Durante una immersione nelle acque al largo di Tavolara nei pressi di Olbia è stato incredibilmente avvistato e fotografato un esemplare di Zebrasoma xanthurum.
Il titolare del ritrovamento e di queste foto che vi stiamo mostrando è Luana Magnani, co-titolare del diving Porto San Paolo Diving Center, che durante una immersione nell’Area Marina Protetta di Tavolara è riuscita a vederlo ed a fotografarlo.
Come ben sappiamo noi acquariofili lo Zebrasoma xanthurum è decisamente fuori posto in Sardegna, dato che è autoctono del Mar Rosso e di alcune zone dell’Oceano Indiano.
Riportiamo le parole del Prof. Paolo Guidetti, docente di Ecologia dell’Università di Nizza Sophia Antipolis, che ha commentato in questo modo il ritrovamento “Questo rinvenimento si inserisce all’interno di un quadro più generale, relativo ai cambiamenti climatici ed al riscaldamento delle acque marine in Mediterraneo, ormai invaso da centinaia di specie aliene. È un evento eccezionale che necessita un’analisi approfondita delle cause di tali introduzioni di specie aliene, che in alcuni casi divengono invasive, producendo danni agli ecosistemi marini”.
Noi invece non siamo del tutto d’accordo con queste parole. Non crediamo possibile che un solo esemplare di Zebrasoma xanthurum sia potuto arrivare nuotando dal Mar Rosso fino alla Sardegna, anche perché nel caso ne sarebbero dovuti avvistare diversi esemplari in località più vicine allo stretto di Suez. Certo il problema delle specie aliene, ovvero non autoctone, che non appartengono a quello stesso ecosistema è un problema grave e che dovrebbe essere affrontato con serietà, ma questo caso sembra più un abbandono da parte di un acquariofilo di un pesce in mare. Questo inoltre è quello che ha sostenuto anche il biologo Massimo Morpurgo, nostro collaboratore e curatore degli Acquari del Museo di Scienze Naturali di Bolzano.
Inoltre Massimo su Facebook ha aggiunto “Uova e larve di pesci possono essere trasportate anche per lunghe distanze con l’acqua di zavorra delle navi. Zebrasoma xanthurum emette le uova in acqua libera e le larve rimangono nel plancton per molti giorni prima di metamorfasare e assumere l’aspetto degli adulti. Quindi teoricamente larve di questo pesce chirurgo potrebbero arrivare anche in Sardegna dal Mar Rosso. Mi lascia perplesso che sia stato trovato un unico esemplare adulto, a giudicare dalla foto, a mio avviso, di almeno un anno di etá. Quindi se fosse arrivato come larva nell’acqua di zavorra di una nave dovrebbe essere sopravvissuto all’inverno, cosa che reputo poco probabile, ma non impossibile… Vedremo se nei prossimi giorni verranno trovati altri esemplari…”
Ovviamente riteniamo fondamentale capire se ve ne siano altri esemplari, ed allora potrebbe prendere piede la teoria del dott. Morpurgo sulle larve di pesci, ma crediamo che questo sarà un esemplare isolato.
Cosa ne pensate?
Per darvi una idea Tavolara è questa:
credo proprio che qualche acquariofilo senza testa l’abbia gettato in mare ..perché è di questo che si tratta..non vedo come possa sopravvivere alle nostre temperature invernali 🙁
Jonathan, sono d’accordo con te
Danilo
Non potrebbe essere arrivato come avanotto con le acque di zavorra delle navi?
Le temperature dell’acqua in Sardegna a Gennaio, raggiungono i 13 gradi circa.
Se magari un animale sopravivesse potrebbe anche arrivare in 2 anni allo stato adulto?
Mi pare strano che un acquariofilo getti in mare un acanturide che costa più di 100 euro.
Poi ovviamente ogni cosa è possibile.
Potrebbe anche essere arrivato con le acque di zavvorra, ma lo vedo difficile… onestamente… troppi giorni nella nave
Attenzione: leggo “Certo il problema delle specie aliene, ovvero non endemiche…”. Il contrario di alloctono, che è quel che “alieno” significherebbe, non è “endemico” ma “autoctono”. Una specie è autoctona di una zona o località se questa zona o località fa parte della sua naturale distribuzione; una specie è endemica di una zona o località se e solo se si trova solo ed esclusivamente in quella zona o località. Il concetto di “endemico” è un caso particolare di quello di “autoctono”, ma diverso da questo.
Andrea hai ragione, correggo!
Grazie!
Danilo
Sono assolutamente d’accordo con Jonathan. Credo che cento euro per avere una pubblicità del genere non siano poi tanti. Vi ricordate le teste di Modigliani nei canali di Livorno…..