Oggi siamo qui a guardare il bellissimo acquario di Giuseppe Baldi, un acquario che colpisce oltre che per la bellezza degli animali, per la spontaneità e la naturalezza dei coralli contenuti.
Mentre guardiamo l’acquario ci viene spontaneo chiedere a Giuseppe quando è iniziata la passione per l’acquario marino.
“La mia passione per l’acquariologia è nata nel 2000 quando vidi, a casa di un amico, un acquario di acqua dolce con dei guppy e da allora ho avuto vari acquari di acqua dolce prima con i guppy, poi con gli scalari ed infine discus e loricaridi. Ma nel 2009 inizia la mia avventura con l’acquario marino dopo aver deciso di trasformare l’acquario degli scalari da dolce a marino, un acquario dalle dimensioni di 100x50x55(h) cm“.
Convertire un acquario di acqua dolce in marino non è mai una bella idea, quindi scommettiamo che non sia stato facile.
“Avete ragione, infatti l‘acquario era senza sump pertanto dovetti acquistare uno schiumatoio appeso, il metodo di gestione era di tipo Berlinese con tante rocce vive e niente sabbia. Riciclai la mia plafoniera a tubi neon 6X39 T5 sostituendo solo i neon“.
“Dopo solo qualche mese dopo avevo già acquistato la mia prima Acropora, una bellissima nobilis verde, che ho ancora in vasca e che potete vedere nelle foto, mi dissero che era una delle più facili, a questa ne seguirono altre ma i risultati sulla crescita e sul colore non erano quelli che volevo, come potete ben immaginare“.
E cosa hai fatto quindi? Possiamo scommettere che stavi già pensando ad un nuovo acquario marino…
“Si, proprio così. Inizialmente ho dato la colpa alla poca efficienza dello schiumatoio, ma considerando che con le Acropore era subentrata l’esigenza di installare un reattore di calcio, decisi nel 2010 di farmi fare un nuovo acquario, delle medesime misure di quello che avevo, per sfruttare il supporto che già era in mio possesso, con fori per carico e scarico per collegarlo alla mia nuova sump“.
La parte tecnica hai deciso di tenerla invariata oppure hai ben pensato di cominciare a cambiare qualcosa?
“Non sono riuscito a trattenermi, ed ho praticamente rivoluzionato il mio acquario. Ho cominciato infatti ad acquistare sia il reattore di calcio che il nuovo schiumatoio. Ma non era finita qui, perché decisi anche di cambiare la tipologia di illuminazione e acquistai una plafoniera usata mista HQi e T5, con 2 lampade da 150 watt HQi e 4 tubi T5 da 39“.
In pratica hai cambiato 2 tubi da 39 con due bulbi da 150 watt! Sei passato da 234 watt a 456 watt in un colpo solo, ben il 95% in più!
“Già ma ero solo all’inizio, perché poco tempo dopo, nel 2011 decisi di acquistare la mia attuale plafoniera a led, la Vertex Illumina 900/260 sia per un discorso di risparmio energetico sia per per provare quella che allora era una nuova tecnologia, che ti permetteva di miscelare a tuoi piacimento i vari colori creando delle atmosfere molto affascinanti, ed evidenziando alcune fluorescenze dei coralli. Ad esempio quella che preferisco è la fase in cui restano accesi solo i led Royal blu e le fluorescenze degli lps vengono accentuate. Scelsi questa plafoniera, anche se il costo era tra i più elevati, dopo aver letto le valutazioni di altri acquariofili dell’altra parte dell’oceano, valutato le specifiche tecniche e consigliato dal mio negoziante di fiducia (è da considerare anche che nel 2011 l’illuminazione led per acquari era agli albori)“.
La Vertex Illumina è sicuramente una ottima plafoniera, noi su DaniReef non abbiamo ancora avuto modo di provarla ma abbiamo visto diversi acquari marini che la utilizzano con ottimi risultati, come l’acquario di Maurizio Bolognesi che abbiamo presentato qualche anno fa, e che chi legge può rivederlo qui.
E l’acquario attuale quando lo hai installato?
“Questo acquario è stato installato nel 2013, le sue dimensioni purtroppo sono vincolate dallo spazio che gli era stato dedicato all’interno della parete del soggiorno. Nel 2014 ho deciso di affiancare 4 neon T5 da 54 watt alla mia plafoniera a led per avere una miglior copertura di tutta la vasca e ritengo di aver raggiunto un buon compromesso.”
A questo punto dicci qualcosa di più in merito alla tua gestione.
“Una volta trovata la stabilità della vasca la sua gestione è abbastanza semplice e metodica.
I pesci mangiano una volta al giorno con una dieta molto varia composta da alimenti congelati quali artemie, mysis, krill e uova di aragosta, varie tipologie di granulare ed alghe“.
“Reintegro alcuni elementi, potassio, boro, stronzio, fosforo, iodio e ferro, di cui ho rilevato i consumi medi con i test Triton (se non lo conoscete qui potete leggere i nostri articoli in merito ndr) e alimento i coralli giornalmente. Circa una volta al mese effettuo cambi d’acqua del 10% ed ogni mese e mezzo sostituisco zeolite e carbone.
Al bisogno eseguo i lavori di manutenzione/pulizia dell’attrezzatura“.
“L’appuntamento fisso settimanale è la visita al mio negozio di fiducia, Hobby Acquari di Bologna, di cui sono un affezionatissimo cliente da circa 15 anni, per far eseguire i test base, kh, calcio, magnesio, nitrati, fosfati e salinità, ma soprattutto per scambiare quattro chiacchiere con persone molto competenti e vedere gli ultimi arrivi di vivo che sia per bellezza che qualità mi lasciano sempre a bocca aperta“.