Il gruppo di continuita’ è un oggetto fondamentale e necessario per ogni acquario marino che si rispetti.
Purtroppo è un oggetto non strettamente connesso all’attività dell’acquario vera e propria e quindi viene spesso sottovalutato. Dopo aver impostato un acquario perfettamente funzionante infatti siamo nella condizione di doverci preoccupare delle emergenze. Come tutti noi sappiamo infatti, l’acquario, sia dolce che marino, è strettamente collegato alla fornitura di energia elettrica. Nel momento in cui questa viene meno, l’esistenza stessa dell’acquario è in pericolo.
L’unico oggetto che ci può consentire di tenere in vita l’acquario fino al ritorno dell’energia elettrica è il cosiddetto gruppo di continuita’ o UPS. UPS infatti è l’acronimo inglese per Uninterruptible Power Supply.
Volgarmente l’UPS è una semplice batteria che viene ricaricata da un inverter e che deve essere frapposta fra le utenze da tenere in vita in acquario e la linea elettrica di casa.
Fino a qui la parte semplice. Ora arriva quella complessa.
Come lo scegliamo? Vanno tutti bene? Quanto deve durare? Sono tutte domande lecite che ci troviamo davanti quando ne dobbiamo scegliere uno per noi.
La scelta del corretto Gruppo di Continuita’
La prima cosa che dobbiamo guardare prima di fare la nostra scelta è quella di sceglierne uno che eroghi corrente con una forma d’onda sinusoidale. Questo è l’unico requisito importante, ma purtroppo è quello che toglie di mezzo tutti i gruppi economici.
“L’elettricità comunemente distribuita e utilizzata in elettrotecnica ha una forma d’onda sinusoidale perché tale andamento deriva direttamente dal modo di operare degli alternatori e dalle leggi dell’induzione elettromagnetica“.
Gli UPS economici non creano una forma d’onda sinusoidale, ma a scalini. Questo è un grave problema, perché potrebbero arrivare a danneggiare le nostre pompe. Ed il problema è duplice, sia perché ci troveremmo con una pompa irrimediabilmente danneggiata, sia perché essendo tipicamente inserito sulla pompa di risalita (poi vedremo il motivo), creerebbe nel caso problemi elevati al nostro acquario.
Qui sopra vediamo la perfetta onda sinusoidale, misurata con un oscilloscopio, del più famoso gruppo di continuita’ per acquari. Lo Zeus di OceanLife.
Lo scopo del gruppo di continuita’ è quello di mantenere in vita l’acquario il più a lungo possibile. Per questo in acquario marino il suo utilizzo prevalente è quello di inserirlo sulla pompa di risalita. Allo stesso modo per un acquario dolce andrebbe inserito sulla pompa di risalita se presente, oppure sul filtro esterno, oppure sulla pompa del filtro.
Non è importante che sia collegato il riscaldatore o il refrigeratore, oppure le pompe di movimento, lo schiumatoio o l’illuminazione. Questo non perché non siano utenze fondamentali. Ma perché dobbiamo far sopravvivere l’acquario il più a lungo possibile con la batteria che abbiamo. Non dobbiamo tenerlo al massimo per un tempo breve.
La pompa di risalita infatti è sufficiente a mantenere ossigenato l’acquario quanto basta. E questo, ad oggi, è quello che ci serve.
Le alternative sul mercato
Purtroppo oggi lo Zeus di OceanLife, qui la nostra recensione che vi consiglio di leggere per cultura generale sull’argomento, non esiste più, come potete leggere in questo articolo.
Quindi dobbiamo scegliere qualcosa di esistente sul mercato.
Come abbiamo detto le scelte sono poche e sono tutte mediamente costose. La mia scelta, oggi, ricade almeno sullo Smart UPS 750 di APC. Il prezzo oscilla attorno ai 250 euro su Amazon, e potete acquistarlo direttamente da questo link. Oggi sembra essere in offerta a 235 euro. Ovviamente in base al tempo che si vuole ottenere ci sono modelli via via più costosi e più grandi.
Io l’ho appena ordinato, in modo da provarlo con calma, e da farne una approfondita recensione in ambito acquariofilo. Misurerò anche i tempi con varie pompe di risalita. In modo da darvi lo strumento perfetto per scegliere il vostro.
In questo caso mi trovo in disaccordo, non a livello teorico (ho sempre pensato che fosse necessario) ma a livello pratico, a causa di una mia brutta esperienza passata. Sicuramente sarà stato un caso isolato, ma di fatto ho perso un’intera vasca a causa del gruppo di continuità. E’ successo questo, io ero in vacanza e per alcuni giorni ci sono stati problemi alla rete elettrica del mio paese. La corrente, per alcuni giorni, è mancata spesso durante il giorno. Dopo alcune volte il gruppo di continuità è andato in tilt e, anche se c’era corrente a casa, l’acquario era senza alimentazione. Il risultato, ahimè, lo potete immaginare. Da allora più che un gruppo di continuità ho preferito acquistare una ipcam per quando non ci sono. Un paio di volte al giorno dò un’occhiata e se vedo tutto spento avviso qualcuno (un parente o un vicino di fiducia a cui ho lasciato le chiavi) che possa andare a casa a vedere cosa è successo.
Ciao Francesco. Purtroppo il gruppo di continuità non è ‘LA SOLUZIONE’ ma un aiuto. Un valido aiuto. Per essere effettivo però ci vuole anche un combinatore telefonico o altro che ti avvisi in caso di anomalie. Mi dispiace per quanto ti è successo. Ma se non l’avessi avuto avresti potuto avere problemi comunque. Da stime fatte, abbiamo visto acquari di SPS, molto pieno, irrimediabilmente morti dopo soli 60 minuti di blackout. La telecamera ip non ti avrebbe salvato. Ma per curiosità che UPS era? Era ad onda sinusoidale? Così raccogliamo una casistica.
Ciao Danilo io uso Bluewalker PowerWalker che è un PSW e mi ci trovo bene.
Ciao, anche io ho il bluewalker però se collego solo la pompa di risalita, in caso di mancanza, di corrente dopo 3 minuti si spegne perché mi hanno spiegato dall’assistenza deve avere una richiesta di energia di almeno il 15% perche’ in caso contrario entra in funzione il risparmio energetico e si spegne.
Esattamente quello che noi non vogliamo. Oltretutto proprio adesso mi è saltata la corrente e anche se ho collegato 2 conch slim da 15w, una Jebao 3000, e la pompa di mandata del refrigeratore per un totale di almeno una 60w si è comunque spento.
Stavo infatti pensando di prendere un apc per evitare di aver questo tipo di problema.
Capita anche a te?
Si purtroppo con alcuni UPS capita quando non “sentono” il carico. L’APC gestisce bene anche carichi bassi in effetti. Ma in genere chi non sopporta carichi bassi è perché l’onda non è sinusoidale, e quindi a basse potenze la cosa diventa estremamente evidente.
Ciao Danilo. Impressioni del tuo nuovo UPS?
Devo fare le prove di durata… in effetti