2 settimane fa si chiudeva la più importante fiera italiana riguardante il Pet, lo Zoomark, che si tiene ogni due anni presso la fiera di Bologna.
I numeri ufficiali parlano di un incremento di visitatori e di espositori, i commenti sono addirittura entusiastici, “In questi giorni, abbiamo avuto la conferma che il settore pet è cosciente del proprio valore e guarda con ottimismo al futuro. Zoomark International è un evento sempre più internazionale, punto di riferimento imprescindibile, piattaforma leader per lanciare innovazioni e tendenze creative” commenta Adolfo Somigliana, amministratore delegato di Piesse, organizzatore, “L’edizione 2011 di Zoomark International conferma che le fiere restano uno dei principali, se non il principale, strumento di promozione e questo Salone interpreta il momento espositivo in modo dinamico e aperto alle novità nazionali e internazionali” – dichiara Marco Momoli, exhibition director di BolognaFiere.
Chiusi i battenti con grande soddisfazione quindi, Zoomark International dà l’appuntamento alla prossima edizione, la quindicesima, che avrà luogo a BolognaFiere dal 9 al 12 maggio 2013.
Noi ci eravamo, e la nostra visione, seppure limitata ad una piccola parte del settore PET, e cioè all’acquariofilia non possiamo certo dichiararci soddisfatti… e neppure i numeri che sono stati dichiarati dall’organizzazione non ci quadrano. Vediamo il perché nella nostra analisi.
I dati ufficiali parlano di 16.000 presenze italiane e 5.000 straniere, con una crescita di queste ultime del 15%…
Parlando del mondo acquariofilo, come già anunciato nel post di presentazione della fiera, Zoomark 2011 International a Bologna dal 12 al 15 maggio 2011, i presagi negativi c’erano tutti. Gli espositori erano pochi, ma soprattutto in forte calo rispetto a 2 anni fa, ed in fortissimo calo rispetto a 4 anni fa. Questo non era di buon auspicio, ma ciononostante speravamo che magari qualche espositore si fosse aggiunto all’ultimo momento, speranza purtroppo vana. Gli espositori erano pochi ed in stand volumetricamente minori che nelle passate edizioni. Tutta la parte relativa all’acquariofilia, tranne alcune rarissime eccezioni, era compresa in un solo padiglione, il numero 19, insieme anche ad altre categorie merceologiche. Solo 4 anni fa i padiglioni occupati erano uno e mezzo. Un notevole passo indietro per tutto il mondo degli acquari.
Quest’anno siamo andati di sabato alla fiera, e dobbiamo rilevare un numero di visitatori piuttosto basso, anche gli appassionati come noi sono stati in forte calo, segno che, a dispetto di quanto affermato da Somigliana e Momoli in apertura, le fiere non attirano più, e soprattutto non attira lo Zoomark. Perché?
Evidentemente sono due i fattori che sono risultati ostici agli espositori ed ai visitatori, sempre ovviamente parlando del settore dell’acquariofilia, e cioè un costo troppo alto degli stand, costo confermatoci da praticamente tutte le aziende che abbiamo visitato ed anche da quelle che abbiamo contattato chiedendo loro le motivazioni dell’assenza, e la mancanza ancora una volta del pubblico, del grande pubblico, perché la fiera continua ad essere aperta solo agli operatori del settore, in controtendenza anche con il grande Interzoo di Norimberga che invece è anche aperto al pubblico in alcuni giorni.
Anche le tanto pubblicizzate conferenze non hanno visto nessuna conferenza di rilievo nel settore acquariofilo, nessun nome di spicco e nulla che si proponesse di aumentare la qualità degli operatori del settore.
Se questa tendenza dovesse essere confermata temo che presto la parte acquariofila dello Zoomark potrebbe addirittura essere cancellata per mancanza di espositori e di interesse. Speriamo ovviamente che non sia assolutamente così, e che a breve la direzione della fiera consideri un altro modo di procedere e che riesca a coinvolgere molte aziende a partecipare.
Nei prossimi giorni vi presenteremo tutte le novità che abbiamo visto in fiera, corredate di foto e spiegazioni, perché in ogni caso sono stati presentati diversi prodotti molto interessanti.
Zoomark 2011: Aquamedic e PlanctonTech
gran delusione..neanche una vasca che lasciasse a bocca aperta..giusto le classiche cinesate da migliaia di litri ipertecnologiche, che poi nello specifico le trovi illuminate da una coppia di t5..
..ne un gadget ne altro..immaginavo questa fiera come il motorshow, strapieno di persone ma con acquari al posto delle auto..sììììììììììì ciao…
e fortuna era sabato!!!! dentro la settimana credo siano state più le persone degli stand che i visitatori..proprio non ci siamo!!
saluti Danilo 😉
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