Negli Stati Uniti si è rischiato che il pesce pagliaccio Amphiprion percula finisse nella lista dei pesci in via di estinzione e che quindi ne fosse bloccata l’importazione e la vendita e che si potesse anche procedere contro chi lo avesse già in acquario.
E’ notizia infatti di qualche giorno fa che sul Federal Register del Governo degli Stati Uniti è stato pubblicato il “Endangered and Threatened Wildlife and Plants; Notice of 12-Month Finding on a Petition To List the Orange Clownfish as Threatened or Endangered Under the Endangered Species Act” ovvero, quello che nella nostra lingua può essere tradotto con “Specie animali e vegetali minacciate ed in pericolo; Avviso dei risultati emersi a partire da una petizione per inserire il Pesce pagliaccio arancione (Amphiprion percula n.d.r.) nella lista delle specie minacciate o in pericolo facenti parte dell’Endangered Species Act.”
In pratica il Governo degli Stati Uniti, o meglio l’ufficio preposto, ha indagato per un anno se il piccolo pesce pagliaccio sarebbe dovuto finire in una lista di specie protette. Francamente la cosa sembra davvero assurda, perché se è vero che è uno dei pesci più venduti, è anche vero che è un pesce che è facile riprodurre in cattività, quindi prima di inserirlo nella lista si potrebbe procedere con l’incoraggiamento verso gli allevatori di fornire pesci nati e cresciuti in cattività, ancorché nei luoghi di origine, prima di vietarlo tout court.
In ogni caso lo studio ha poi portato a dichiarare che l’Amphiprion percula non è a rischio di estinzione, e noi tutti della comunità acquariofila siamo contenti di averlo letto, e probabilmente tutti gli Amphiprion percula, sebbene siano all’oscuro della vicenda, sarebbero ancora più contenti di saperlo.
Il documento originale, in inglese, potete trovarlo qui: Endangered and Threatened Wildlife and Plants; Notice of 12-Month Finding on a Petition To List the Orange Clownfish as Threatened or Endangered Under the Endangered Species Act
[La fotografia in apertura ritrae l’Amphiprion ocellaris e non il percula, che sono molto simili in effetti, ma non sono lo stesso pesce, e si distinguono dal numero delle spine nella pinna dorsale, 10 per il percula e 11 per l’ocellaris ed una minima variazione di colore.]