Io ho usato questa coppia di pompe per… fare di tutto! Le ho utilizzate a lungo per miscelare l’acqua con il sale prima di un cambio d’acqua, per tenere in movimento l’acqua dietro la rocciata, per smuovere il sedimento dalle rocce. Le ho provate a lungo e le ho alternate moltissimo, e mi sono trovato benissimo. Sono sempre partite anche dopo periodi prolungati di stacco, e non hanno davvero creato problemi.
Il corpo esterno si presenta come un parallelepipedo arrotondato, da una parte terminato con una ampia griglia ovoidale che si divide in prese d’acqua esterne longitudinali, che rendono quasi impossibile l’intasamento della pompa, ed una parte circolare centrale posta interiormente alle eliche della girante di dimensione poco maggiori della girante stessa. Dalla parte posteriore si trova l’aggancio per il sostegno calamitato che permette l’escursione della pompa in ogni direzione.
Il Magnete
Anche le due Sicce Voyager 1000 e 2000 utilizzano il magnete come metodo standard di aggancio al vetro.
Qui sopra vediamo la parte esterna che sarà a contatto con il vetro esterno dell’acquario, che mostra il simbolo Sicce in rilievo
Qui vediamo la parte interna con un comodissimo O-ring in gomma per non toccare il vetro con la parte di plastica dura, per massimizzare la pressione sul vetro e per ridurre le vibrazioni che dalla pompa potrebbero essere trasmesse al vetro. Davvero ben fatto.
Qui vediamo lo snodo fra la parte posteriore della pompa e la calamita, che utilizza una pratica calotta sferica, permettendo così una ampia direzionabilità della pompa. Sicce dichiara una direzionabilità a 360°, ma questo non è ovviamente possibile, anche se la direzionabilità è davvero molto buona.
Qui si può apprezzare proprio la calotta sferica.
Il magnete a corredo è sufficiente per posizionare le piccole pompe Sicce Voyager su vasche che abbiano vetri sino a 12 mm, quindi non ci saranno sicuramente problemi in acquari più consoni alla loro portata.
Il Rumore
Avremmo voluto misurare il rumore delle due pompe, ma la verità è che non è avvertibile nessun tipo di rumore, quindi che siano accese o spente, non fa davvero nessuna differenza, perlomeno nessuna differenza strumentale.
La pompa in nostro possesso si è dimostrata assolutamente inudibile.
Il Consumo
Come sempre abbiamo fatto la rilevazione del consumo istantaneo delle due pompe, andando a misurare l’amperaggio e conoscendo la tensione di rete.
Per poter misurare il consumo mi sono dotato di una pinza amperometrica che ha misurato una corrente pari a 0,013 A per la piccola Voyager 1000 e 0,016 A per la più grande Voyager 2000. Purtroppo però non è stato possibile rilevare il cosfi (o sfasamento).
Il calcolo della corrente assorbita e quindi della potenza risulta essere il seguente, al netto del cos(fi):
- Pompa Sicce Voyager 1000 con portata 1.000 l/h: 0,013A x 220 V = 2,86 watt
Considerando un consumo pari a 2,86 watt, ed un costo dell’energia pari a 0,26 euro a kwh, potremmo impiegare una Voyager 1000 sempre accesa per un anno intero con un consumo pari a 25 kwh, oppure una coppia di Voyager 1000 alternate ogni 6 ore, da cui discende un costo ridicolo pari a 6,5 euro all’anno, o 0,54 euro al mese.
- Pompa Sicce Voyager 2000 con portata 2.000 l/h: 0,016A x 220 V = 3,52 watt
Considerando un consumo pari a 3,52 watt, ed un costo dell’energia pari a 0,26 euro a kwh, potremmo impiegare una Voyager 2000 sempre accesa per un anno intero con un consumo pari a 30,8 kwh, oppure una coppia di Voyager 2000 alternate ogni 6 ore, da cui discende un altrettanto costo ridicolo pari a 8 euro all’anno, o 0,67 euro al mese.
La pompa si smonta con estrema facilità, e possiamo vedere sopra come si presentano le due giranti. A sinistra vediamo in nero la girante della più potente Voyager 2000, mentre in grigio quella della Voyager 1000. Non sappiamo, in effetti, se il colore distingue le due pompe o se è puramente casuale, anche se propendiamo per la prima ipotesti.
Guardando questa foto non notate nulla di strano? Sicuro?
Le Sicce Voyager, a differenza di praticamente quasi tutte le pompe di movimento conosciute, che siano Vortech, Tunze Turbelle oppure Rossmont, adotta una girante a tre pale invece delle consuete due. La scelta è motivata secondo Sicce da una maggiore efficienza complessiva che si raggiunge con le tre pale, ed un flusso più omogeneo.
La griglia di protezione si applica alla pompa per diminuire la probabilità che un pesce possa inserirsi all’interno del corpo pompa e possa entrare in contatto con la girante. Ovviamente diventa inutile se la pompa viene tenuta costantemente accesa, mentre diventa utile, viceversa, se si utilizza un timer e quindi si alternano momenti di inattività prolungata a momenti di esercizio. In questo caso infatti piccoli pesci e crostacei potrebbero entrare a contatto con la girante e venire colpiti alla ripartenza della pompa.
[…] very compact, though it is larger than the Sicce Voyager Nano 1000 and 2000 (reviewed here in italian, and soon in english on Reefs.com). However, the declared flow is impressive – ranging from […]