Le analisi effettuate sulla schiumata
Le analisi eseguite hanno preso in considerazione sia la frazione liquida della “schiumata” che quella solida. Entrambe sono state essiccate e sono stati misurati i componenti. L’origine degli elementi identificati è molto complessa e, anche nell’articolo integrale gli autori sottolineano come sia molto difficile identificare le fonti precise, tuttavia si possono fare delle stime. Inoltre la cosa importante alla fine non è tanto capire l’origine ma quantificare le sostanze rimosse.
Questi i componenti presenti nella frazione liquida:
- Ioni inorganici (Na, Cl, K, Ca, Mg, HCO3-, SO4, SiOH, SiO2) 84%;
- Carbonio organico disciolto (COD) 10%;
- Acqua 6%.
I risultati di questa analisi evidenziano come la parte liquida della schiumata contenga principalmente gli ioni presenti nell’acqua marina, mentre solo una piccola quantità deriva dal carbonio organico disciolto.
L’analisi chimica del materiale solido recuperato dalla schiumata ha seguito lo stesso processo di purificazione della frazione liquida, anche se i lavaggi sono stati meno intensi per evitare di rimuovere i componenti più idrosolubili. Alla fine le sostanze presenti sono stati quantificate nel modo seguente:
- 8% di ioni inorganici
- 26% di CaCO3
- 7% di MgCO3
- 21% di esoscheletri e gusci di organismi (SiO2)
- 38% di materiale organico
- 1,5% di fosfato
- 1,3% di ossido di ferro
Anche in questo caso, il materiale organico presente nella frazione solida della schiumata è un componente minore (comunque più alto della frazione liquida che era circa il 10%). In totale, gli 8,49 g di solidi totali rimossi durante la settimana di attività dello schiumatoio contengono circa 318 mg di sostanze organiche solubili in acqua (~ 4%) e circa 2,12 g di prodotti organici insolubili in acqua (~ 25%).
Quindi, con un ampio margine, la maggior parte dei prodotti organici rimossi con lo schiumatoio non sono COD
I composti inorganici CaCO3 e SiO2 costituiscono la maggior parte della frazione solida recuperata.
Come accennato in precedenza, la fonte di questi composti non è identificabile con certezza, per il SiO2 è probabile una fonte biologica, come per esempio i gusci delle diatomee, mentre il CaCO3 potrebbe derivare sia da fonti inorganiche (reattore di calcio) che da fonti organiche (batteri e altri organismi).
Alla fine, sommando le percentuali identificate dalle 2 frazioni recuperate, e calcolando le relative incertezze, possiamo notare come circa il 30-45% della schiumata sia composto da materiale organico. In termini assoluti non è molto ma rappresenta comunque una buona percentuale. La maggior parte invece è costituita da materiale inorganico che comunque, se accumulato e/o in alte concentrazioni potrebbe causare squilibri in acquario.
Conclusioni
Quindi, in conclusione possiamo dire sicuramente che lo schiumatoio rimuova sia il particolato in sospensione, che molti microrganismi (vivi o morti non lo sappiamo) che popolano l’acqua dell’acquario, e in tal modo rimuove il carbonio (organico), il fosforo e l’azoto che si trova nelle loro cellule. Inoltre, sebbene i composti organici disciolti possono anche essere rimossi, non rappresentano una quantità elevata.
Oltre a queste funzioni di filtrazione dell’acqua, gli schiumatoi sono utili ad ossigenare l’acqua e facilitare lo scambio di gas in generale, attività molto utili indipendentemente dalla rimozione dei rifiuti organici.
[Fonte: Advanced Aquarist https://www.advancedaquarist.com/2010/2/aafeature]