Abbiamo conosciuto Thrive Aquatics durante la scorsa edizione dell’Interzoo, e ne abbiamo approfondito la conoscenza durante il Macna 2013 a Ft. Lauderdale (leggi l’articolo), oggi abbiamo avuto il piacere di incontrarli nuovamente e di farci spiegare ancora più in dettaglio l’utilizzo del loro impressionante WaterLab.
Thrive Aquatics è conosciuto in Italia soprattutto per le splendide basette per coralli, e come Nyos con il quale avevano lo stand in comune durante l’Interzoo 2012 è distribuito in Italia da Reefline (l’invito di fare un giro nel loro sito è ancora valido, visto che è stato completamente rinnovato).
Le bellissime basette a forma di albero le potete vedere e trovare ad esempio da AquaticLife, che le ha a catalogo.
Lo stand dell’Interzoo però non era incentrato sulle bellissime basette, ma era incentrato principalmente sul nuovissimo Thrive WaterLab, di cui avevamo appunto già parlato in occasione della nostra visita al Macna (leggi l’articolo sul Thrive WaterLab presentato a Ft. Lauderdale).
Il Thrive WaterLab è un sistema automatizzato di test kit per acquario indirizzato soprattutto ai negozi, visto l’alto costo di acquisto, stimato attorno ai 30.000 euro. Fino ad allora Gianluca, nostro compagno di avventure e bravissimo acquariofilo (guarda qua il suo incredibile acquario), ci stava pure facendo un pensierino… ma ha desistito una volta sentito il prezzo…
Il Thrive Waterlab è dedicato ad eseguire tutti i più importanti test dell’acqua del nostro acquario. E’ in grado, ad oggi, di eseguire ben 23 test di analisi dell’acqua, per l’acqua dolce, l’acqua marina e lo stagno. Per capirne la grandezza vi basti sapere che il Thrive Waterlab è coperto da ben tre brevetti, ovvero il 61869917, il 61869940 ed il 61869946.
Come si può vedere dalle foto dell’interno della macchina, è possibile vedere tutti i reagenti con le loro siringhe e sopra di esse un indicatore colorimetrico del quantitativo di reagente ancora contenuto.
In Italia, abbiamo chiesto, e saputo, che presto alcuni negozi lo avranno disponibile, e noi non vediamo l’ora di poterlo vedere in azione in un contesto più consono a questa grandissima macchina.
Il funzionamento è piuttosto semplice, almeno lato utente. Non si deve far altro che scegliere il test, oppure i test, da portare a termine e lasciare il proprio nominativo, in questo modo si avrà sempre disponibile uno storico completo dei test effettuati e dei propri parametri, consultabile online tramite il sito Thrive Aquatics. In questo modo non solo si avranno i risultati in tempo reale, ma si avrà un database contestualizzato sempre disponibile, ovviamente a seguito del proprio consenso, ed ancor più ovviamente con i dati consultabili solo tramite l’immissione di password.
I test che può portare a termine sono i seguenti:
Acqua dolce e marina:
- Ammoniaca
- Nitriti
- Nitrati
- Colorazione dell’acqua
- Fosfati
- Rame
- pH
- Salinità
- Potassio
- dKh
In aggiunta per la sola acqua salta:
- Magnesio
- Calcio
- Iodio
E per la sola acqua dolce
- GH
Nella fotografia precedente possiamo vedere la parte anteriore della macchina, con il grande cestino dei rifiuti 🙂
E qua il dietro le quinte, con le ventole di raffreddamento, l’unità centrale e le onnipresenti siringhe con i reagenti.
Il DataLog e tutto l’impianto elettrico del Thrive WaterLab.
Ovviamente, come abbiamo detto all’inizio Thrive Aquatics non non è soltanto waterLab, ma c’erano tanti altri prodotti in mostra, solo che… ecco, attiravano meno l’attenzione
Si parla infatti di sistemi buffer ed addittivi sia per acqua dolce che per acqua salata, come alcalinità, calcio, magnesio, iodio, stronzio e potassio, oltre a composti bio-stimolanti per l’acquario che chiamano “organic control“.
Per approfondire vi rimandiamo al sito del produttore ed al nostro Editoriale sulla fiera: