Lo stand Gaia Italia (qui il sito ufficiale) durante il PetsFestival 2015 è stato sicuramente lo stand più bello ed interessante per quello che riguarda il mondo dell’acquario dolce.
Lo stand è stato costruito per dare massimo risalto alla competizione Uno contro Uno, un evento dedicato interamente all’Aquascaping che si è svolto su tre turni che hanno contrapposto un aquascaper italiano contro un ospite straniero. Il terreno su cui si sono svolte le sfide sono stati ovviamente gli acquari ed i supporti di Gaia Italia di tre misure differenti. Il sabato mattino si è proceduto all’allestimento della classica vasca 60x40x40, nel pomeriggio la bellissima shallow 90x45x27 e domenica mattina la misura 75x45x50.
Il bello è stato che durante i momenti di pausa tra una sfida e l’altra i visitatori hanno potuto toccare con mano gratuitamente rocce, legni, sabbia e piante sotto la guida attenta dei migliori aquascapers Italiani, e, come valore aggiunto, hanno potuto interagire e conoscere tutti gli aquascapers presenti.
Le regole erano molto semplici: Anubias ha messo a disposizione le piante, mentre AcquariShop.it legni, sabbia e rocce. Gli aquascapers avevano a disposizione un’ora e mezzo di tempo.
Al termine delle sfida gli acquari sono stati riempiti d’acqua ed avviate grazie alla tecnica messa a disposizione dalla ditta Newa di cui parleremo nei prossimi giorni.
Ma sentiamo dalle vive parole di Giacomo Guarraci, uno dei tre soci fondatori di Gaia Italia assieme a Davide Robustelli e Ciro Steffen di raccontarci questa loro nuova grande avventura:
“Ci siamo! Questa è la cosa che sto dicendo ultimamente a tutti quelli che mi chiedono: “come va il progetto?” E’ da tempo infatti che lavoriamo al “progetto” Gaia. Tempo dedicato alla ricerca dei materiali, come comporli, allo studio di un design che possa coniugare esigenze puramente acquariofile ad un’estetica raffinata. Non è stato facile ma ci siamo! E Gaia non è più solo un progetto“.
“Gaia-Officina Italiana Acquari si propone come top di gamma ad un pubblico che non accetta compromessi e necessita di acquari personalizzabili sotto ogni punto di vista, sia nell’estetica che nelle componenti tecniche e pratiche. Forti di un’esperienza di anni a servizio di un’acquariofilia sana e consapevole Gaia porta con se il nostro modo di vedere gli acquari e il pianeta. L’acquario come strumento, specchio della natura che obbliga l’uomo a rivedere il suo ruolo: non più al centro di tutto ma facente parte del tutto. Gaia ti porta con se, ne fai parte!“
“Questo concetto lo si ritrova anche nel nostro marchio: una spirale che trascina verso il centro ed al centro compone un embrione, la forma che accomuna l’uomo a tutti gli altri animali. Lo si ritrova nei materiali che utilizziamo, zero plastica ma solo vetro, acciaio, alluminio e legni nobili. Lo si trova nella ricerca di artigiani qualificati coi quali lavoriamo a stretto contatto e che distano pochi chilometri dalla nostra sede in modo da ridurre i consumi dei trasporti. I nostri prodotti sono dedicati a tutti i tipi di acquari ma oggi volevo parlarvi del campo acquariofilo che più mi rappresenta, l’Aquascaping“.
Parliamo del contest Uno contro Uno infatti, dicci qualcosa di più
“Per la presentazione al pubblico del PetsFestival abbiamo organizzato un contest live portando sul palco sei aquascapers tra i quali due francesi. Li abbiamo fatti sfidare uno contro uno su tre modelli disegnati appositamente per questa disciplina. La 60x40x40 piccola ma proporzionata si presta ad acquari sia boschivi che rocciosi, può essere sfruttata bene anche come riparium per favorire la crescita delle piante emerse.
La 75x45x50 mi piace un sacco questa misura! È ideale per creare scorci ispirati al sottobosco, sottofondo roccioso legni ricoperti di muschi e felci che si sviluppano in altezza“.
Ricordiamo che i 6 aquascapers sono stati Fabio Lorusso, Giuseppe Nisi, Alessandro Mascolo, Enrico Fortuna, Greg Charlet e Christophe Lafrene, i primi quattro facenti parte del gruppo AquaGarden, e gli ultimi due del gruppo francese Fact.
Vediamo quindi le creazioni in questo tipo di acquario, ma ve le facciamo vedere mentre venivano create, per lasciarvi la suspance di vedere il layout completato alla fine del nostro articolo.
“Infine la vasca shallow 90x45x27 la vasca che più ci rappresenta, col suo mobile progettato appositamente per lei che la sorregge incastonandola come un gioiello, come una pietra preziosa lascia senza parole chi la guarda, esce dall’ordinario e si mostra con una prospettiva diversa dal solito, è studiata per essere guardata anche dall’alto. Ideale per portare in casa piante palustri emerse si presta anche nel marino per ricreare pozze di bassa marea“.
Continua Giacomo: “L’esperienza piacentina ci ha fatto apprezzare anche oltre i confini nazionali, gli aquascapers del FACT (gruppo di aquascapers francesi) hanno dimostrato un grande interesse per i nostri acquari e siamo certi che non saranno i soli! Sappiamo che non è mai finita,tanto ancora c’è da fare ma ci siamo!“
E come promesso, giriamo pagina e vediamo gli incredibili risultati finali.