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Come abbassare i consumi di corrente elettrica in acquario

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Come mai un watt di sole corrisponde ad un watt di led?*

Prima di tutto dobbiamo considerare che la radiazione solare porta con se molti raggi infrarossi ed alcuni ultravioletti. Quello che noi chiamiamo luce è solo il 41% della radiazione solare totale (Wikipedia). Un LED con un consumo di circa 1W emette circa 0.3W (nella Philips CoralCare l’efficienza è il 31.4%). 

Il sole illumina l'acqua sulla spiaggia tropicale di Marsa Alam.
Il sole illumina l’acqua sulla spiaggia tropicale di Marsa Alam

Il sole emette un massimo di circa 1000 watt al metro quadro e 100.000 lux. Quindi circa 100 lumen al Watt. I LED delle plafoniere per acquari emettono 50 lumen al Watt nel caso della Philips CoralCare o 88 lumen/W (Tunze Ecochic bianca).

Come vediamo questo valore aumenta per le luci bianche poiché il calcolo dei LUX (e quindi dei Lumen) è favorevole per luci simili a quella solare. La stessa quantità di luce infatti ha più LUX per il verde che per altri colori.

Una plafoniera tendente al blu avrà pochissimi lumen, pur avendo una grande potenza, o elevatissimi PAR.

Nel caso più estremo un LED ultravioletto ed invisibile al nostro occhio avrà zero lumen, pur emettendo delle onde elettromagnetiche (ossia luce). Potete approfondire qui (in inglese). Purtroppo i coralli non percepiscono la luce come il nostro occhio e quindi non sono interessati alla quantità di lumen. 

Pompe di movimento

Il movimento è di certo necessario. Prendendo pompe di movimento ad alta efficienza e mantenendo le pompe pulite possiamo risparmiare alcuni Watt ed avere lo stesso identico movimento. Avere pompe sporche o intasate di alghe diminuisce di molto l’acqua che possono spostare e potrebbe costringerci a prenderne di più potenti, consumando inutilmente di più. Anche il posizionamento ottimale può aiutarci a consumare poco e ad ottenere molto.

La Tunze Stream 3 è una pompa di movimento con un'ottima efficienza (300 l/h al Watt).
La Tunze Stream 3 è una pompa di movimento con un’ottima efficienza (300 l/h al Watt)

Schiumatoio e risalita

Lo schiumatoio a scarico alto ed una sump partizionata possono aiutarci a massimizzare l’acqua trattata rispetto a quella spostata dalla pompa di risalita. Massimizzando la resa potremo scegliere una pompa di risalita minore ed avere la stessa qualità di filtraggio. Questo vuol dire che lo scambio di acqua fra acquario e sump può venir diminuito. Ne abbiamo parlato approfonditamente anche qui: Scegliere la pompa di risalita in un acquario marino.

sump partizionata
sump partizionata

Anche il dislivello fra acquario e sump è incisivo: Con minore dislivello la pompa di risalita dovrà compiere meno lavoro a parità di acqua spostata. Una sump a lato dell’acquario potrebbe permettere di utilizzare una pompa davvero piccola e facilitare le operazioni di manutenzione (la vostra schiena ve ne sarà grata) però potrebbe risultare ingombrante ed antiestetica, considerate voi, se ne vale la pena… Ricordate poi che un minimo di dislivello ci deve essere perché l’acqua deve defluire spontaneamente dall’acquario, per caduta.

Ad esempio vi ricordate il progetto Lumaz con sump in garage alla stessa altezza dell’acquario? Guardate qua.

La "sump" dell'acquario dello zoo di Zurigo è posizionata quasi alla stessa altezza della vasca principale.
La “sump” dell’acquario dello zoo di Zurigo è posizionata quasi alla stessa altezza della vasca principale

Uno schiumatoio ben pulito inoltre rende meglio di uno sporco. Tenendo il nostro in perfetta efficienza potremmo utilizzare addirittura un modello più piccolo e risparmioso ed avere la stessa resa di uno schiumatoio più grande ma meno curato. Qui trovate la guida alla manutenzione dello schiumatoio.

Rabbocco automatico

Nella sump è presente anche il rabbocco automatico, solitamente consuma pochissimi watt e non è quindi incisivo. Posizionando però la vasca del rabbocco sopra la sump si potrebbe eliminare del tutto la pompa, azionando, con il sensore, una valvola. Una volta aperta la valvola l’acqua scenderà naturalmente in sump, senza bisogno di pompe.

Hydor Smart Level Control - il rabbocco automatico secondo hydor
Hydor Smart Level Control – il rabbocco automatico secondo hydor (recensione)

Riscaldamento e raffreddamento

Gli animali marini sono molto sensibili agli sbalzi di temperatura. In acquario dobbiamo cercare di tenere un ambiente stabile, con solo pochi gradi di differenza (2-3 °C) fra estate ed inverno. È possibile però tenere una temperatura “di base” diversa. Se, ad esempio, la nostra casa fosse quasi sempre fredda potremmo abituare i nostri ospiti a temperature più basse (ad esempio 24-26 °C). In questo modo limiteremmo il lavoro che il riscaldatore deve effettuare in inverno, ma dobbiamo preoccuparci di raffreddare l’acqua a 26 °C in estate. Una soluzione del genere potrebbe essere ottima per chi abbia l’acquario in uno scantinato, o in posti molto freddi.

Il refrigeratore Teco Tank TK-150.
Il refrigeratore Teco Tank TK-150

Se invece il nostro consumo di energia fosse dato soprattutto dal raffreddamento estivo, e l’acquario fosse abbastanza caldo tutto l’anno, potremmo tenere un range più alto (27-29 °C). Purtroppo anche qui non esiste una regola assoluta e bisognerebbe fare un po’ di prove (misurando i consumi del riscaldatore e del sistema di raffreddamento) per ottenere la temperatura ideale.

Ricordiamoci però che non bisogna mai oltrepassare i 30° C perché alcuni animali non si abituano a temperature così alte. Potete leggere l’argomento approfondito  anche qui: L’incidenza del riscaldatore nel costo di gestione di un acquario marino.

Ricapitolando

Per risparmiare energia elettrica dobbiamo pensare a quali utenze utilizzano corrente e cercare un modo di ottimizzarne l’uso. La luce del sole può addirittura sostituire (parzialmente) la plafoniera, mentre per le altre utenze il trucco migliore è disporle nel modo ottimale e tenerle pulite ed efficienti. Bilanciamo il tutto rispetto a ciò che abbiamo in vasca: Sovradimensionare spesso vuol dire sprecare e non è necessario.

Avete idee o suggerimenti?

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