La logica di funzionamento
Il controller di temperatura interno ha un ciclo di intervento (isteresi) di 1°C, come ho già avuto modo di scrivere, quindi se si impostassero 27°C il refrigeratore si accenderebbe al raggiungimento della temperatura impostata sommata alla isteresi, ovvero 28°, e si spegnerebbe al raggiungimento dei 27°C. La sensibilità in lettura invece è al decimo di grado, permettendo quindi di leggere e seguire la diminuzione della temperatura in acquario.
Il ciclo di 1°C potrebbe sembrare un po’ troppo ampio, ma questo solo se il refrigeratore dovesse essere molto sovradimensionato rispetto alla vasca, perché in questo caso si avrebbero oscillazioni notevoli in un breve periodo di tempo dati dalla notevole potenza raffreddante, diversamente la vasca verrebbe mantenuta sotto controllo senza nessun problema, in ogni caso è sempre impostabile il controllo a passi di mezzo grado.
Nel nostro sistema di prova il refrigeratore ha mantenuto fresco l’acquario e normalmente rimaneva acceso per tutto il giorno seguendo l’orario delle HQi, si può affermare quindi che fosse perfettamente calibrato per il nostro sistema, ovvero per l’utilizzo accoppiato ad un ventilatore.
In mancanza del ventilatore si dovrebbe provvedere ad acquistare il refrigeratore più potente, ovvero il TK 1000.
Il Rumore
Uno dei problemi che affligge maggiormente noi acquariofili è sicuramente quello del rumore, ed il refrigeratore è sicuramente un accessorio poco silenzioso per definizione. A parte chi possa permettersi il lusso di installare il refrigeratore all’esterno della sua abitazione, magari sul terrazzo, oppure chi possa avere la parte tecnica dell’acquario in una stanza dedicata (fra cui ricordo il bel progetto dell’amico Lumaz) ecco che il rumore diventa una caratteristica importante da prendere in considerazione.
Nell’acquario di Jonathan, che si è prestato al test, il refrigeratore è stato installato all’interno del mobile dell’acquario, con convogliatore installato lateralmente.
Per misurare il rumore generato ho misurato con il fonometro, un VOLTCRAFT 320, fonometro digitale IEC 651 di Tipo II che agli effetti della misurazione in oggetto è sufficientemente attendibile, i seguenti valori. Data la natura del rumore da misurare tutte le misurazioni sono state eseguite con la curva di attenuazione dBA. Le misurazioni, condotte con finestre chiuse, fonometro su cavalletto ad 1 metro di distanza, con un intervallo minimo di misura di 120 secondi, hanno dato i seguenti risultati:
Rumore ambientale con tutto l’acquario spento ad eccezione del reattore di calcio
Acquario acceso, refrigeratore spento, sportelli chiusi
Acquario acceso, refrigeratore acceso, sportelli chiusi
Acquario spento, refrigeratore acceso, sportelli chiusi
Acquario spento, refrigeratore acceso, sportelli aperti
Vediamo la comparazione con gli altri refrigeratori testati in passato:
Condizioni di Misurazione | Teco TK 500 | Teco TR15 | Aquamedic Titan 250 |
Acquario in funzione | 46 dB | 41,5 dB | 48,7 dB |
Acquario in funzione con refrigeratore acceso | 51,6 dB | 53,8 dB | 52,1 dB |
Rilevazione rumore ambientale | 40,4 dB | 35,0 dB | 35,8 dB |
Gli acquari dove sono state fatte le misurazioni sono diversi, ma quello che salta all’occhio è proprio che con un acquario più rumoroso, 46 dB contro 41,5 dB, l’accensione di tutte le utenze, compreso il refrigeratore, si attesta su un valore più basso, 51,6 dB contro 53,8 dB.
I valori rilevati sono propri dell’ambiente in cui si sono svolte le prove, e quindi in altre situazioni al contorno il rumore misurato potrebbe essere molto diverso, dovuto a maggiori o minori rinforzi alle varie frequenze.
I consumi elettrici
La scelta di un refrigeratore passa anche per la valutazione dei suoi consumi. Noi acquariofili infatti ben sappiamo come i consumi elettrici del nostro acquario incidano sulla bolletta elettrica, quindi nel momento in cui andremo ad inserire un qualsiasi oggetto nel nostro layout dovremo prendere in dovuta considerazione questa importante caratteristica.
Teco fornisce per il suo TK 500 un consumo in raffreddamento pari a 240 watt, davvero pochi in valore assoluto, e quindi anche il consumo relativo non sarà particolarmente alto. Ovviamente l’utilizzo come stazione riscaldante avrebbe un consumo pari a 400 watt.
Normalmente possiamo inoltre dire che il consumo di energia dovuto dal refrigeratore sia in genere molto inferiore di quello che potremmo aspettarci. Anche se 240 watt da ammortizzare non sono comunque molti, anche se considerassimo i periodi di caldo intenso il refrigeratore potrebbe rimanere acceso anche 8 ore al giorno (circa 52 centesimi al giorno in queste condizioni).
Importante: la velocità dell’acqua nel refrigeratore e la scelta della pompa di alimentazione
La velocità dell’acqua all’interno del refrigeratore è un dato importantissimo. Normalmente si è portati a pensare che la velocità dell’acqua non sia “particolarmente” importante, perché si pensa che se l’acqua transitasse velocemente essa verrebbe raffreddata poco ma ne transiterebbe una alta quantità, il che si pensa che sarebbe perfettamente equivalente a far transitare una quantità di acqua minore, in questo modo ne transiterebbe un volume inferiore ma sarebbe mediamente più fredda in uscita.
Questo ragionamento però, quando si parla di refrigeratori, di qualunque marca essi siano, è semplicemente sbagliato.
Nel ragionamento appena enunciato infatti non si tiene conto dell’efficienza del refrigeratore che è molto più efficiente al crescere della temperatura. Ovvero man mano che l’acqua entra nell’unità questa viene raffreddata, ma se passasse lentamente il refrigeratore la raffredderebbe molto, per poi trovarsi a far fatica a raffreddarla ulteriormente, mentre un passaggio veloce consentirebbe all’acqua di rimanere più calda e quindi di massimizzare l’intervento del refrigeratore stesso.
Quindi più è veloce il transito dell’acqua, ovvero più è potente la pompa, maggiore sarà la resa del refrigeratore e quindi l’acquario si raffredderà più velocemente, e la differenza, credetemi, non è piccola, ma si arriva anche al doppio dell’efficienza complessiva.
Teco raccomanda l’utilizzo di una pompa che garantisca una portata effettiva di almeno 400 litri ora, ma viste le considerazioni appena fatte si potrebbe anche raddoppiare il valore ottenendo nel complesso solo benefici.
Raccomando a tutti coloro che avessero la fortuna di poter installare il refrigeratore fuori casa, di misurare la portata reale di ritorno in sump, perché la distanza e le curve necessarie a collegare acquario e refrigeratore abbassano notevolmente la portata, soprattutto in presenza di tubi corrugati e non lisci, inoltre consiglio vivamente di proteggerlo dalle intemperie e dal sole diretto che finirebbe inevitabilmente per penalizzarne le prestazioni ed anche in qualche caso a rovinare l’unità stessa, tanto che la Teco stessa lo identifica come refrigeratore da interno.
Il riscaldatore
Il Teco TK 500 come abbiamo detto è dotato di un termoriscaldatore di 400 watt, che viene utilizzato con la stessa logica del raffreddamento. Il riscaldatore funziona in maniera perfetta.
L’unico difetto di questo refrigeratore è che settando il ciclo di isteresi ad un grado potrebbe portare il sistema a riscaldare l’acquario al mattino, ed a raffreddarlo al pomeriggio.
Sebbene questa impostazione sia a favore della semplicità di utilizzo
Sarebbe utile poter settare separatamente il termostato per il raffreddamento e per il riscaldamento.