Finalmente siamo qui per parlare del reattore di calcio UltraReef UCS 140, consigliato dal costruttore per acquari fino a 500 litri, e pesantemente provato nel mio acquario di barriera da circa 400 litri.
Il reattore è equipaggiato con una solida pompa, la Sicce Syncra 2.0 che abbiamo testato anche noi in passato con un ottimo riscontro.
L’UCS140 è completo di qualsiasi accessorio per un funzionamento semplice quali il contabolle ed il portasonda, manca solo la pompa di alimentazione, alla quale si può ovviare tramite una deviazione dalla propria pompa di risalita, metodo che impiego anche io da diversi anni oramai. Ma lo stesso reattore ha in dotazione anche un tubo con doppio portagomma e deviazione da installare sul proprio tubo di risalita. Un accessorio molto comodo che ci permette di avere il reattore di calcio subito pronto all’uso. Perlomeno lato “idraulico“.
Per funzionare infatti manca la bombola di CO2, il riduttore di pressione e gli eventuali tubicini di collegamento.
Caratteristiche Tecniche:
UltraReef UCS-140 |
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Altezza del reattore | 660 mm |
Diametro tubo reattore esterno | 140 mm |
Spessore acrilico | 3 mm |
Ingombro alla base | 150×220 mm |
Pompa | Sicce Syncra 2 (recensione) |
Altezza utile di riempimento | ~ 25 cm |
Capacità | 3,5 litri |
Prezzo | 459 euro |
Costo annuo energia elettrica | 43-54 euro |
Il reattore è davvero bello da vedersi, costruito in maniera impeccabile con acrilico nella colonna centrale e tornito dal pieno per la base e la calotta. I tubi di collegamento sono in PVC alimentare grigio. Noi speriamo sempre che UltraReef inizi ad utilizzare il PVC bianco in luogo del grigio. Non sappiamo quanto potrebbe costare in più, ma sarebbe incredibilmente più bello… non credete?
Uno dei tratti distintivi del reattore è che sia costruito interamente in Italia, ed utilizza una pompa anch’essa italiana (Sicce).
Le viti impiegate sono in titanio per non essere attaccabili dalla corrosione.
Il principio di funzionamento
Dal punto di vista costruttivo il reattore è un normalissimo cilindro disposto in maniera classica, con il ricircolo dell’acqua effettuato esternamente, lasciando il cilindro interno completamente a disposizione del materiale. L’acqua viene spinta da una pompa esterna (non fornita) o dalla deviazione sulla risalita direttamente sotto il coperchio del reattore. Da qui viene aspirata dalla pompa che la miscela assieme alla CO2 e la spinge alla base del reattore dove verrà diffusa tramite una piastra forata circolare da 14 cm di diametro circa.
La pompa Sicce è capace di una portata di 1.944 l/h di portata e ben 200 cm di prevalenza nelle nostre prove.
La pompa posta al di sotto della camera di contatto, e prevalentemente immersa perché di solito i reattori sono posti in sump, permette un adeguato raffreddamento della stessa, prolungandone sicuramente la durata nel tempo.
Sulla calotta, come vediamo nella fotografia seguente, abbiamo il portasonda, l’ingresso e l’uscita dell’acqua, l’ingresso della CO2 proveniente dal contabolle, e lo sfiato d’aria centrale. Estremamente comodo.
Dato il tipo di costruzione, il recupero della CO2 è sempre garantito grazie al ricircolo ed alla particolare costruzione concava della calotta di copertura. Completano la dotazione del reattore il rubinetto per la parzializzazione dell’acqua in uscita che dovrebbe essere un ottimo Kleber.
L’articolo continua a pagina due con il montaggio, sistema di rabbocco del materiale e la taratura.