento del 35%. Quindi sicuramente ci sarà un calo nel tempo, perché è fisiologico, ma noi non lo abbiamo assolutamente avvertito. Con la plafoniera a led si paga una volta, ma poi non si paga più nulla, ed all’aumentare di costi dell’energia elettrica il risparmio sarà sempre maggiore.
Ma ricordo che il gioco vale la candela perché i risultati sui coralli sono comparabili, se non migliori, a quelli ottenuti con una plafoniera HQi da 2×250 watt, altrimenti ogni altro discorso non avrebbe senso.
Siamo quindi giunti al termine, e credo che quanto esposto nel testo sia sufficiente per farvi capire che questa plafoniera ci sia piaciuta davvero molto. Si è dimostrata potente, senza alcun problema, se si eccettua quella lieve dispersione notturna che abbiamo evidenziato, semplicissima da utilizzare, forse anche troppo, ed i coralli hanno risposto alla grande.
Purtroppo il costo di acquisto è notevole, e sicuramente questo sbarramento terrà lontani molti acquariofili, ma, secondo noi, è ampiamente giustificato per la tecnologia ed i risultati ottenuti.
Acropora nobilis a punte azzurre
A parte il costo, che comunque non è mai secondario in acquisti di questo genere, i problemi di questa plafoniera sono soltanto due.
- La mancanza del riflesso in acqua propria delle HQi o di altre plafoniere a led con un numero minore di led ma di maggior potenza.
- La mancanza della possibilità di scegliere le varie tonalità dei led. Con la Sicce GNC AM466 siamo bloccati alle scelte del produttore. Oggi non si può dare maggior rilevanza ai blu così come non è possibile aumentare il rosso od il verde. Un domani sarà possibile intervenire in qualche modo, come abbiamo visto, ma oggi non è possibile farlo.
La plafoniera è questa e deve piacere così come è, nella sua estrema semplicità. Ma se la tonalita di colore vi dovesse piacere, se la mancanza delle glitter lines non dovesse essere per voi un problema insormontabile, e non avete problemi ad accettare di non poter intervenire sulle varie tonalità… non potreste sbagliare… avrete una plafoniera semplicissima, potentissima, ottima per i coralli.
Aggiungo anche, e non credo sia stato un caso, che durante i dieci mesi che ho avuto in prova la Sicce GNC AM466 ho avuto per tre giorni consecutivi il rilascio di planule da parte dei coralli, indice del benessere generale dovuto ovviamente soprattutto alla luce, vero motore del nostro acquario marino.
Secondo me questa potrebbe essere considerata una plafoniera definitiva.
Si ringrazia la Sicce, soprattutto nelle persone di Federico Carraro ed Emanuele Candini, per aver messo a nostra disposizione la plafoniera Sicce GNC AM466 per ben 10 mesi al fine di poter fare questa prova approfondita.
Sono perfettamente d’accordo con quello che hai scritto Danilo. Ritengo le sicce ottime plafoniere per il benessere e la crescita dei coralli: ho notato cambiamenti positivi in sole 3 settimane dal cambio… Trovo molto limitativo, a mio avviso, non poter decidere quanto tempo far durare il ciclo alba tramonto… Per il resto ho avuto modo di avere il nuovo controller con il dimmer dei bianchi e devo dire che quando ci sarà anche la possibilità di dimmerare i blu e decidere la durata Dell alba e traminti saranno perfette! Poi cosa da non sottovalutare é il minor consumo rispetto alle altre plafoniere a led.
In base a che cosa dici che la GNC consuma meno rispetto ad altre plafoniere LED ? Chi ha fatto questa prova ?
Presumo che interverrà Massimiliano, ma sono sicuro che intenda che sulla sua vasca prima per avere una adeguata copertura doveva usare tre ecotech marine pro per avere gli stessi risultati, che anzi erano inferiori per quello che riguarda la crescita. Quindi tre ecotech marine radion erano 480 watt, due 466 sono invece 240 watt. Presumo sia questo il motivo, vero Massimiliano?
Danilo
Che 220 watt possano fare più luce di 480 watt e’ una cosa che nessuno può dimostrare , poi se sono impressioni personali va bene ….
Beh non é proprio vero. Per tanti motivi.
Intanto sappiamo che la luce é diversa a seconda dei gradi Kelvin, ovvero una lampada da 6.500 gradi Kelvin se comparata con una da 22.000, a stesso wattaggio, farà molto più luce.
Quindi da una parte potrebbe essere che la Radion emetta più luce attorno ai 20.000 mentre la Sicce sui 10.000, ed ecco quindi che l’energia di luminosità possa essere ben differente.
Inoltre essendo le Radion molto più concentrate la sensazione di luce é molto diversa.
Io sulla mia vasca ho attualmente 2 Radion da 160 watt, quindi ho un totale di 320 watt contro i 240 di prima. La quantità di luce non è minimamente comparabile. Mezzo acquario è buio. Poi che in una zona concentrata dell’acquario possa aver più potenza ci sta, probabilmente è normale che sia così, ma l’effetto in acquario è pessimo. Ora proverò ad avvicinare le due plafoniere per vedere se riesco a coprire meglio il centro vasca, ma sarà dura.
Danilo
Aggiungo che forse é un po’ quello che succedeva tra T5 ed HQi, ottenevi la stessa risposta dei coralli con meno watt ed i T5 che non con le HQi e più watt.
Danilo, io non ho parlato delle Radion, dico solo che ognuno dice la sua ma nessuno ha mai testato e misurato effettivamente la luce della GNC rispetto alle atre LED. Hai fatto un’ottimo lavoro con la tua recensione ma hai confrontato led con HQI e T5 non led con led
Io non ho parlato di Radion, non ho neanche gli strumenti per farlo, ho solo riportato quanto mi aveva detto Massimiliano tempo fa.
Danilo
articolo molto bello e condivido tutto …. mi permetto di fare un paio di considerazioni in quanto possessore di due plafo di questo modello montate su una vasca 125 x 80 x 65. Ritengo questa plafoniera a led la migliore attualmente sul mercato, forse l’unica che realmente possa competere con una plafo HQI/T5 anche se secondo me, parere personale, i T5 come resa sugli SPS sono ancora superiori. Io le ho montate su una vasca profonda 80 cm e devo dire che tenendole a 15 cm dal pelo dell’acqua riesco a coprirla abbastanza bene considerando poi che nella parte anteriore sul fondo ho solo LPS mi ritengo più che soddisfatto della copertura. Ritengo il prezzo abbastanza elevato, seconde me era più giustificato se la plafo avesse avuto dei led lunari e fosse stato possibile modificare le potenze dei led per miscelare la luce come meglio crediamo. E’ vero che un neofita potrebbe complicarsi la vita con un impostazione del genere ma di contro per un acquariofilo esperto è una grave mancanza. Sono riuscito a portare fino a 5 cm dal pelo dell’acqua le due plafo senza riscontrare alcun problema nemmeno sugli animali posti nelle zone più alte della rocciata, poi le ho portate a 15 cm perchè così coprivo meglio gli 80 cm di profondità e perchè (anche su consiglio di Candini) i led a quella altezza si miscelano meglio anche nella parte più alta della vasca. Altro parere personale un utente medio/alto non troverebbe differenze nell’utilizzo di questa plafo o una buona plafo T5, il discorso cambierebbe se l’utilizzo fosse fatto da un grande acquariofilio (es. Paolo Cazzato, Franco Dodaro, etc) utenti di questo livello otterrebbero sicuramente risultati migliori con l’utilizzo di una plafo T5. Per arrivare ai T5 i led devono ancora migliorare anche se oggi con questa plafo si avvicinano parecchio. Sul discorso consumi mi ritengo molto soddisfatto anche perchè nella mia zona il problema è il caldo e non il freddo, non dover montare un refrigeratore che funzionerebbe anche 5 mesi l’anno produce un bel risparmio e la plafo nel giro di un paiodi anni si ammortizza. Infine, ho riscontrato una cosa con questa illuminazione (ma non sono ancora sicuro) secondo me ossida molto meno di una Plafo T5/HQI ma anche meno di altre plafo a led da me utilizzate (in particolar modo mi riferisco al 1° modello della aqualiving con la quale mi sono tolto delle belle soddisfazioni), infatti con basso carico organico è molto facile tirare fuori colorazioni interessanti sugli SPS ma come il carico organico maggiore (non eccessivo) diventa più difficile ottenere certe colorazioni, infatti devo essere molto accorto nei dosaggi devi vari integratori. Cosa invece che con altre plafo a led non ho riscontrato, anzi tutt’altro, ero costretto ad alimentare in modo abbondante la vasca. Scusate se sono stato un pò prolisso
Ciao Dani, mi è piaciuto tutto l’articolo e devo dire che avendo visto la tua vasca durante il test ,almeno una volta al mese, posso confermare che i coralli hanno gradito davvero regalandoci una crescita spettacolare! Personalmente credo di non potermi permettere una spesa del genere anche se dopo qualche anno dovrei iniziare a risparmiare significativamente … detto questo, l’unica cosa che mi allontana un po dai miei gusti è il dover rinunciare al riverbero..”infatti non mi sono mai piaciuti nemmeno i t5″. Grazie
Ps. i video mi son piaciuti particolarmente 🙂
Voelvo solo precisare l’invalidità dei dati riportati.. Giusto per citarne uno clamoroso , l’analisi dello spettro non può essere corretta.
La presenza di un picco nel range dei “rossi” è ovviamente impossibile. La tecnologia led non permette tale picco e tale distribuzione. Basterebbe conoscere il principi fisico con il quale il led emette luce per capire che lo spettro è completamente fuorviante. Altra cosa la parte di spettro sopra i 450 fino ai 500nm è anche questa non possibile sempre per lo stesso problema rilevato nelle frequenze rosse. Detto questo se i led emettessero veramente quello spettro l’uso aquariofilo sarebbe veramente poca cosa rispetto all’uso per illuminazione civile. Ma visto che ancora Cree Nichia Philips Osram ecc non sono riusciti a produrre un led con tali caratteristiche credo prorpio che le misuarazioni siano falsate.
Salve ANonymus, grazie del commento.
Al limite si potrebbe dire che lo strumento utilizzato non è preciso, non che i dati siano invalidi. Per altro l’ho scritto nel testo. I valori che possono essere utilizzati per confronto sono solo quelli relativi ai lux, ma l’unico vero dato importante è quello di guardare l’acquario. E quindi le foto a corredo dell’articolo. Le misurazioni valide sono solo quelle relative al consumo. Ma tutto questo è già stato scritto nel testo.
Saluti
Danilo
Mi pare evidente che l’affermazione di anonymous sullo spettro del rosso sia ineccepibile, d’accordo con Danilo nel dire che lo strumento non è preciso ma di fronte ad una lettura che è palesemente errata mi chiedo che senso ha riportarla.
Ciao Mauro. Io ho riportato quello che leggeva lo strumento. A questo punto non so se quello che fa fede sono i valori misurati, e riportati a destra, ed il grafico sia solo di riferimento ma non esaustivo, e quindi uguale in ogni riferimento. Farò altre prove con altre plafoniere. Poi vi dirò oppure integrerò la recensione.
Danilo
Ritengo che la funzinoe più attendibile sia quella in grigio (dico più attendibile ma non di certo corretta). Quella con picco sui 660 nm sono i range nei quali vengono misurati i PUR (anche se non è proprio corretto neanche quello).
Per qanto riguarda la lettura dei PAR ricordo che sul sito GNC c’èera la distribuziuone PAR sullo spazio. Se non ricoro male il picco massimo era di 250par (sfortunatametne non trovo più tale tabella nel sito) che risultava ancora soprastimata rispetto ad una misurazione che riuscii a fare con l’Apogee.
Questo non per screditare i risultati visibili raggiunti sia ben chiaro.
Buona Giornata
Ciao ANonymus, posto che mi piacerebbe leggere un nome invece di una sigla, ma questo é un mio difetto, ho chiesto direttamente al progettista di Seneye che mi spieghi cosa indica quel grafico, quindi appena mi risponde ne darò notizia qua nei commenti.
Grazie del tuo commento
Danilo
Ciao ANonymus, in effetti mi sono fatto spiegare meglio dal produttore di Seneye cosa ottengo in quella schermata, ed ho corretto il testo, infatti come hai detto tu, lo spettro rilevato, nelle modalità indicate nel testo, è quello indicato dalla linea grigio-bianca.
Saluti
Danilo
Circa i valori misurati e riportati a destra appare un 7000 gradi kelvin contro i 15000 che dichiara (se non sbaglio) GNC. Io ho cercato di capire che sensore monti quello strumento e mi risulta essere un semplice fotodiodo che come tale è affidabile solo per la misura del lux mentre per gli altri parametri (spettro e PAR) i dati che riporta sono ricavati matematicamente ma viziati dalle caratteristiche del sensore stesso. Anche usando in modo comparativo lo strumento, ad esempio con plafo che hanno i led colorati il risultato non è confrontabile proprio per la curva di rendimento del sensore che varia al variare della lunghezza d’onda della luce. Io credo che , parlando di spettro, la prova piu attendibile senza strumenti di laboratorio specifici, sia la comparazione sulla luce riflessa in un cartoncino campione cromatico per fotografia. E in questo caso appare drasticamente evidente la differenza tra led /hqi / T5 e tra i vari tipi di led
Ciao Mauro, come scritto nel commento ad ANonymus poco sotto, ho corretto il testo in base alla chiacchierata che ho fatto con l’ingegnere di Seneye in base a cosa indichi il suo strumento. Per il resto io avevo capito che la Sicce indicasse uno spettro sui 10.000°K
Danilo
Giusto per completezza e chiarezza la gradazione Kelvin indica il colore risultante della luce non indica in alcun modo lo spettro che la genera. Lo spettro indicato dallo strumento è comuqnue errato. Teoricamente è impossibile avere una copertura dai 470nm ai 490nm sempre per il discorso iniziale. MA questo mi sembra sia accanimento da parte mia.. Ritengo invece la gradazione kelvin un fattore di poco interesse visto che incide esclusivamente sull’ampiezza dei picchi ma non di certo sulla completezza dello spettro. Detto questo, ritengo un po’ antico l’approccio con questo tipo di led per l’illuminazine, ciè non toglie che i risultati prodotti (anche se da un punto di vista puramente tecnico non avrei scommesso 1lira) siano buoni. Inviterei Danilo a testare la plafo (qualsiasi a led) per periodi prolungati su lps e tracciare la cronostoria del colore degli animali. Ne vedremo sicuramente delle belle…. Buona Serata
Ciao ANonymus
Il concetto dei gradi Kelvin è per me chiarissimo, semplificando le cose non è altro che la media sottesa dalla curva della frequenza. Ed il numero serve proprio per dare una identificazione di massima del colore risultante. Ovvio che potresti ottenere una luce da 10°K con una curva “piatta” senza picchi, ed analogamente con due picchi uno sul blu ed uno sul rosso, ovvero due luci completamente diversi che hanno gli stessi °K. Ma semplificando molto.
Lo spettro più che errato lo definirei semplificato. Come scritto nel testo, loro identificano 3 frequenze in cui misurano lo spettro, blu, rosso e verde, e da qui “calcolano” la curva risultante. Maggiori informazioni su come funzioni le puoi trovare qua: http://answers.seneye.com/en/Seneye_Products/seneye_reef_light_features/seneye_reef_light_meter_functions
Ad oggi l’idea è quella di testarle per circa 10 mesi, anche perché difficilmente i produttori ti lasciano una plafoniera simile per un periodo maggiore.
Grazie dei tuoi contributi puntuali.
Danilo
Ciao Danilo, complimento per l’articolo. Interessante e importante come sempre!
Ciao secondo te il modello am 366 della gnc potrebbe andare bene su un cubo 60×60 alto 50?
Ciao Alessandro, io sul 60×60 metterei una 466… sarebbe perfetta. Però dipende che animali hai. Perhé secondo me la 366 potrebbe essere al limite.
Danilo
Io ancora non riesco a capire perché se un led è una sorgente di luce puntiforme continua (anche intermittente è possibile ma non mi sembra che le placo per illuminazione delle vasche in generale ne siano fornite) ad un solo colore per tipo di led e quindi non un miltichip, come faccia a generare uno spettro come quello che è stato riportato qui.
Se non erro a seconda del materiale che viene impiegato nella costruzione di un led, esso genera un colore, ma uno soltanto.
In più, la plafoniera è costruita su un dissipatore e basta senza ventola i raffreddamento, il led lavora ad una temperatura ottimale di circa 25°, io ora dubito che rimangano 25°, superiore a questa temperatura la vita del led precipita come le sua prestazioni, diminuendo di intensità ed efficacia. Non parlando poi della totale assenza di ottiche che dirigono il cacio luminoso verso il basso, cercando così di non disperdere la luce emessa ai lati della vasca.
Sinceramente il prezzo è decisamente altro per il prodotto, sul mercato infatti sono presenti notevoli alternative di ben maggiore efficienza e prestazioni. Per fare 3 nomi: Ecotech Radion Pro, Aquaillumination Hydra 52, GHL Mitras ecc….
Ciao Giulio.
Un led non è una luce puntiforme continua, ma una luce che può emettere tutto lo spettro.
I led lavorano, che io sappia, a 55°, non 25°, poi dipende dal tipo led, di core, etc etc etc
Io ora sto provando due Radion, ti saprò dire nel tempo come si comporteranno, purtroppo non coprono adeguatamente la mia vasca, e questo è, purtroppo, un dato di fatto. Ma io insisto e continuo con due Radion.
Danilo
Aggiorno dicendo che avvicinandole ulteriormente la copertura sembra essere diventata buona…
Danilo
[…] Recensione: Plafoniera Led Sicce GNC AM 466 […]
Ciao, ottima recensione,dato che vorrei acquistare per la mia vasca una Elos 160 pensi che possano essere sufficienti per coprire tutta la vasca? La domanda che mi interessava di più’ : la staffa che si vede a soffitto e è un kit della lampada o è un fai da te ? Se è un fai da te mispieghi come realizzarlo ( magari in altra sede via mail) perché avrò lo stesso problema.
Ciao e grazie
Ciao Alberto, secondo me non dovresti avere problemi con due Sicce 466. La staffa a soffitto è una via di mezzo tra l’autocostruzione e quanto inserito nella confezione, il tutto condito dalla maestria di AndreaNegu.
In pratica la Sicce ti inserisce nella confezione le 4 alette distanziatrici che da cui poi parte il cavo per arrivare alla plafoniera, ogni aletta ha il buco per inserire la relativa vite.
Siccome a casa mia ho il controsoffitto in cartongesso non potevo mettere i 4 fischer nella giusta posizione, così Andrea ha avuto l’idea di inserire un profilo avvitato ai profili del cartongesso, sul quale abbiamo avvitato le 4 alette e poi lo abbiamo chiuso con un controprofilo a C inserito nel primo e ritagliato negli spazi dove far uscire le alette.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Se hai altre domande chiedi pure, oppure scrivi nel forum del magnaromagna forum.danireef.com
Danilo
[…] essere passato dalla plafoniera a led Sicce GNC AM 466 (recensione) ad una coppia di Ecotech Marine Radion XR30w G2 (presentazione) nel mese di novembre, mi sono […]
scusa ma ho sbagliato indirizzo mail-
ciao Danilo ottimo articolo anche se un po troppo specialistico per un inesperto. Su un acquario 50x50x50 recentemente allestito con lampada led (tusde 66w) non sono molto soddisfatto potrebe essere pizzata una 466 o basterebbe una 366? e’ inoltre possibile piazzarla u staffa sul vetro o è necessario solo su soffitto. grazie e ciao
Ciao Ivo, grazie per i complimenti.
Diciamo che la scelta della plafoniera dipende molto da cosa lei vuole allevare, però, in ogni caso credo che una 366 sia perfetta per un cubo di quelle dimensioni.
Danilo
Danilo dammi pure del tu. giusta considerazione l’idea è poter avere un acquario di coralli certo cheè abbastanza difficile. èremetto che ho avuto per quasi 8 anni un acquario di 165x65x65 con plafoniera Ufo Hqi 250 + 250 poi.visto i costi e gli scarsi risultati ho dismesso tutto (acquario smaltito mentre plafoniera, reatotr cslcio H&S messi in cantina. 4 mesi fa mi è però tornata la grip e ho acquistato un piccolo reef 50x50x50 ma ad oggi non sono ancora soddisfatto. vero che non ho è ancora inserito molto ma stà combattendo con cianobatteri e con livello forse alto nel ph 8,5 e Ca 550/600, anche la lampada mi pare un pò troppo scarsa e stò valutando se sia il caso sostituirla.mi fa piacere potermi confrontare con esperti e poter avere qualche utie consiglio. ciao
Ciao Ivo.
Se vuoi un acquario di coralli ti consiglio di ordinare e leggere il libro che ho scritto “Acquario Marino” da Amazon: http://www.amazon.it/gp/product/8889662956/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8889662956&linkCode=as2&tag=danireef-21 o da Neogea: al limite se non lo trovi fammi sapere.
Detto questo secondo me bisogna anallizzare l’acquario e vedere quali possano essere i punti deboli, quindi lavorare sul movimento, sulla luce e sul filtraggio.
Alla fine l’acquariofilia è una scienza, quindi applicandosi in modo corretto i risultati non possono non arrivare.
Per qualunque domanda sono qua
Danilo
Danilo ciao per il libro sicuramente andrò a comprarlo. Vista la tua disponibilità e competenza ti illustro il mio MiniReef :
vasca Gisemann 50x50x50 – Sump stessi misure circa con parte 20cm ca per rabbocco- Osmolator Tunze 3155- lamada Led Gisemann Tesla 66w accesa 8 ore- schiumatoio H&S 150 con pompaAcquabee Af150/2001-pompa risalita Acquabee 2001- pompa movimento Sicce 4500 lt (ho anche una turbella Tunze ma non uso xchè è troppo forte e diretta) penso che compererò un altra Sicce- filtro letto fluido Deltec FR509 con pompa EHeim 1250 1200 lt caricato o con resina Rowa Pfos o carbone Seachem Matrix- riscadldatore Hydor 300w-sale Kent reef- prodotti Kent Kalwasse, Super Buffer dKH, una volta settimana Kent Tech CB parte A e Parte B- pe misura PH uso un Tunze con sonda Dupla. Che altro dirti……. nell’cquario ci sono 3 pesci che ho da diversi anni (erano nel precedente) sono in effetti un po grossi per questo ma sono ormai affezionato – 1 Zebrasoma flavescent, 1 Premnas biaculeatus; 1 Chaetodon, poi c’è una stella che sta sotto la sabbia (1cm scarso di sabbia corallina); 1 riccio diadema; 1 lumaca turbo, coralli per ora non ne ho ancora imessi- c’è solo un piccolo Sarcophyton e un Alcyonium- fine…sero di non averti stressato….Ps anch’io ho praticato per diversi (15 anni) la subacquea in diversi mari.ciao
Ivo, l’unico problema che vendo, a sentimeno, è il movimento non ottimale ed alcuni pesci che non dovrebbero esserci… lo zebrasoma in primis, il premnas è stretto, e probabilmente anche il Chaetodon non va bene… per il resto mi sembra equilibrato.
Danilo
che dire…….. i pesci sono ormai di famiglia (circa 5-6 anni) e mi spiacerebbe doverli arrostire……..scherzo ovviamente- dovrei regalarli a qualcuno che ha un acquario più grosso…..
per il movimento seguo il tuo consiglio e ho provato ad accendere anche la turbella Tunze in atesa che mi arrivi un’altra pompa della Sicce. i valori rilevati oggi: temperatura 23°
salinità 1,023 31%
dKH 9 test Askol
ph 8,1 notte 8,6 giorno Tunze con sonda Dupla
Ca 480/500 test Sera
Nitrati No3 25 mg/l test Tunze 7011/2
Fosfati assente test Rowa D-D
Nitriti, ammoniaca non ho ancora rilevati xche sto aspetando i test Askol
ma secondo te la plafoniera Tesla 66 w basta o sarebbe meglio aggiungerne una seconda per arrivare a 130w?
il libro l’ho ordinato ciao
ivo
Ciao Ivo, la salinità mi sembra un po’ bassa, dovresti portarla, delicatamente ad almeno il 35 per mille, come mai la tieni al 31? Il Rifrattometro è ben calibrato?
I nitrati sono ben alti… dovresti fare almeno un cambio con il 50% dell’acqua dell’acquario per portarli almeno alla metà.
Non conosco la Tesla, ma dovrebbe andare bene se non hai intenzione di allevare coralli duri, perché 66 watt mi sembrano molto pochi.
Mi raccomando, fammi sapere cosa ne pensi del libro appena avrai finito di leggerlo!
Danilo
ciao Danilo, intanto diversamente a quanto mi era stato indicato nell’ordine da Amazon il libro non è attualmente isponibile. Come posso averlo? I valori di salinità pensavo fossero sufficienti ma provvedo subito a d alzarli (verifico pure il rifrattometro. Oggi dovrebbero arrivarmi i test e provo a verificare tutti i valori anche xchè continuo a combattere con penso siano diatomee (specie di polvere che ricopre le roccie e non la poca sabbia chec’è in acquario) cerco anche di pulirle con uno spazzolino . Provo anche a cambiare il 50% dell’acqua così vedo se migliorano i nitrati. Per la plafoniera in effetti avevo qualche perplessità. Fortunatamente mia moglie mi ha fatto un inaspettato regalo e mi ha donato una splendida “Corallinea ” T1020 da 130w che piazzata è molto bella e mi pare sicuamente molto efficiente. Ora mi rimane la nuova Giesemman Tesla 66w che vedrò di piazzare . Ritornando al libro mi sai dare indicazioni dove poterlo acquistare. C’è bisogno di nuova letteratura più aggornata visto che quelli che ho sono ormai datati rispetto alla tecnica attuale. ciao
Salve Ivo, per il libro le ho risposto in email.
Per il resto invece direi ottimo affare per la nuova plafoniera che dovrebbe comunque essere migliore della vecchia!
Se fossero diatemee, appena l’acquario si stabilizzerà su valori accettabili e comincerà a crescere spariranno da sole, per questo ritengo che il cambio di 50 litri possa essere un buon modo per riprendere l’acquario, assieme alla nuova illuminazione più potente.
A presto
Danilo
oggi i valori sono i seguenti:
temperatura 24°; salinità 1,024 salinità 32 rifrattometro Milwaukee appena tarato; NO2 0,05; No3 5,0 ; Kh 7;
Ph 8,4 ; Ca 520 ; Mg 1.300
ho cambiato 50 lt e aggiunto Super Buffer dKH per aumentare il valore del KH che mi sembra basso. Ma come mai ho un valore del Ca così alto non capisco.
ciao
Per ora non mi preoccuperei, cosa usi per il calcio? Come lo somministri?
Il Kh va abbastanza bene, mentre la salinità è ancora bassa…
Danilo
per il calcio uso il Kalwasse Kent (tanica 4 Lt Kalwasse un cucchiaio da caffe lascio riposare un giorno e poi somministro a goccia metà un giorno e meta giorno dopo) per la salinità con i cambi sto gradualmente cercandio di alzarla gradualmente ai valori che mi hai indicato 35 x 000 . …per il KH come già detto uso della Kent il Super buffer cerco di portarla a > 8 ; per ora ho interrotto ogni altri elemento tipo Kent Tech CB parte A e Parte B- ieri ho anche tolto una calza filtro che evevo messo all’uscita dello schiumatoio e una all’entrata dell’acqua nella sump (mi da impressione che potesse creare qualche inalzamento di valori) non so se concordi…
Non usare i buffer ma usa il Tech A e B! Sospendi ogni somministrazione di calcio fino a quando non si saranno rirpristinati i valori del calcio. Leggiti questo articolo: http://www.danireef.com/2009/11/04/le-integrazioni-in-un-moderno-acquario-marino-di-barriera/
Danilo
Danilo grazie per i tuoi consigli vqado ad applicarli….. certo è che questa sera ho visto le foto dei vs acquari e non ti nascondo che mi sono un po demoralizato da tanto sono stupendi…..invidio parecchio i risultati ….riuscirò mai ad avvicinarmi……..????!!!!???? una domanda mi vine: ma come riuscite a gestire degli acquari cosi grandi con un dispendio di Kw (presuppongo che abbiate tutti un impianto fotovoltaico altrimenti le mogli come vi sopportano)…….cmq non posso che esprimere i miei complimenti con un po….(limitativo) di invidia
Ciao Ivo.
Non preoccuparti, se segui le regole giuste, acquari simili non sono poi così difficili da creare e mantenere.
Io ho il contratto da 3 kwh e non sento l’esigenza di prenderne uno maggiore, anzi, da quando sono passato dalle HQi ai Led il consumo è calato notevolmente.
Grazie per i complimenti che estendo a tutti coloro che hanno il loro acquario marino in mostra su DaniReef
Danilo
ciao Danilo,
il mio reef inizia a darmi soddisfazione. non ci sono più alghe e diatomee:
da qualche giorno i valori sono stabili su:
temperatira 25°
salinità 35°
densità 1.027
fosati 0,015 mg/l P
KH 9
PH 8,2
Ca 460
nitrati NO3 < 5
nitriti NO2 < 0,05
ho sospeso ogni elemento e uso giornalmente solo Tech A e B – volevo iniziare ad introdurre qualche piccolo corallo tipo 1Pocillopora verrucosa; 1 montiopora delicatula e 1 M digitata – purtroppo il misuratore di PH Tunze si è quastato e sto pensando di sostituirlo. Hai qualche consiglio? ho visto il sistema Seneye Reef ma non so se sia più conveniente rispetto ad un piaccometro tradizionale in questo caso cosa suggerisci?
grazie ciao
Ivo
Ciao Ivo.
Puoi tranquillamente fare a meno del misuratore di pH, non lo ritengo fondamentale.
Le montipore puoi provare a mettere, la pocillopora invece non la inserirei ancora.
Danilo
Ciao Danilo sto leggendo il libro e lo trovo molto interessante e semplice nella lettura a parte il api tolto dove tratti della chimica…….ho qualche difficoltà nel capire i concetti (non sono molto bravo in materia)….. giusto per darti lo stato dell’arte trascrivo i valori di oggi: PH 8,2. Kh 8,5. Densità 1,028 salinità 37 Mg 1200 CA 460 NO2 0,0. NO3. 0,0 mg/l P 0,015. Ti chiedo un consiglio ho una turbella Tunze con multicontrol 7093 e pensavo di acquistare una nuova Tunze Nano streaming 6095 per sostituire la Sicce sfruttando appunto il multicontroler che dici?..inoltre mi puoi dare un consiglio sull’utilizzo del filtro al etto fluido della Deltec posso caricarlo con carbone attivo e zeolite? Ciao e grazie
Ciao Ivo, grazie per i complimenti.
Secondo me i tuoi valori vanno benissimo, forse leggermente alto il calcio, io lo terrei fra 400 e 420, ma nulla di cui preoccuparsi. Ottimi nitrati e fosfati.
Il ragionamento sulle pompe è più che corretto.
Il carbone attivo non lo metterei in un letto fluido, ma a bagno in una calza, la zeolite, io, non la userei, altrimenti dovresti usare un filtro dedicato che non è un letto fluido. Il letto fluido si usa perlopiù per le resine antifosfati o per i biopellet, giusto per citare due utilizzi classici di quel tipo di filtro.
Danilo
Ciao Danilo, i valori sembrano buoni il Ca non so come poterlo diminuire se non con cambi acqua, il fatto è’ che comunque sulle roccia c’è sempre un po’ di sospensione e non capisco come mai. Potrebbe essere lo skimmer h&s che non lavora bene? come mai non consigli l utilizzo di zeolite mi sembra di leggere nel libro che è’ un elemento consigliato nel capitolo dei batteri.cmq seguo i tuoi consiglieri e tolgo sia la zeolite che le resine per fosfati mentre inserisco per qualche giorno carbone attivo poi vediamo.sui test che cosa consigli , ora uso Askoll che ne pensi dei test Read Sea? Ciao e grazie ancora.ivo
Lascia tutto così, se non lo integri scenderà da solo.
Normale la sospensione sulle rocce, puoi aumentare il movimento per non farla depositare.
La zeolite è consigliata, come è ovvio, se utilizzi un metodo a riproduzione batterica, diversamente ho spiegato a cosa serva, ma non ci vedo una grande convenienza ad usarla. Preferisco mantenere il sistema più semplice possibile.
Il carbone, come spiegato nel libro, ha un ruolo importantissimo per la gestione del metodo berlinese, e lo terrei sempre e lo cambierei a cadenza mensile.
Sui test secondo me i migliori sono Elos, non conosco i Red Sea.
Danilo
ciao Danilo, i valori vanno bene ho solo qualche dubbiosul fatto che le alcune rocce presentano sempre un po di sospensione. non è che possa dipendere dallo skimmer (H&S 150) che non performa bene? provo a togliere sia la zeolite che le rsine nel filtro a letto fluido per i fosfati e inserire del carbone attivo. Ho letto che cmq consigli la zeolite come sistema di alimentazione batterica. i coralli (quei pochi che ho già immesso 3 montiopore) stanno bene e prox mese se tutto è ok andro a Gallarate da ReefTecnica a prendere qualche altro. continuo la lettura e ti saluto ringraziando per i tuoi consigli.
Come scritto appena sopra, la sospensione difficilmente dipende dallo schiumatoio, più probabile che dipenda dal poco movimento.
La zeolite, come scritto nel commento precedente, la consiglio per la riproduzione batterica, altrimenti non ne vedo i vantaggi.
Buon divertimento.
Danilo
ciao danilo, ti avevo già scritto all’epoca della presentazione della radion ecotech. la mia vasca è un cubo 65x65x65; sono indeciso tra una coppia di radion pro e la gnc 466. la vasca sarà destinata prevalentemente a lps e qualche sps. mi è giunta voce che della gnc ne esistono due versioni, una coral e una deep. qualcuno sconsiglia la deep in quanto non sarebbe adatta a coralli che intendo inserire in vasca in particolar modo agli sps. qual è il tuo parere? grazie in anticipo. saluti. stefano
Ciao Stefano.
Secondo me la Deep va benissimo per gli LPS, ma con la possibilità di variare le tonalità di colore le Radion secondo me sono superiori.
Per gli SPS le 466 sono perfette per altro.
Danilo
Ciao Danilo, innanzi tutto complimenti per il lavoro che fai! Sempre bellissimi articoli, interessanti e facili da capire per tutti! Volevo chiederti un consiglio, vorrei allestire un cubo 50x50x50 dedicato solo ad sps particolari. Tu che modello mi consiglieresti? Una 366 una 466 deep o Coral? Ma cosa cambia nei due modelli? Grazie, Carlo.
Ciao Carlo, grazie dei complimenti.
Non conosco la Coral, ma propenderei per la Deep, così sui due piedi, in modo da avere una colorazione più blu.
Danilo
Ciao Danilo, complimenti per la recensione, come sempre completa e dettagliata!
Una curiosità… la lastra di plexiglass, nella zona sottostante al circuito con i led, è scavata? Mi piacerebbe capire se la scelta di uno spessore così elevato del plexiglass sia puramente estetica o abbia benefici sulla diffusione della luce…
Grazie per i complimenti, secondo me è puramente estetica, comunque non è scavata, è liscia.
Danilo
bella recensione,a me arriva domani ,cioe oggi vista lora sta plafoniera,spero di nn aver fatto una cazzata viste le misure della vasca XD
Ciao Paolo, che dimensioni ha l’acquario?
Danilo
60x40x28h perche e dsb senno sarebbe 40 h
Direi dimensioni perfette per la 466!
ah ok grazie … io la tengo a 20cm … o dici che posso scendere a 15?
se non hai problemi di copertura, puoi scendere tranquillamente
Danilo
sono sceso a 15cm e copre perfettamente tutta la vasca ..thx danilo
60x40x28h perche e dsb ma sarebbe 40h
Ciao Danilo! Qualche giorno fa ti ho chiesto consiglio riguardo la scelta da fare per illuminare la nuova vasca tra una g2 pro e una g3… Ora avrei la possibilità di scegliere tra una gnc466 è una G3 pro..la gnc466 la pagherei circa 200€ in più rispetto alla G3.. In un 70x70x60 vedresti meglio una G3 pro o una GNC466? Alleverò Sps e lps.. Grazie!!
Ciao Alessandro, in 70 cm una sola Radion rischia di essere poca, sei nel classico caso dove una è poca e due sono troppe, comunque sei al limite come copertura, mentre con una GNC non dovresti avere questo problema.
D’altronde con la GNC la luce deve piacerti così come è perché le regolazioni possibili, ad oggi sono poche, diciamo che gli LPS stanno sicuramente meglio sotto le radion, per gli sps ci sono vantaggi e svantaggi, ma la copertura è a favore della GNC
Ottimo grazie!!
Danilo, tu cosa faresti se con lo stesso prezzo riusciresti a prendere 1 gnc o 2 radion G3 pro? Son ancora molto indeciso sul da farsi.. La luce è completamente diversa.. Mi piace di più quella delle radion, anche x lo sfarfallio che produce.. Però vorrei scegliere la soluzione che mi aiuti ad avere maggiori risultati.. E leggendo in diversi forum sembra che la gnc sia migliore.. Tu che dici?
Secondo me sono scelte personali, con entrambe potrai avere ottimi risultati che non dipendono dalla luce, perché entrambe a loro modo sono top, quindi non puoi sbagliare. Poi la scelta dipende anche da tutte le features al contorno…
Buone scelte!!!
Ciao Danilo, complimenti per l’articolo!
Volevo farti una domanda…su un acquario da 120x60x55h 3 am366 coral sono sufficienti per allevare sps e Lps?
Io vedo meglio 2 466, ma certo che 3 366 dovrebbero avere una resa molto simile
Il mio dubbio è appunto i 240w delle 466 contro i 180w delle 366…non vorrei che fossero pochi…
se hai i dubbi, vai sui 240w 🙂