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Philips CoralCare Led e ATI Sunpower T5 a confronto

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plafoniera philips coralcare contro ati sunpower

La plafoniera Philips CoralCare Led è stata appena annunciata (qui il nostro articolo) che già appare il primo interessantissimo confronto con una plafoniera T5, la ATI SunPower dimmerabile.

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Il confronto è stato svolto da Coral Publications e seguito dal biologo marino Tim Wijgerde, lo studio è stato commissionato da Philips per testare la bontà delle proprie plafoniere a led CoralCare. Coral Publications, qui il sito, è una società terza che non dipende da Philips ed il cui core business è proprio quello di fare studi sui coralli ed assistere le società che intendono fare acquaricultura ad ampio spettro.

Ma veniamo alla parte interessante dell’articolo, ovvero la comparazione fra i due sistemi illuminanti.

Da una parte una coppia di plafoniere Philips CoralCare a Led, dall’altra una coppia di ATI SunPower da 6×54 watt T5 dimmerabile, ovvero ben 12 tubi T5.

Le Philips CoralCare hanno 190 watt di potenza cadauna, mentre le ATI SunPower hanno 324 watt di potenza ciascuna. Sono state inserite nell’acquario che vedete in apertura, da 200x70x35 cm, e le due fonti luminose sono state separate da un setto in PVC per evitare interazioni fra le due illuminazioni, e per poter studiare meglio l’effetto di ogni singolo sistema di illuminazione.

Essendo entrambe le plafoniere dimmerabili sono state impostate in modo da avere ciascuna una irradiazione di 560 μmol photons m-2 s-1. I tubi nelle plafonere Ati erano 12 Aquablu Spezial da 12.000°K, un settaggio in ogni caso un po’ troppo “bianco” per quelle che sono le mode attuali. Già nel 2008 io su una ATI Powermodule utilizzavo 6 ATI Aquablu Spezial e 2 Blu Plus. Inoltre dalle foto si nota che la Philips CoralCare è stata impostata con una temperature di colore ancora più gialla.

Come movimento è stata utilizzata una Maxspect Gyre 150 da 60 watt mantenuta al 20% della potenza totale.

plafoniera philips coralcare contro ati sunpower 2

I valori dell’acqua sono stati i seguenti:

  • Sodio (mg L-1) 10,513
  • Magnesio (mg L-1) 1,415±25
  • Zolfo (mg L-1) 803
  • Calcio (mg L-1) 429±8
  • Potassio (mg L-1) 396
  • Bromo (mg L-1) 50.59
  • Stronzio (mg L-1) 10.85
  • Boro (mg L-1) 4.62
  • KH (°DH) 7.1±0.3
  • Alcalinità (mEq L-1) 2.54±0.12
  • Nitrati (mg L-1) < 0.2
  • Fosfati (mg L-1) 0.038±0.014

Valori ottimi per un acquario marino di barriera.

La cosa interessante, trattandosi di led contro T5 sono i consumi, ed infatti questi sono stati i valori misurati:

Illuminazione Potenza Elettrica Potenza Ottica Efficienza
 ATI SunPower 6×54  387 watt  92 watt  23,9%
 ATI SunPower 6×54 dimmerata in condizioni di test  273 watt  68 watt  24,7%
 Philips CoralCare  190 watt  60 watt  31,9%
 Philips CoralCare dimmerata in condizioni di test  158 watt  51 watt  32%

.

In pratica per avere la stessa potenza illuminante la ATI impiega 273 watt, mentre la Philips solo 158 watt. Il dato è, ovviamente, abbastanza eclatante.

Vediamo nella pagina seguente i risultati dei test e come si sono comportati i coralli.

4 COMMENTS

  1. Seguo con interesse queste prove e aspetto le future evoluzioni per valutarene il prodotto.
    È indubbio che mi piacerebbe vederne l’interno per valutarla anche dal punto di vista elettronico.

    Questa prova mi ha lasciato qualche dubbio che spero vengano fugati con i prossimi report, ma la cosa che proprio non ho compreso é cosa intendano per potenza ottica e come la misurino.

    Per quanto riguarda invece la tua analisi sull’efficienza basata sul differente volume delle vasche di prova, trovo molto logico il ragionamento, ma non lo condivido.

    La vasca è stata divisa per necessità con una parte da 120 dettata dalla lunghezza della ATI, alle plafoniere l’ex é toccato il residuo. Dalle foto si evince che in entrambe le porzioni di vasca i coralli sono posti centralmente quindi poco conta che una vasca sua più ampia dall’altra.

    Per poter valutare la tua teoria, sarebbe necessario impiegare 2 vasche identiche collegate alla stessa sump per condividere la medesima acqua nelle quali avrebbero riposte talee dello stesso corallo lungo tutta l’estensione e andrebbe valutato il ratio di crescita nelle varie posizioni.

    Questo almeno è il mio punto di vista.

    • Ciao Federico.
      Penso di non essermi spiegato bene.
      Sia le ATI che le Pilips sono strutturate in modo da dare una luminosità diffusa e non concentrata. Quindi dato il consumo e l’area sottesa dalla plafoniera possiamo trovare un consumo specifico, ovvero il consumo per cm2 che offre quella potenza luminosa, poi ovvio che avvicinandosi ai bordi abbiamo meno potenza luminosa. Ma tutto questo per dire che se guardiamo i soli numeri dati dal rapporto la vittoria della plafoniera led è schiacciante, quasi la metà del consumo, ma se consideriamo che il minor consumo è dovuto anche ad una minore area ecco che dobbiamo rimettere le cose a posto. A naso ci vorrebbero tre Philips per avere la resa di due ATI nella stessa area, infatti la philips lavora su 80×70 ed ogni plafoniera sembra essere 40×70, quindi con tre plafo copriremmo 120×70 come la ATI, ma a questo punto avremmo, a pari copertura un consumo maggiore del 50%.
      Non so se questa volta mi sono riuscito a spiegare.

      • Provo a spiegarmi meglio.

        Da quel che mi pare di capire (ma ammetto che il test completo non l’ho letto ma ho letto anche l’articolo su RB) la divisione della vasca di test è stata dettata dalla lunghe della ATI e avendo a disposizione del test una vasca da 200 ne sono derivate le due vasche da 120 e da 80.
        Non possiamo però sapere se è quanta della luce delle Philips va dispersa fuori vasca e contro il setto divisorio.

        Se avessero usato una vasca da 240 divisa 50/50 potremmo avere un responso alla tua teoria a patto che questo sia suffragato da un deficit di crescita sotto le Philips.

        In pratica intendo che se non si testano 2 Philips in una vasca da 120 non è possibile avere un risultato veritiero. Questo solo per date una reale chance alle plafoniere led in prova.

        Non trovi?

        • Certo, la differenza è dovuta a quello, probabilmente come dici in mancanza di un acquario di 240 cm di lunghezza.
          In ogni caso non trovo sia pertinente perché le plafoniere sono state messe in grado di avere lo stesso valore di illuminazione, quindi fuori dal cono della plafoniera, secondo me, presumibilmente il valore sarebbe calato. Quindi ritengo il tutto abbastanza ininfluente, e che se la vasca fosse stata lunga 240, ci sarebbero state 3 Philips con lo stesso settaggio e quindi lo stesso consumo.

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