L’Oceanario di Lisbona, progettato dall’architetto americano Peter Chermayeff, è eredità dell’Expo ’98 e sorge nel Parco delle Nazioni, l’ex quartiere fieristico che in occasione dell’evento mondiale ha cambiato completamente faccia e che ancora oggi funge da polo turistico attrattivo di primaria importanza per la capitale Portoghese.
Fa’ un po’ sorridere oggi, a poche settimane dalla chiusura dell’Expo di Milano 2015, pensare cosa resterà di così tangibile alla città lombarda tra 15-20anni. La zona a ridosso del fiume Tengo annovera numerose esposizioni culturali, centri commerciali di alto livello, uffici e splendide passeggiate tra le darsene ed i porti.
L’Oceanario è un acquario interamente dedicato agli Oceani come lascia intendere in suo nome, è quindi difficile ed anche inutile paragonarlo ad altri tipi di acquari pubblici come ad esempio quello di Genova che di sicuro racchiude molte più biodiversità e “mondi“, spaziando ad esempio dai mari nostrani fino ai biotopi d’acqua dolce. Ma questa visita dell’Oceanario di Lisbona vi mostrerà soprattutto l’Opera Magna ed Ultima del sensei Takashi Amano, Florestas Submersas, che potrete ammirare nella sua maestosità a pagina due.
Il percorso immaginario di questo Oceanario si sviluppa tutto attorno all‘immensa vasca centrale alta 7 metri e di oltre 5milioni di litri d’acqua, che rappresenta l’immensità dell’Oceano.
In questa vasca sono ospitati i pesci degli abissi nonché i migratori degli oceani quali tonni, squali, due immensi pesci luna, razze, mante e numerosi banchi di pesci più piccoli. È affascinante e rilassante allo stesso tempo soffermarsi di tanto in tanto durante la visita sui divani a disposizione per osservare questo mega schermo naturale ed immaginarsi immersi nelle profondità oceaniche in compagnia di questi “mostri marini”.
Attorno alla vasca principale, che è una costante sempre presente durante tutta la visita, sono rappresentati quattro diversi mondi che si visitano prima dall’alto, dal livello della spiaggia, con la ricostruzione scenografica impeccabile dell’hardscape con tanto di vegetazione laddove presente o fauna particolare, e successivamente si scende sott’acqua e si riprendono i medesimi ambienti dal livello subacqueo. Nell’ordine troviamo la ricostruzione di:
- Costa rocciosa dell’atlantico del Nord popolate dagli Uccelli di Pulcinella
- Costa Antartica coi Pinguini di Magellano
- Foresta di Kelp del pacifico abitata da due simpaticissime Lontre
- Barriera corallina dell’Oceano Indiano con gran parte dei beniamini dei nostri acquari di barriera sia tra i pinnuti che tra i coralli.
Al piano “sommerso” in affiancamento alle quattro vasche tematiche troviamo un’innumerevole serie di acquari più specifici che pongono l’attenzione sugli animali più piccoli e delicati che negli enormi vasconi difficilmente potrebbero essere mantenuti: dalle meduse ai polipi, da veri e propri reef illuminati da cannoni led a vasche per cavallucci, granceole e pesci salmastri di estuario.
Di sicuro una meta obbligatoria per gli acquariofili che si trovano a passare da Lisbona e che vi metterà in contatto con una realtà che difficilmente riuscirete ad osservare in altri acquari, forse anche più grossi ma che non danno la medesima suggestione di essere davvero nell’oceano!
Ma andiamo a pagina 2 per raccontare il vero motivo di questa visita ovvero l’esposizione temporanea ospitata dall’Oceanario di Lisbona: Florestas Submersas di Takashi Amano.