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Il metodo Balling – guida, nozioni, costi e curiosità

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metodo balling

Approfittando delle vacanze del laboratorio Triton noi di Danireef abbiamo deciso di scrivere una guida sul metodo Balling in generale.

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Ne abbiamo parlato durante la mia prova Triton attenendoci però alle indicazioni di Triton.

Il balling però è costituito da molteplici varianti e molteplici prodotti utilizzabili, in questo articolo parlerò soprattutto della mia esperienza diretta, di come ho fatto io il Balling prima di Triton, che prodotti ho usato e come mi sono trovato.

Partiamo dalle basi:

Il metodo prende il nome dal suo inventore Hans-Werner Balling, il quale partendo dalle reazioni alla base della creazione dello scheletro dei coralli duri ed altri esseri viventi, ha suggerito questo metodo per reintegrare il consumo dei tre elementi senza alterare l’equilibrio ionico dell’acqua marina.

Si utilizzano cloruro di calcio, cloruro di magnesio, e l’idrogeno carbonato di sodio (comune bicarbonato di sodio) in proporzioni calcolate a partire dal peso molecolare di ogni elemento.

Come possiamo ben intuire da questa premessa il Balling si pone allo stesso livello del reattore di calcio, punta a reintegrare gli elementi base per permettere ai coralli di creare lo scheletro.

Hans-Werner Balling

Perché utilizzare il metodo Balling?

Le motivazioni che mi hanno indotto ad usare il metodo Balling, e che sono le stesse motivazioni che inducono tanti altri a farlo, così come le motivazioni che hanno portato a questo metodo, sono molteplici.

Da una parte abbiamo un sistema che non altera il pH in acquario come invece fa il reattore di calcio, non ci si deve preoccuppare di avere il pH basso e di dover quindi reintegrare i carbonati (Kh) in maniera sensibile affinché essi stabilizzino il pH agendo come buffer.

Dall’altra utilizzando materiali puri non c’è il problema di aggiungere fosfati all’acquario, altra caratteristica negativa del reattore di calcio che invece immette continuamente fosfati in acquario, sebbene in dose molto ridotta dopo i primi giorni dell’utilizzo della nuova corallina.

Infine la semplicità di regolazione e l’automatizzazione del sistema, che godo di una maggiore stabilità.

Le controindicazioni possono essere il notevole lavoro di acquisto dei componenti, la miscelazione degli stessi ed il loro costo, che rende il metodo antieconomico in grandi acquari con tanti coralli SPS.

Quali sono le principali differenze dal reattore di calcio?

Nel caso del metodo Balling parliamo di soluzioni preparate in casa oppure comprate in negozio e dosate ad intervalli regolari tramite pompe dosatrici, mentre nel caso del reattore di calcio abbiamo un reattore costituito da un cilindro riempito con media corallino (pezzi di corallo principalmente) oppure con carbonato di calcio, che mediante l’immissione di CO2 all’interno del corpo scioglie il materiale inserito rilasciando calcio, magnesio e tutti gli oligoelementi di cui sono costituiti i coralli.

reattore di calcio ultrareef ucs120

Ovviamente nel caso in cui il reattore fosse caricato con il solo carbonato di calcio sarà necessario integrare a parte tutto il resto, per approfondire l’argomento potete leggere questo articolo le integrazioni un moderno acquario di barriera.

Per attuare il metodo Balling avremo quindi bisogno:

  • Pompe dosatrici automatiche;
  • Sali da sciogliere per preparare le soluzioni;
  • Una bilancia;
  • Taniche per uso alimentare nelle quali conservare le nostre soluzioni preparate;

metodo balling 2

Per utilizzare il reattore di calcio avremo invece bisogno:

  • Reattore di calcio;
  • Riduttore di pressione;
  • Bombola di CO2, meglio ricaricabile e almeno 2 così da non rimanerne mai senza;
  • Materiale per il reattore, media corallino oppure carbonato di calcio;

eventualmente si può poi integrare con una sonda pH, un pHmetro ed una elettrovalvola per automatizzare o semiautomatizzare il processo.

reattore di calcio sump

La spesa per i due metodi di gestione è molto diversa.

Da una parte abbiamo un grosso investimento iniziale, fra l’acquisto del reattore, della bombola e del riduttore di pressione. Ma un spesa di gestione praticamente irrisoria, visto e considerato che l’acquisto della corallina e la ricarica della CO2 hanno un costo estremamente modesto, diciamo circa 50 euro all’anno per un acquario gestito con SPS da circa 400 litri.

Il metodo Balling invece costa normalmente di meno come implementazione, con le sole pompe dosimetriche come costo importante, mentre poi i prodotti possono arrivare a costare anche molto di più in base alla quantità di coralli presenti in acquario. Ovviamente il costo di gestione annuo di un acquario sempre da circa 400 litri può variare da 180-250 euro utilizzando prodotti economici a due tre volte di più.

Con il metodo Balling si può risparmiare qualcosa scegliendo pompe dosatrici più economiche, taniche normalissime comprate al Brico anzi che recipienti graduati e particolari, dipende sempre dal budget e da quello che si vuole avere, in linea di massima il Balling è più economico come spesa iniziale ma più costoso come approvvigionamento di materiali.

29 COMMENTS

  1. Uso il balling da tempo e, nonostante sia forse il marinofilo piu’ approssimativo del mondo, me la sono cavata bene per 4 anni con questo metodo.

    Anch’io lo sconsiglio su acquari ricchi di SPS, dai 400 litri in su.

    E comunque e’ un metodo che ha bisogno mediamente di controlli dei valori piu’ frequenti, tranne le rare situazioni in cui rimangani stabili illuminazione, cibo e quantità di coralli.

    • Ciao Raffaele, purtroppo (cioè per fortuna) i coralli crescono e quindi si ha una destabilizzazione del sistema che rende necessaria una nuova taratura. Una volta lo si diceva anche del reattore di calcio, vedrete, inserito e settato sarà sempre a posto… poi ti accorgi che invece la realtà è completamente diversa…

      Danilo

  2. Ciao
    Nn riesco davvero a capire il senso di aggiungere sale senza nacl nelle stesse quantità del calcio…se il metodo prevede l utilizzo del sale senza nacl ai cambi e quindi togliendo una parte dell acqua perche’ aggiungere senza appunto togliere acqua dalla vasca che senso ha??? Per me nessuno e’ come aggiungere del sale solo che questo e’ senza sodio ma nn va a riequilibrare nulla. Nn riesco a capire l utilizzo di questo sale fatto in questo modo…nn fa parte del metodo e anche come logica nn ha nessun senso … Devo sostituire nn aggiungere. Io uso il balling da sempre e nn ho mai dosato il sale giornalmente. Dove avete trovato questo metodo…lo chiedo perché la risposta e’ sempre …si può fare anche cosi… Ma nessuno da dirmi dove l ha letto se nn per un passaparola.
    Grazie

    • Ciao Andrea,

      Allora l’utilizzo del sale senza nacl in dosometrica l’ho letto sul forum matuta, è una modifica al metodo standard per evitare di utilizzare il sale coi cambi, risparmiando anche sulla quantità di sale utilizzato ottenendo il medesimo risultato.
      Il senso sta nel fatto che l’evaporazione e il consumo della vasca avviene giornalmente, nel sale senza nacl ci sono anche parte di oligoelementi che sono molto utili per le colorazioni degli sps, è una comodità in più per un reintegro più stabile e continuo degli elementi.
      Secondo me un senso ce l’ha poi se tu non riesci a trovarlo, parliamone 🙂

      Oltre al forum matuta tempo fa (ormai quasi 6 anni fa) trovai medesime discussioni sui vari forum di acquariofilia italiana.

  3. ciao, bel tutorial veramente. mi hai fatto venir voglia di balling. io ho una piccola vasca di 80 litri gestita con cambi d’acqua, schiumatoio, pompe di circolo, lampada UV e integrazioni “a occhio”. ci sono 23kg di rocce vice e una dicreta diffuzione di actinodiscus. ho avuto per un periodo della clavularia su una roccia (credo) ma dopo un paio di mesi e’ morta. ora sono ricomparse le alghe verdi che strappo ma non riesco a debellare. c’e’ solo un pesce pagliaccio. quello che volevo chiederti è: come si fa a gestire il passaggio al balling con l’acuqario funzionante? e’ possibile o rischio di sballare e far morire tutto dalla sera alla mattina???? grazie infinite
    claudio

  4. scusate non ho ben chiara questa cosa: si deve apportare tramite dosometrica il sale senza nacl ,ovviamente miscelato (in quale proporzione?),poi si deve fare comunque un cambio acqua settimanale variabile tra i 5 e il 10% sempre con sale senza nacl? sarà l’ora perdonatemi ma non ho chiaro il tutto

    • Ciao, che come sale dovresti usare un sale senza nacl, che in verità non è che non ne abbia, ma ne ha meno dei sali normali. Con le dosometriche devi apportare la triade e gli oligoelementi, non il sale.

      • ciao Danilo,ma infatti come dici tu mi torna(triade,gli oligo come li doso?),solo che l’autore indica l’uso di dosometriche per aggiungere sale senza nacl e questo mi mette in confusione,dal momento che avevo capito che si dovevano fare i cambi togliendo acqua dalla vasca e cambiando con un preparato fatto da osmosi e sale senza nacl.
        per il resto interessantissimo articolo riguardante un metodo che alla fine consente anche di risparmiare,però a quanto pare ci sono differenze con il Triton… io non ci credevio Danilo.. ma ho avuto modo di dialogare per telefono con un utilizzatore del Triton (di cui non ho davvero modo di dubitare) e la cosa incredibile è che NON FA UN CAMBIO ACQUA DA 1 anno!!! alla fine dice che lo ha fatto x avere + tempo e la cosa bella è che ci sta riuscendo.. lo so che ci sono post sul triton ma visto che c’ero…

        • Ciao paperino68

          Infatti l’autore, Davide, dice “Per evitare quest’accumulo e conseguente innalzamento della salinità si effettuano i cambi settimanali con il sale senza NaCL oppure come alternativa potresta fare come ho fatto io con successo, che ho utilizzato una pompa dosometrica anche per il sale, negli stessi dosaggi di calcio e carbonati.” quindi usa il sale come fosse un reintegro costante.

          Sto per preparare un incredibile articolo sul cambio d’acqua, dove sono intervenuti alcuni acquariofili di fama mondiale, oltre che italiani, e ne parleremo proprio lì, però posso dire che il cambio d’acqua mi porta via, al massimo, 20 minuti… non un grandissimo problema. Il metodo Triton però non è solo balling, ma un balling seguito da test che ti indica cosa e quando intervenire, ed i costi sono molto elevati rispetto al reattore di calcio e cambio d’acqua. Semplicità contro costi insomma… c’è un articolo apposito sui confronti fra i metodi.

    • Il dosaggio va effettuato in base al consumo, e come scritto nell’articolo dovresti trovare le guide in base ai prodotti che usi. Poi continuando a monitorare i valori puoi gestire le effettive somministrazioni.

  5. Salve a tutti ho solo un paio di domande che non trovano risposta: ma se aggiungo il sale senza nacl nella 4 pompa dosometrica poi per i cambi lo devo usare comunque ho posso usare quello che uso sempre. E soprattutto se uso le dosi consigliate da lei posso evitare di usare il calcolatore presente sul sito matuta?

  6. Ottima guida, chiara in ogni suo punto. Unica titubanza che ho è sul discorso del sale. Utilizzando il sale Timo come quarto componente nella quarta pompa dosometrica, con che sale andrei poi a fare il cambio d’acqua? Classici De Jong, Royal Nature, Tropic Marin e via dicendo? Che dosometriche hai utilizzato nel test?

  7. Buongiorno Sig.Danilo,
    vorrei fare una considerazione che al tempo stesso è anche una domanda rivolta a Lei e a tutto il forum.
    Io ho ua vasca di 200 lt.+ 40 sump molto popolata quanto a pesci e con coralli molli e qualche lps di semplice gestione.
    Faccio cambi d’acqua ed utilizzo il medoto della riproduzione batterica (biopellet) stimolando il lavioro dello schiumatoio che funziona egregiamente.
    Tengo sotto controllo senza alcun problema NO2 (quasi zero) ma per tenere allo stesso tempo sotto controllo i fosfati mi avvalgo di un filtro a letto fluido con le note resine.
    Un acquario del genere sarebbe gestibile con il balling?
    io vedo bene il balling in un acquario di soli coralli.
    Grazie per il vostro intervento
    Giovanni

    • Salve Giovanni, in un acquario a basso consumo come il suo andrebbe benissimo il balling, ma il problema dei fosfati rimarrebbe, probabilmente dovuti ad una qualche forma di alimentazione per pesci o coralli, oltre che dovuta al numero di pesci ospitati. Onestamente non vedo il motivo di impiegare i biopellet, dato che i coralli che ha lei non godono con livelli di inquinanti troppo bassi.

      Saluti.

  8. Grazie Danilo,
    che cosa intendi per “basso consumo”?
    I nitrati in effetti sono praticamente a ZERO (nessuna traccia con test SALIFERT).
    Mentre i fosfati sono sempre un problema (stabilmente 3-4 volte oltre il limite consigliato) nonostante il flitro con resine (alterno le ferrose con quelle alluminiche).
    Quindi immagina se dovessi togliere il filtro antifisfati.
    In effetti credo di dare troppo cibo……..non riesco mai a regolarmi.
    Quando mi vedono avvicinarmi al vetro si precipitano tutti sul pelo dell’acqua.
    E mi viene difficile non buttare qualche granello di secco!
    Passare al balling senza più cambi d’acqua mi sembra impossibile.
    Il filtro nella sump (semplice lanuggine) che cambio settimanalmente raccogliè tantissimo. Dove andrebbe tutto ciò senza cambi d’acqua?
    Sono perplesso.
    Grazie
    Un cordiale saluto

  9. Grazie Danilo,
    che cosa intendi per “basso consumo”?
    I nitrati in effetti sono praticamente a ZERO (nessuna traccia con test SALIFERT).
    Mentre i fosfati sono sempre un problema (stabilmente 3-4 volte oltre il limite consigliato) nonostante il flitro con resine (alterno le ferrose con quelle alluminiche).
    Quindi immagina se dovessi togliere il filtro antifisfati.
    In effetti credo di dare troppo cibo……..non riesco mai a regolarmi.
    Quando mi vedono avvicinarmi al vetro si precipitano tutti sul pelo dell’acqua.
    E mi viene difficile non buttare qualche granello di secco!
    Passare al balling senza più cambi d’acqua mi sembra impossibile.
    Il filtro nella sump (semplice lanuggine) che cambio settimanalmente raccogliè tantissimo. Dove andrebbe tutto ciò senza cambi d’acqua?
    Sono perplesso.
    Grazie
    Un cordiale saluto

    • Scusa Giovanni se non ti avevo risposto prima ma mi era sfuggito il tuo messaggio dell’11 settembre.
      Per acquario a basso consumo si intende un acquario che consuma poco calcio e quindi che non ha necessità di una integrazione spinta. Per queste tipologie di acquari il Balling va benissimo, come anche il reattore ovviamente.
      Quanto fosfato misuri? E con quale test?
      Per filtro intendi un letto fluido? Quanti litri l’acquario e quante resine impieghi? Di quale marca?
      Per il cibo dipende poi quale somministri, oltre alle quantità.
      Io non sono così propenso a non cambiare acqua, anche se la mia pigrizia sarebbe felicissima!!!
      Il filtro in sump lo devi togliere!!!
      Se poi volessi discuterne in maniera più approfondita ti aspetto anche sul nostro forum forum.danireef.com

      Danilo

  10. Salve signor Danilo. Dopo i necessari, dovuti e meritati complimenti per l’ottima fattura dell’articolo, mi preme porle una domanda sull’argomento più discusso da parte di tutti. Il progressivo aumento delle quantità di cloro e sodio andrebbe corretto con la somministrazione di una soluzione con sale privo di NaCl. Mi piace immaginare di inserire, virtualmente, in sump un’unica soluzione comprensiva dei quattro elementi che abbia una quantità di NaCl uguale a quella del resto dell’acqua. Qui sorgono due semplici e spontanei interrogativi:
    – Si potrebbe calcolare la quantità esatta di NaCl inserito con le tre soluzioni (calcio, magnesio e kh) in modo tale da inserire una quantità di soluzione di aqua e sale senza NaCl tale che vada perfettamente a riequilibrare la concentrazione totale di NaCl?
    – Come ben sappiamo non si parla di NaCl, bensì di Na+ e di Cl-. Come siamo certi che le quantità “supplementari” inserite con il reintegro della triade siano uguali per entrambi gli ioni e che quindi andremo a “diluire” nelle giuste quantità?
    Ricordo inoltre che in passato notai una piccola falla nel balling che tende ad aumentare col tempo la salinità. Aveva mai notato che l’inserimento continuo di nuova soluzione vada ad aumentare, sebbene di pochissimo, il livello dell’acqua che quindi sarà rabboccata con acqua d’osmosi progressivamente in modo più tardivo? Non sarebbe dunque saggio avere una pompa dosometrica che “tiri fuori” dalla sump un quantitativo di acqua pari alla somma delle varie soluzioni inserite al fine di correggere tale effetto?
    Mi scuso per essermi dilungato ma sono certo di trovare pronto e puntuale riscontro nella sua affermata conoscienza.

    • Ciao Giuseppe, scusami per il ritardo con cui ti rispondo.
      Intanto ti ringrazio per i complimenti, a nome soprattutto di Davide che ha scritto l’articolo.
      Secondo me non puoi farlo. Dipende troppo dall’evaporazione.
      Diciamo che gli errori indotti si presume che siano minimi, e tamponati dai cambi d’acqua.
      Per come la vedo io, se non si usa una quarta soluzione di sale si riesce a fare senza problemi con le tre soluzioni e la verifica della salinità durante i cambi d’acqua.

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