Ciao a tutti sono Simona, moglie di uno che… ha una bellissima passione… l’acquario marino, come presumo molti di voi che state leggendo ora.
Ho quindi deciso di scrivere questo articolo per coinvolgere anche tutte le mogli, compagne, fidanzate e chi più ne ha più ne metta, di mariti acquariofili con la passione dell’acquario, che sia dolce oppure marino. Perché essere moglie di un acquariofilo… alle volte… non è proprio la cosa più semplice del mondo.
Ma partiamo dall’inizio, da dove tutto è cominciato.
Grazie a mia mamma Teresa, infatti, siamo partiti con un piccolo acquario, una piccola “boccia” con un pesce combattente, un Betta splendens, e siamo arrivati, cambiando un acquario dietro l’altro, ad un acquario marino di 400 litri. Che poi se potessimo… andremmo ancora oltre!
Dani, come io, le nostre bambine e gli amici più stretti lo chiamiamo, ma conosciuto anche con il soprannome di DaniReef… si occupa oggi in prima persona dell’acquario… ed io nel corso degli anni ho imparato a convivere con questo splendido sistema naturale presente nel nostro soggiorno.
Inizialmente tutto questo non è stato senza difficoltà.
Quali prodotti usare per la pulizia di casa, in quale quantità, diluirli sempre e di quanto… l’acquario marino non si tocca, non si puliscono i vetri con i detersivi, solo panno bagnato e stop… Queste le sue solite raccomandazioni… un percorso complicato per una moglie che voglia pulire casa!
Poi è necessario tenere areato quando possibile, per il ricambio dell’ossigeno dell’acquario, ma non esagerare in quanto poi si abbasserebbe troppo la temperatura dell’acquario, soprattutto nei mesi più freddi.
Ma la scocciatura maggiore si presenta sempre non appena si finisce di pulire in casa, soprattutto dopo aver dato lo straccio in tutto il soggiorno, ecco che la maggioranza delle volte inizia a lavorare al nostro acquario… prima esce dalla porta lasciandola socchiusa, che presagisce sempre qualche complicato lavoro all’acquario, sale nella nostra soffitta e scende con taniche di acqua già preparate in precedenza, apre le magiche ante del mobile dell’acquario ed ecco uscire in rapida successione: pinze, pannetti, gomme, ed anche se è molto attento, qualche goccia finisce sempre per cadere sul pavimento… quando va bene!
Cambi di acqua, operazioni di taleazione, estrazione di alghe indesiderate, ciotole, sacchetti di plastica, test e provette in giro per casa, ecco una parte di tutto quello che si può trovare attorno al nostro acquario marino.
L’accordo tra noi c’è ovviamente… adesso rimedi tu… quando hai finito il pavimento deve tornare pulito come prima!
Senza parlare poi di quando facemmo il cambio di acquario… 8 persone in casa, un acquario da smontare, ed un’altro da rimontare, bacinelle ovunque, pavimento che aveva cambiato letteralmente consistenza… e se non ci credete potete guardare tutti i video di quella giornata in questo articolo.
Diventa quindi un vero piacere avere grandi amici e rispettive ragazze, compagne, mogli con cui condividere successi, problemi, anche e soprattutto durante le bellissime cene del MagnaRomagna.
Ognuno di noi con diverse “fisse” e problematiche da affrontare:
- Non posso mettere le mani in vasca, le ho appena lavata con il sapone;
- Il bagno perennemente occupato dall’impianto d’osmosi;
- Bacinelle sparse con contenuti innominabili sparse ovunque;
- Scheletri di coralli che tappezzano cornicioni e terrazzi… “dopo li metto via”;
- Gomme di plastica;
- Prodotti vari sistemati nel mobile dove prima si tenevano oggetti vari – non di uso acquariofilo –
Sono ben 13 anni che la nostra casa accoglie questo bellissimo e suggestivo ecosistema marino e non riesco nemmeno a pensarla senza… anzi anni fa quando il nostro acquario marino si stava per scollare (leggi l’articolo) abbiamo smontato tutto per qualche mese, ed il nostro soggiorno era in preda ad un assordante silenzio… tanto che Dani mi chiese se avessimo voluto smettere con l’avere l’acquario in casa… ero io che avrei dovuto decidere… ed ho deciso di tenerlo…
Ora che siete arrivati fino in fondo, perché non lo fate leggere alle vostri mogli, compagne, fidanzate e fate scrivere la loro esperienza nello starvi accanto?