I metodi per rimuovere i nutrienti in acquario
Se abbiamo i nutrienti in acquario ad un livello pericoloso, l’unico metodo veloce e sicuro è quello dei cambi d’acqua. Se cambiassimo il 50% dell’acqua contenuta in acquario avremmo un abbattimento istantaneo del 50% dei valori dei nitrati.
Per approfondire il discorso delle percentuali e scaricare anche un pratico foglio excel che vi aiuti nel capire quanta acqua cambiare vi indirizziamo a questo articolo. Quello linkato è il terzo articolo di una serie, vi consiglio di leggerli tutti per capire il meccanismo.
A parte un buon schiumatoio che non rimuove i nutrienti, ma al limite aiuta a non farli formare, ad una potente illuminazione che aiuta nell’ossidazione ed alle rocce vive, per rimuovere i nutrienti abbiamo bisogno di qualcosa di più potente. Possono quindi venirci in aiuto i refugium ad alghe o i filtri esterni sempre ad alghe.
La teoria è semplice. Le alghe si nutrono di nutrienti (da qui il nome) per vivere, e quindi proliferano. Farlo fare in un reattore, o in una zona protetta, fa in modo che esse non si riproducano in acquario, perché è una zona energeticamente meno favorevole, e quindi una volta che le alghe sono cresciute si possono rimuovere facilmente dal sistema.
Ovviamente per rimuovere i fosfati si può far ricorso alle resine antifosfati, che siano a base ferrosa od alluminosa, le quali, senza scendere in dettagli, sono entrambe valide per la rimozione dei nutrienti. A patto che siano utilizzate all’interno di filtri a letto fluido.
I metodi a riproduzione batterica
Infine si possono utilizzare i metodi a riproduzione batterica, fra i quali zeovit, ma che hanno molti pro e molti contro. Per scendere nei dettagli su cosa siano i metodi a riproduzione batterica vi consiglio di leggere cosa ho scritto nel mio libro (qui lo trovate su amazon), sono oltre 10 pagine, difficili da condensare qui. Diciamo però che passare a zeovit per abbassare i nutrienti non la vedo come una strada percorribile. Il metodo è costoso e dovrebbe servire, nell’intenzione degli autori, a tenere l’acquario ad un livello quasi oligotrofico per far emergere colorazioni incredibili ai coralli. E’ un metodo costoso e non semplicissimo.
Una via breve, ma dall’effetto di abbassare i nutrienti, può essere un reattore a biopellet.
I Biopellets, polimeri PHA puri al 100% e biodegradabili, producono una fonte di carbonio solido in grado di favorire sulla propria superficie la rapida crescita dei batteri utili che riducono in modo naturale il livello di nitrati e fosfati in acquario.
Speriamo con questo breve articolo di avervi chiarito le idee. E speriamo che possa esservi utile. Per qualsiasi cosa utilizzate i commenti qua sotto o il nostro forum per farci tutte le vostre domande.