Impressioni d’uso
Ma la plafoniera come va? Com’è la sua luce e come stanno i coralli sotto di essa?
Purtroppo, e questo è uno dei motivi per cui ci ho messo davvero tanto (troppo) ad uscire con questa recensione, il problema che mi ha afflitto con i dinoflagellati non mi ha consentito di valutare in maniera semplice questa plafoniera, e soprattutto non mi ha consentito di farlo nei tempi brevi che avrei voluto.
In ogni caso posso garantirvi che la crescita si è mantenuta ai soliti eccellenti livelli, e soprattutto la colorazione dei coralli, dagli SPS agli LPS si è dimostrata incredibile. Colorazioni piene, metallescenti, chiare, e chi più ne ha più ne metta. Se i vostri coralli non dovessero avere crescita e colori con questa plafoniera il problema non è della plafoniera, ma di qualcosa che non gira a dovere nel vostro acquario.
Questo non vuol dire che non vi sia modo di migliorare o che siano le plafoniere migliori del mondo, ma sicuramente non hanno nessun problema ad illuminare la vasca ed a gestire dei bei coralli. La possibilità poi di agire sul software e di poter accentuare tonalità diverse è, secondo il mio modesto parere, impagabile.
A tale proposito vi proponiamo il seguente video che vi mostra, in maniera estremamente accellerata come risaltino i coralli del genere Acanthastrea sotto la simulazione della mia curva personale scelta. In pratica il software replica tutte le mie richieste in poco più di 30 secondi, così ho creato un video che ne facesse vedere l’effetto su una coppia di Acanthastree riprendendole estremamente da vicino.
Prestazioni & Misurazioni
Difficile misurare le prestazioni di una plafoniera, non abbiamo probabilmente i giusti strumenti per farlo, inoltre non è neppure semplice sapere cosa misurare. Per approfondire l’argomento da un punto di vista teorico vi invito a leggere questo articolo: La Luce in natura, comparazioni con la luce in acquario.
Il primo strumento di misurazione che ho utilizzato è stata la sonda acclusa nel sistema Seneye Reef che abbiamo recensito tempo fa, il cui software è stato aggiornato ultimamente migliorando notevolmente il comparto del luxmetro e del rilevatore di PAR inserendo anche i PUR.
Ho provveduto a fare due misurazioni, la prima misurazione è stata effettuata sotto il cono della plafoniera, con ovviamente tutti i led accesi alla massima intensità possibile a circa 20 cm di distanza dalla plafoniera.
Sotto il cluster ho misurato, come si può vedere dal grafico:
- PAR: 1.919
- Lux: 70.832
- PUR: 74%
Poi ho fatto una seconda lettura, più per curiosità, con i soli led blu accesi, sempre sotto al cluster.
Con i soli Led Blu ho misurato:
- PAR: 1.550
- Lux: 57.236
- PUR: 79%
Ovvero un aumento del PUR ed una diminuzione di PAR e LUX, tutto atteso e tutto nella norma.
A seguire ho anche utilizzato la sonda di luminosità presente nell‘Elos Biotopus II ed ho trovato i seguenti valori:
Misurazione a centro cluster, 20 cm di distanza circa Lux: 58.000 |
Misurazione a centro plafoniera, 20 cm di distanza circa Lux: 42.000 |
Questi valori da soli sono difficilmente interpretabili, anche perché la sonda non risulta calibrata, però possono essere interessanti se assunti in concomitanza di un confronto. Ritenendo queste misure valutabili solo per confronti diretti, in mancanza di uno strumento calibrato di misura che spero di avere presto.
Confrontando questi valori con quelli misurati in precedenza posso osservare i seguenti risultati:
Lampade misurate | Centro cluster | % | Lato plafoniera | % |
Hqi Elos 250 watt con Elos Spectra | 60.000 | 100 % | 71.000 | 100 % |
Sicce GNC AM 466 | 45.000 | 75 % | 18.000 | 25 % |
Ecotech Marine Radion xr30w G2 | 58.000 | 97 % | 42.000 (centro plafoniera) | 59 % |
Ritengo più confrontabili i valori misurati a centro cluster (centro plafoniere per le Sicce GNC 466), perché il bordo della AM 466 è sicuramente più ampio di una Radion, ed allo stesso modo non confrontabile con il centro della Radion stessa, ma riporto i valori ai lati per curiosità.
Al centro rileviamo come le Radion abbiano una potenza luminosa molto molto simile ad una lampada HQi da 250 watt, ma la prestazione laterale, in presenza soprattutto di un ottimo riflettore come quello che era in dotazione alle E-Power della Elos non è facilmente raggiungibile da nessuna plafoniera a led fra quelle misurate, e questo è il motivo per cui è necessario aumentare il numero di plafoniere per arrivare ad avere una copertura omogenea dell’acquario.
Costi di Mantenimento
Uno dei dubbi da sciogliere in merito alla convenienza delle plafoniere a Led rispetto alle plafoniere tradizionali, HQi o Led, riguardano i costi di acquisto e mantenimento comparati.
Un sistema come quello in prova, basato su tre Ecotech Marine Radion G2 (in verità il sistema come avete letto in apertura era basato dapprima su due G2 a cui è stata aggiunta una PRO, ma consideriamo tre G2 per semplicità), costava all’epoca 690 euro da moltiplicare per le tre plafoniere, ovvero 2.070 euro di listino, prezzo simile all’acquisto di tre nuove Radion xr30w G3.
La potenza assorbita dichiarata è pari a 140 watt per singola plafoniera, quindi un rapporto di costo/watt pari a 4,93 euro per ogni watt. Per farci una idea comparativa con gli altri due sistemi citati, la Elos E-Power da 250 watt, ora non più in produzione, aveva un costo di listino pari a 600 euro, ovvero un ben più economico 2,4 euro per watt, ma che per equivalenza di trattazione dovremmo considerare nella sua versione completa, ovvero 1.800 euro con 565 watt, ovvero con due plafoniere E-Power da 250 watt ed una E-Lite a led blu, in questo modo arriviamo ad un ancor più realistico 3,2 euro per watt mentre la Sicce GNC AM 466 aveva un ben più sfavorevole 13,3 euro per watt. In questo contesto quindi il passaggio da HQi a Radion ci avrebbe portato ad un incremento di costo di circa il 54%. Purtroppo non possiamo non considerare a latere che buona parte dei watt delle lampade HQi vengono persi e dissipati in calore, avendo meno efficienza dei sistemi a led.
Dobbiamo inoltre considerare anche il fatto che durante il suo funzionamento la plafoniera a Led mantiene costanti i valori rilevati e non ha necessità di dover cambiare alcunché. Si parla di plafoniere che dovrebbero durare anche fino a 10 anni di funzionamento, mentre una qualsiasi plafoniera HQi o T5 necessita di un continuo cambio di lampade.
Se prendessimo a esempio le lampade Giesemann Megachrome Coral da 250 watt, dal costo di 85,40 euro cadauna, e pensassimo ad una sostituzione ogni 9 mesi avremmo infatti un maggior costo pari a 228 euro all’anno (85,40*2/9*12).
Il sistema HQi aveva una potenza assorbita, di targa, di 565 watt, contro i 140 watt di targa per ogni Radion. Una differenza quindi sulla carta di circa 145 watt per ogni ora di funzionamento. Dati questi numeri e spalmati in un anno, la differenza, puramente ipotetica, fra i due consumi sarebbe dovuta essere di 145*10*365/1000 ovvero pari a 529 kwh in un anno.
In verità le differenze sono be più alte grazie all’adozione di una curva di luminosità, come ampiamente spiegato e dimostrato in questo articolo: Come programmare le Radion con excel.
Seguendo quindi la nostra simulazione avremmo che nel corso di una giornata il consumo sarebbe pari a 1951 watt, ovvero una frazione di quei 5000 ottenibili con le HQi.
Oltre a questo però vediamo anche come sono andate le nostre misurazioni eseguite con la pinza amperometrica, dato che, come ben sappiamo, tutte le plafoniere per essere vendute in Italia dovrebbero avere il cos(fi)=1, la misurazione effettuata dovrebbe essere estremamente reale.
Tensione di rete al momento della misurazione 231 V |
Plafoniera accesa a massima potenza Corrente misurata: 0,640 A Consumo misurato: 0,640*231=147,84 watt |
Un risultato in linea con quanto dichiarato da Ecotech Marine che dichiara un consumo di 140 watt, uno scostamento tra valore dichiarato e valore misurato di appena il 5,6%. Un valore ottimale.
Detto questo possiamo fare alcune considerazioni interessanti.
In confronto alle lampade HQi il risparmio economico è davvero alto, anche se non ai livelli delle GNC AM 466, sebbene le GNC non abbiano un modulo di dimmerazione così efficiente e che quindi siano utilizzate sempre alla massima potenza, vanificando parte del vantaggio.
Vediamo i risultati a confronto:
Tre plafoniere Ecotech Marine Radion G2, assumendo che non vi siano aumenti dell’energia elettrica:
- Costo di acquisto: 2.090 euro
- Costo di mantenimento annuo per 11 ore di illuminazione: 711 kwh*0.26 = 185 euro (calcolati con la mia curva attuale e secondo questo programma Come programmare le Radion con excel), al massimo della potenza per 9 ore avremmo 1380 kwh e 358 euro, ma la cosa non avrebbe senso secondo me.
- In cinque anni: 3.015 euro (in 10 anni 3.941 euro), al massimo della potenza 3.880 e 5.670 rispettivamente.
Due plafoniere Sicce GNC AM466:
- Costo di acquisto: 3.200 euro
- Costo di mantenimento annuo per 10 ore di illuminazione: 876 kwh*0.26 = 228 euro
- In cinque anni: 4.340 euro (in 10 anni 5.480 euro)
Una plafoniera HQi Elos EPower 2×250 ed Elite Blu:
- Costo di acquisto: 1.800 euro
- Costo di mantenimento annuo per 10 ore di illuminazione: 2062 kwh*0.26 = 536 euro
- Costo medio di sostituzione lampade annuale, calcolato su una durata di 9 mesi: 228 euro
- In cinque anni: 5.620 euro (in 10 anni 9.440 euro)
Una plafoniera ATI Powermodule con 8 tubi da 54 watt:
- Costo di acquisto: 800 euro
- Costo di mantenimento annuo per 10 ore di illuminazione: 1577 kwh*0.26 = 410 euro
- Costo medio di sostituzione lampade annuale, calcolato su una durata di 7 mesi: 17*8/7*12 = 233 euro
- In cinque anni: 4.015 euro (in 10 anni 7.230 euro)
E’ necessario rilevare che la mia attuale curva è decisamente poco spinta rispetto alle prestazioni ottenibili dalle Radion, ma mi garantisce ugualmente crescita e colore. Ovviamente poi il discorso da fare sarebbe molto più complesso. Da una parte potremmo già avere in casa una plafoniera, e quindi dovremmo considerare il costo di acquisto della plafoniera a led da una parte e non considerare il costo di acquisto della plafoniera già in nostro possesso.
Ovvio che in base alle curve scelte si possono ottenere più o meno consumi, ma in ogni caso il risultato mi sembra davvero interessante, e lo riassumiano in questa tabella di seguito:
Plafoniera | Costo di acquisto | Costo Energia Annuo | Costo Ricambi | Costo 5 anni | Costo 10 anni |
n.3 Radion XR30w G2 | 2.090 € | 185 € | 3.016 € | 3.941 € | |
n.3 Radion XR30w G2 al massimo della potenza | 2.090 € | 358 € | 3.880 € | 5.670 € | |
n.2 Sicce GNC AM 466 | 3.200 € | 228 € | 4.340 € | 5.480 € | |
ATI Powermodule 8×54 | 800 € | 410 € | 233 € | 4.015 € | 7.230 € |
Elos EPower 2×250 + Elite | 1.800 € | 536 € | 228 € | 5.620 € | 9.440 € |
Come si può vedere modulando la curva si può davvero spendere “relativamente” poco.
Inoltre la tabella di cui sopra non tiene conto dei costi di riscaldamento e raffreddamento
Facciamo un inciso. A casa mia in inverno l’abitazione oscilla fra i 19 ed i 20 gradi, e la temperatura in acquario è mantenuta ad un minimo pari a 22,7 gradi. In queste condizioni l’accensione del riscaldatore è comunque davvero minima anche con i led, e d’estate l’intervento del refrigeratore è minimo.
Ciononostante il risparmio energetico è stato notevole.
Mobile acquario con plafoniera led e senza refrigeratore | Mobile acquario con plafoniera HQi e refrigeratore |
Nel mio caso particolare, ho potuto fare a meno del refrigeratore che potrebbe essere comunque un acquisto oneroso da dover fare. Oppure, vedendola in modo diverso, se con le HQi è necessario un refrigeratore molto potente, con una plafoniera a led come le tre Ecotech Marine Radion XR30w si potrebbe pensare all’acquisto di un refrigeratore molto più piccolo da utilizzare in combinazione con delle ventole per raffreddare l’acquario, come il nuovo Teco Tank TK 150, oppure si potrebbe pensare a non doverlo proprio acquistare, io in effetti avevo il TK 150, ma si è acceso davvero raramente.
Il ReefLink
Per gestire le Radion in modalità wireless è disponibile il ReefLink. ReefLink è stato definito dalla stessa Ecotech Marine come hub digitale, espressamente pensato per chiunque possegga oggi delle plafoniere Ecotech Marine Radion sul proprio acquario, ma con il nuovo update è già possibile collegarlo anche alle pompe Ecotech Marine VorTech e un domani probabilmente a qualsiasi altra cosa, sia di derivazione Ecotech Marine che non.
Da oggi quindi sarà possibile interagire direttamente con le proprie plafoniere senza doversi collegare direttamente con il cavo, una semplicità d’uso davvero incredibile e che espande le possibilità di interazione con il proprio acquario, e permette di utilizzare anche un iPad, un iPhone, un tablet oppure uno Smartphone per interagire con le Radion o con le Vortech, un plus da non sottovalutare.
Anche il ReefLink lo abbiamo in test, come sapete, e finalmente entro il mese di febbraio avrete anche una sua completa recensione.
Splendida e completa recensione ,come sempre d’altronde!!
Grande Danilo
Grande Danilo! Articolo U tilissimo come sempre! Per caso sai dirci anche il programma che hai utilizzato durante il test della plafo recensita? Sarebbe molto interessante sapere se con un programma in particolare si è verificata una maggior crescita e/o un miglior stato di benessere generale degl invertebrati…
Se vuoi posso allegare la mia specifica curva che ho usato.
Magari Danilo!! Penso sarebbe un buon punto di partenza x tutti!! Anche perché tu hai già testato e avuto risultati soddisfacenti con la tua curva! Comunque mi ero perso l articolo con il programma Excel x crearsi la curva.. Appena ho un po’ di tempo lo provo sicuramente!
Io ho sempre utilizzato l high grow pero’ come luce non è che mi soddisfacesse particolarmente… Troppo bianca x i miei gusti..
Ciao Alessandro, la mia curva dovrebbe essere la seguente, se non ho sbagliato ad esportarla 🙂 .
http://www.danireef.com/wp-content/uploads/2015/02/danireef_curve_radion_2015_01.etg_.zip
Fammi sapere
Danilo
Ciao Danilo!! Non riesco ad aprirla con lo smartphone! Proverò da casa con il computer!!
Bhè lo devi scaricare con il computer… anche perché è un file di configurazione quindi ha senso solo se usato con il programma ecosmart live
Danilo