Cause di forza maggiore, mi hanno fatto perdere l’appuntamento mensile (o quasi) con il numero II di Aquariophylia.
Poco male, visto che a differenza del cartaceo, il vantaggio di questa rivista è che essendo online, non devo pregare l’edicolante di recuperarmi una copia con sovvraprezzo, ma devo solo andare sul sito e cliccare per vedere anche tutti gli altri numeri.
Ricordiamoci inoltre che la rivista è in PDF, quindi potremmo scaricare la copia e stamparla interamente, o scegliere gli articoli che più ci interessano.
Nel numero II troveremo innanzitutto Livia Giovannoli che ci regala la prima parte di un articolo dedicato alle caridine, i piccoli crostacei d’acqua dolce che a quanto pare trovano sempre più piede nelle piccole vasche; non tralasciando neanche la cura per la vegetazione ideale per le vasche dedicate a questi simpatici gamberetti.
L’articolo curato da Maurizio Quarta sul caracide più famoso, venduto, e mi permetto di dire maltrattato: il pesce rosso.
Mirko Mutalipassi ci apre un mondo nuovissimo sulla concezione di acquario marino, evolvendo il “refugium” e trasformando in acquario vero e proprio: le alghe nell’acquario marino. Trovo personalmente spettacolari certi acquari proposti.
A questi già splendidi 3 articoli si aggiungono poi quelli di Fabio Russo, sugli acquari mediterranei, nello specifico il biotopo “pozza di marea” e svariati altri su redox, microacquari, Betta, alimentazione e altro ancora.
Il numero III inizia invece con la “gambericoltura” ovvero l’allevamento dei gamberi, curato da Febo Lumare.
Roberto Silveri ci propone un’ospite inusuale, il Betta… Simplex.
Si aggiunge un anfibio… Xenopus Laevis, una rana molto particolare.
Il Numero III di marzo, potrebbe sembrare più scarno di novità, ma in realtà contiene anche tutte le “seconde parti” degli articoli del numero II di Febbraio.
Personalmente trovo “irritante” dover leggere splendidi articoli in due o tre “puntate” quasi fossero telenovele, avrei preferito di gran lunga leggere meno articoli ma completi.
Spero che questa critica non venga presa come un’0ffesa da parte di chi lavora per questo splendido spazio web, ma venga presa come uno spunto per migliorare sempre più.
Detto questo, Vi rimando al sito di Aquariophylia e Vi auguro una buona lettura.