Ho sempre avuto un riscaldatore in vetro, oggi però ho in mano un riscaldatore in titanio, lo Schego da 200 watt, vediamo cosa cambia fra i due approcci.
Da quando sono Acquariofilo, e parlo, purtroppo, del secolo scorso, ho sempre avuto riscaldatori in vetro. Poi sono venuto a conoscenza di quelli in titanio, e Schego è sempre stata la marca di cui tutti hanno parlato bene. Oggi finalmente abbiamo in mano il riscaldatore Schego in titanio da 200 watt. Vediamone assieme i pregi ed i difetti rispetto ad un più comune riscaldatore in vetro.
Caratteristiche tecniche riscaldatore in titanio Schego da 200 watt
Lunghezza del riscaldatore | 250 mm |
Diametro | 25 mm |
Grado di protezione da acqua e polvere | IP68 |
Potenza | 200 watt |
Costo | 47,99 euro |
Il consumo
E’ difficile fare dei test su un riscaldatore, ma abbiamo potuto collegarlo alla corrente e abbiamo misurato il consumo elettrico assorbito.
Abbiamo ottenuto 180 watt di consumo. Nel video, che riportiamo sotto vedrete 190 watt. Se di primo acchito potete pensare che il riscaldatore è dato per 200 watt, dovete pensare che in genere il consumo è in relazione ai 240V che vengono pubblicizzati sulla scatola, o i 230 V che vengono pubblicizzati nel sito. Per cui usandolo ad un voltaggio inferiore 215-220-225 V si ottiene appunto un valore inferiore. Ad esempio a 220V si ottengono 183 watt. Dichiarati.
I vantaggi e gli svantaggi del titanio
La prima cosa che mi viene in mente maneggiandolo è che questo riscaldatore deve essere eterno! Incredibilmente solido non ha parti in vetro che possono rompersi. Tecnicamente il riscaldatore è identico a quello in vetro. Una serie di resistenze interne che per effetto joule si riscaldano al passaggio della corrente. L’involucro di titanio però protegge maggiormente l’interno, non si può rompere e non può “esplodere” come può fare il vetro, ovviamente il vetro rischia la rottura quando estratto ancora caldo dall’acquario e lasciato collegato al di fuori dell’acqua.
La conducibilità termica media del titanio, seppure non buona in senso assoluto, è senz’altro molto migliore di quella media del vetro, con 21,9 W/(m·K) contro 0,5-1 W/(m·K).
Inoltre in genere, rispetto ad un riscaldatore in vetro quello in titanio è più corto, e può essere immerso totalmente in acqua avendo un grado di impermeabilizzazione IP68.
E gli svantaggi?
Gli svantaggi sono essenzialmente solo due. Il riscaldatore in titanio Schego non ha a bordo un controller per la temperatura, che per quanto rudimentale, ogni riscaldatore in vetro in genere ha. Per cui è necessario acquistare un termostato esterno oppure usare un controller come Aqua Go.
Inoltre un riscaldatore in titanio costa più di un riscaldatore in vetro, la differenza può arrivare anche al 50%. Ma se i vantaggi che vi può dare il titanio sono quelli che state cercando, avrete probabilmente il top.
Il nostro video
Nel video seguente potrete vedere il riscaldatore in azione.
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(Anche per questo riscaldatore, come per l’Aquael prima di lui, dobbiamo ringraziare l’amico Gandalf che ce lo ha prestato per la prova).