L’inquinamento
Per la gestione di un acquario marino occorre corrente elettrica e acqua in abbondanza, ci sono poi diversi scarti: soprattutto l’acqua cambiata, ma anche carboni attivi, resine, membrane usurate e imballaggi.
Al giorno d’oggi solo una piccola parte dell’energia elettrica viene prodotta senza creare CO2 o scorie radioattive. Inoltre gli impianti ad osmosi inversa ci fanno consumare grandi quantità di acqua potabile. L’inquinamento indiretto quindi che produciamo con l’acquario marino è considerevole e ci sembrava d’obbligo menzionarlo.
Purtroppo è sempre difficile (se non impossibile) valutare quanto inquinino gli altri scarti dell’acquario, come anche la produzione di resine e componenti.
Per concludere
Bisognerebbe evitare di far soffrire gli animali in acquario: inseriamoli solo se siamo sicuri di poterli ospitare adeguatamente. Essere disposti a darli indietro (o regalarli) nel caso le condizioni non gli permettano una vita dignitosa non è scontato, ma dovremmo essere pronti a farlo. Noi di DaniReef ci impegniamo sempre a non avere acquari sovraffollati o pesci troppo grossi rispetto alla vasca, a controllare la compatibilità fra i vari pesci ed invertebrati e a tenere i valori dell’acqua nel range ottimale per consentire lunga vita ai nostri ospiti.
Nei prossimi anni speriamo di assistere ad un aumento progressivo degli animali provenienti da allevamenti, come già oggi gli Amphiprion ocellaris, invece che prelevati direttamente dalla barriera corallina in modo che questa possa venir salvaguardata. Speriamo anche nella diffusione di etichette ecologiche che garantiscano una pesca sostenibile a livello mondiale. Per rispettare la barriera corallina cerchiamo di riutilizzare il più possibile (ad esempio le rocce vive) e di prendere, se possibile, delle talee da altri acquari invece che dei coralli provenienti direttamente dal mare.
Infine le nuove tecnologie, come ad esempio i LED, che ci permettono di risparmiare energia elettrica nella gestione dell’acquario e un riciclaggio sempre più efficace possono aiutarci a diminuire l’inquinamento causato dal mantenimento dell’acquario. Ridurre la CO2 prodotta può contribuire a diminuire il surriscaldamento globale, salvando la barriera corallina!
Tutto sommato chiedersi se sia morale tenere un acquario marino è più che lecito e le conclusioni non sono affatto ovvie. La speranza è che nei prossimi anni potremo assistere ad un cambiamento che faccia sì che l’acquariofilia diventi più sostenibile.