“Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima”, così recitava il mitico Jacques Cousteau e mai parole sono state più vere.
Siamo Matteo e Aurora, due laureandi in Biologia Marina dell’Università di Bologna, e siamo qui per rendervi partecipi dell’esperienza di tesi che stiamo vivendo sull’isola maldiviana di Magoodhoo.
Magoodhoo è una minuscola isola facente parte dell’atollo di Faafu nella Repubblica delle Maldive, come potete vedere nell’immagine presa da google maps qua a fianco. In questa isola l’Università di Milano-Bicocca ha istituito un Centro di Ricerca frutto dell’accordo sottoscritto nel Febbraio del 2009 tra il Governo della Repubblica delle Maldive e l’Ateneo stesso.
Avendo già collaborato con l‘Ateneo milanese nel corso della Laurea Triennale dopo mille peripezie burocratiche siamo finalmente riusciti ad ottenere il via libera per svolgere il nostro progetto di tesi in questa isola paradisiaca, sogno di qualsiasi biologo marino e non.
L’isola è abitata da circa 800 persone che, prima dell’arrivo dei ricercatori, erano quasi completamente tagliate fuori dal mondo ma che si sono rivelate estremamente cordiali ed aperte a renderci partecipi di tutta la loro esperienza in questi meravigliosi luoghi.
Tornando al nostro progetto di tesi riguarda lo studio di due malattie che colpiscono i coralli duri: la skeleton eroding band e la brown band disease, effettuato con rilievi in snorkeling ed in immersione.
Immergersi qui in assoluta libertà ed autonomia è un’esperienza davvero unica, intensa ed emozionante; ciò che colpisce al primo impatto è l’assoluta trasparenza di queste acque che viste dall’alto rivelano colori da favola immaginabili solo nei sogni; una volta immersi l’acqua sembra ribollire di forme di vita denotando una biodiversità elevatissima.
Il nostro studio si concentra in particolare su coralli duri di cui abbiamo potuto rilevare una straordinaria abbondanza di generi tra cui Acropora, Pocillopora, Isopora, Pavona, Goniopora, Favia, Favites, Lobophyllia, Simphyllia, Acanthastrea, Porites, Fungia, Herpolitha e molti altri.
Ma come già accennato le acque che circondano Magoodhoo non sono solo popolate da coralli ma anche da altre forme di vita tra cui pesci di ogni forma e dimensione tra cui spiccano per popolarità tra gli acquariofili marini il mervaglioso Acanthurus leucosternon, Acanthurus lineatus, Pygoplites diachantus, Pomacanthus imperator, Nemateleotris magnifica, Pterois antennata solo per citarne alcuni oltre alla miriade di Cromis, Anthias e Damigelle che si rintanano fra i rami delle enormi acropore al nostro passaggio.
Le Maldive sono conosciute per essere luogo di incontri con i giganti del mare tra cui mante e squali; durante questa prima settimana abbiamo fatto l’incontro con alcuni di questi animali magnifici in particolare con due tartarughe che ci hanno accompagnato per una buona parte di un’immersione e squali pinna nera comparsi dal nulla mentre effettuavamo un campionamento di mattina presto. Inoltre quest’isola rappresenta un’area di nursery proprio per squali grigi di barriera e pinna nera i cui piccoli sono presenti in una piccola “baia” in prossimità della punta dell’isola dove l’acqua è profonda appena una trentina di centimetri.
Questa meravigiosa isola è però capace di regalare emozioni anche fuori dall’acqua tra cui tramonti mozzafiato e il sorriso dei bambini che vivono qui che rivela curiosità ed entusiasmo nel conoscere persone diverse da quelle viste tutti i giorni della loro vita.
In questo brevissimo articolo vi abbiamo mostrato forse l’uno per cento delle meraviglie nascoste in questi luoghi e settimana per settimana vi faremo scoprire sempre di più tra cui il fenomeno meraviglioso e surreale della bioluminescenza e faremo più chiarezza sul nostro lavoro qui.
So stay tuned e WASAALAMU ALEIKUM
no, non sto rosicando..
A chi lo dici… staranno alle Maldive per almeno sei mesi… ho sbagliato tutto nella vita!!!
Danilo
[…] Due tesisti alle Maldive a studiare i coralli […]