Come tutti sapete ritengo l’UPS in acquario assolutamente imprescindibile.
L’UPS per chi non lo sapesse è l’acronimo di Uninterruptible Power Supply cioè gruppo di continuità, e serve a mantenere in attività (parte del) l’acquario nei casi di mancanza di corrente elettrica.
Nel tempo ho provato sia un UPS della APC sia il fantastico Zeus che però recentemente è stato tolto di produzione in attesa di una revisione del progetto (maggiori info le trovate qua).
In ogni caso, di qualunque UPS si possa parlare, il discorso è assolutamente generale e va bene per qualsiasi gruppo di continuità.
L’UPS infatti è un oggetto che ha un volume abbastanza ingombrante e direttamente proporzionale al tempo che vogliamo ci tenga attiva la nostra vasca, anche se in realtà meglio pensare alla sola pompa di risalità e non a tutte le utenze del nostro acquario.
Quindi se vogliamo poco tempo di backup possiamo permetterci un gruppo di continuità piccolino, altrimenti dovremo pensare a qualcosa di più mastodontico. La prima idea che ci viene in mente sarà quella di posizionarlo sotto l’acquario… ma questo presenta due grossi svantaggi. Il primo è che componenti elettrici così delicati soffrono moltissimo l’umidità e potrebbero andare incontro a malfunzionamenti, il secondo è che occupano dannatamente tanto spazio.
Come fare quindi? La soluzione in effetti è abbastanza semplice, sebbene leggermente macchinosa. Io devo ringraziare l’amico Zanna Bianca che mi ha supportato e sopportato in questo.
Abbiamo infatti pensato di installare l’UPS lontano dalla vasca, sfruttando le canaline per far passare i cavi elettrici.
Abbiamo quindi provveduto a far passare una coppia di cavi dal luogo di installazione dell’UPS all’acquario, dopo aver verificato la corrispondenza con le canaline… infatti per fare circa 4 metri in linea d’aria abbiamo dovuto usare circa 15 metri di cavo… potenza della ragnatela nascosta nei nostri muri.
Alla fine però siamo arrivati direttamente sotto la vasca. A questo punto abbiamo sdoppiato il cavo elettrico in modo da poter servire una utenza composta di 3 prese sotto la vasca, ed una seconda utenza di altre tre prese nel mobiletto a fianco dove viene gestita tutta l’automazione in acquario.
Una delle prese sotto l’acquario è stata poi collegata ad un interruttore posto vicino all’anta del mobile, in modo da poter accendere e spegnere la risalita con molta facilità nei casi di cambi d’acqua o di manutenzione della pompa stessa.
In questo modo siamo riusciti a delocalizzare parte dell’impianto lontano dall’acquario, dove non può avere problemi legati all’umidità ed al calore stesso dell’acquario e contemporaneamente abbiamo liberato spazio dentro il mobile. Ed infine abbiamo razionalizzato l’impianto creando due utenze separate per mettere sotto UPS qualunque dispositivo ci sia necessario, io da una parte ho messo in sicurezza il Biotopus della Elos ed il suo modulo GSM, e dall’altra la sola pompa di risalita. Ma quando qualche settimana fa il gestore della linea elettrica mi ha notificato di una interruzione programmata di qualche ora sulla linea, non ho fatto altro che staccare anche lo schiumatoio ed una pompa di movimento, che ho prontamente inserito sotto UPS.
Ringrazio ancora l’amico Zanna Bianca per il supporto e l’aiuto nel progetto.
Complimenti per l’articolo 😀
Grazie 🙂
Danilo
prego 🙂
[…] del mobile dell’acquario, così dopo aver spostato il gruppo di continuità (come gestire l’UPS in acquario), ho creato abbastanza spazio per […]
ciao articolo molto interessante, ma ormai è fuori produzione quale consiglieresti della nuova gamma apc?
Ciao Valeriano, un APC SmartUPS dovrebbe andare sempre bene. L’importante che abbia una onda sinusoidale, per la capacità invece puoi fare le proporzioni con quanto trovi indicato in questo articolo: http://www.danireef.com/2008/11/29/pompe-di-risalita-calcolo-della-portata-return-pumps-calculating-the-flow/ dove nel file excel allegato trovi una durata media in base alle diverse pompe ed UPS.
Comunque prima devi capire quanto ti serve “capace” e poi cercarlo nel sito della APC.
Per altre domande sono qua.
Danilo