Qualche mese fa anche noi abbiamo lanciato l’appello partito dallo Zoo di Londra per cercare una femmina del ciclide del Mangarahara, Ptychochromis insolitus, di cui esistevano attualmente solo tre esemplari conosciuti ospitati proprio dallo Zoo di Londra, e di cui vediamo una foto di un esemplare maschile in apertura (Raro ciclide del Mangarahara cerca compagna per evitare l’estinzione).
I ciclidi in questione provengono da un fiume del Madagascar, a seguito del primo appello inviato via internet, lo Zoo di Londra e quello di Berlino hanno contattato privati, importatori e negozianti che avrebbero potuto avere informazioni su esemplari ancora vivi della femmina del Ptychochromis insolitus.
Questa enorme campagna, chiamiamola pubblicitaria, ha avuto un notevole riscontro fra gli acquariofili di tutto il mondo, fino a quando un allevatore di una farm in Madagascar ha riconosciuto il pesce dalle foto sparse su internet ed ha contattato gli zoo fornendo delle indicazioni precise sulla zona in cui si sarebbero potuti trovare i pesci.
A questo punto è stata organizzata una spedizione congiunta fra acquariofili dello Zoo di Toronto e di quello di Londra che è partita alla volta del Madagascar alla ricerca della femmina di Ptychochromis insolitus.
Inizialmente le ricerche avevano dato esito negativo, ma dopo qualche tempo, grazie anche all’aiuto degli abitanti di un remoto villaggio sulle sponde del fiume Mangarahara, è stata circoscritta una parte di fiume con le reti e qui sono state affinate le ricerche.
Alla fine tutto questo lavoro ha pagato, infatti è stata trovata una piccola parte del fiume abitata da questi oramai famosi ciclidi, anche se l’habitat in cui sono stati costretti a vivere è oggigiorno inadatto ai loro bisogni, così i 18 pesci superstiti sono stati spostati, per ora, in una struttura privata di acquacoltura in Madagascar, nell’attesa di trovare loro un habitat naturale più consono ai loro bisogni.
Della serie… tutto è bene ciò che finisce bene…