La nostra intervista a Pietro Romano
Ciao Pietro, complimenti per il tuo magnifico acquario e grazie per l’opportunità che ci hai dato di venirlo a visitare, a fotografare ed a vederlo.
“Ciao Danilo, è davvero un piacere che mi fai e ti ringrazio dei complimenti. Da acquariofilo mi piace mostrare il mio acquario ad altri appassionati. Le mie porte sono sempre aperte.”
Quando hai allestito questo acquario? Sappiamo che hai una lunga storia come acquariofilo.
“Si infatti, questo, come per tanti altri acquariofili, non è il mio primo acquario, ma ho iniziato questa avventura nel maggio del 2006, dopo aver avuto nella vasca precedente il DSB, per passare ad un allestimento basato sulla tecnica berlinese pura.”
Possiamo certamente intravedere la tua filosofia guardando le splendide immagini del tuo meraviglioso acquario marino, ma quali linee guide hai seguito per installarlo? Da cosa ti sei fatto ispirare?
“In effetti avevo in mente una sfida complessa, quella di cercare il giusto equilibrio fra coralli duri a polipo piccolo (SPS) ed un numero davvero rilevante di pesci. E sono pienamente soddisfatto del risultato, penso proprio di esserci riuscito.”
Come ti sei regolato per l’implementazione del tuo sistema?
“Dapprima ho inserito un notevole quantitativo di rocce vive, circa 180 kg, ora non ricordo benissimo il numero preciso, che considerati i 1400 litri d’acqua vogliono dire un rapporto di circa 1 kg di roccia ogni 7,8 litri d’acqua”.
A questo punto ti sei dedicato ai pesci, giusto?
“Si, infatti, ed ho inserito in vasca contemporaneamente una serie di piccoli acanturidi e pesci angelo. Ovviamente piccoli per la taglia in cui sono stati scelti allora. Infatti ho inserito un Acanthurus sohal, una coppia di Acanthurus achilles, Ctenochaetus hawaiiensis, Acanthurus leucosternon, diversi Zebrasoma xanthurum, uno Zebrasoma gemmatum, diversi Zebrasoma flavescens, un Pygoplites diacanthus, un Pomacanthus imperator, tanti Pseudoanthias squamipinnis ed un paio di Acreichthys tomentosus per tenere a bada le aiptasie.
Ed a distanza di oltre otto anni solo l’imperator mi ha lasciato lo scorso anno.”
Qua sopra possiamo vedere gran parte dei pesci introdotti in acquario nel momento della somministrazione del cibo in scaglie, i quali ben conoscendo la dinamica della cosa si preparano alla lotta per l’alimentazione. Vi consiglio di vedere il filmato dove viene ripreso il momento della somministrazione, davvero un momento incredibile.
E non ci sono state tensioni fra i membri del gruppo? Non ci sono state lotto per il territorio? E soprattutto, non hai intenzione di inserire nuovamente il Pomacanthus imperator? Penso che ci starebbe davvero benissimo, visto il numero di pesci.
“Devo dire che sino ad oggi tutto il gruppo convive pacificamente e quindi non ho intenzione di rovinare l’armonia creatasi con nuovi inserimenti. Per questo, a malincuore, non ho intenzione di inserire nuovamente il Pomacanthus imperator in acquario.”
Il movimento in acquario
Hai cambiato qualcosa nel tuo allestimento nel corso degli anni oppure sei sempre rimasto fedele al primo allestimento? Ad esempio cosa mi puoi dire del movimento in acquario? Come ti sei regolato?
“Controllando i valori ho potenziato, con il passare del tempo, il movimento in vasca, soprattutto a causa del crescere delle colonie, che come sapete, causa una diminuzione del movimento in acquario, e così ora il movimento è affidato a 6 Ecotech Marine Vortech Mp40w e due Tunze Turbelle Stream 6105“.
In effetti non posso che essere totalmente d’accordo con te, il movimento in un acquario vuoto è profondamente diverso da quello in un acquario pieno di coralli, come tra l’altro proprio il tuo acquario dimostra ampiamente.
Adotti un posizionamento particolare delle pompe?
“Direi di no, come potete infatti vedere dalle fotografie tutte le pompe sono state installate ai lati dell’acquario. 4 Vortech ed una Tunze da una parte, e 2 Vortech e l’altra Tunze dall’altra.
L’unica particolarità, se vogliamo, è quella di aver disposto due Vortech Mp40w sul fondo della parte posteriore dell’acquario, in posizione contrapposta, per consentire una corretta circolazione nella parte bassa dell’acquario, evitando, così, l’accumulo di sedimenti che sono spesso causa dell’aumento sconsiderato dei fosfati dovuti alla formazione degli ortofosfati”.
Ciao Dani, innanzitutto rinnovo i miei complimenti per l’enorme lavoro che svolgi nel creare un articolo del genere…per noi acquariofili e’ un vero piacere leggere e vedere nel dettaglio la conduzione di un simile acquario…riguardo all’indovinello ti riferisci forse al pygoplites che tiene potate le punte dei coralli?
Grazie per i complimenti 🙂
No, un’altra cosa… cosa hanno di strano quelle acropore?