Pesci
I pesci che si possono trovare in questo acquario sono davvero tanti, a tal punto che perfino il gestore ha fatto fatica ad elencarli tutti, ecco qui la lista, in puro ordine alfabetico, non di tutti siamo riusciti a fare una foto, sia per le problematiche legate al vetro, che per la difficoltà oggettiva di trovare il singolo pesce.
In acquario sono ospitati un Amblygobius phalaena, tre Amphiprion ocellaris, un Centropyge eibli, un Centropyge loriculus, ed un Chelmon rostratus.
Un numero non precisato di Chromis viridis, un Ctenochaetus strigosus, un Halichoeres chrysus, un Labroides dimidiatus, un simpaticissimo Oxycirrhites typus.
Ci sono diversi Paracanthurus hepatus.
Sono contenuti molti Pseudanthias dispar, che devo dire ci hanno colpito molto per la loro bellezza.
Ci sono 2 Pseudocheilinus hexataenia, una Salarias guttatus, una Salarias ramosus, un Siganus volpinus.

Uno Zebrasoma scopas
Uno Zebrasoma xanthurus ed un Acanthurus sohal

I Coralli
La disposizione dei coralli presenti verrà presto cambiata, ci informa il responsabile Martin Bauert, che ci invita a ripassare ad ammirare l’acquario fra qualche anno, dopo il periodo di ammodernamento. Intanto però notiamo comunque coralli abbastanza in salute, ammiriamo la sfida che si pone lo Zoo di Zurigo nel mantenere diverse specie di coralli duri: avrebbero potuto più semplicemente impressionare i profani con molti coralli molli, invece, volendo ricreare un panorama realistico, si impegnano ad avere una vasta scelta di coralli. Ecco qui la lista delle specie ospitate.
Tante Acropore, come abbiamo detto.
Acanthastrea, Blastomussa, e Catalaphyllia jardinei

Discosoma, Echinophyllia, Euphyllia, Favia sp., Fungia sp., Gorgonie Rumphella sp., Heliopora

Litophyton sp., Lobophytum,
tante Montipore molto sviluppate.
Seriatopora hystrix
Stylophore pistillate milka
Welsophyllia e Zoanthus sp.
Altri invertebrati
Notiamo subito delle grandissime Tridacna sp. e alcuni anemoni Entacmaea sp. fra gli invertebrati sessili.
L’acquario però è popolato anche da moltissimi animali che si muovono nella vasca fra cui diverse lumache Trochus e Tectus, inoltre due Cypraea fimbriata e due Cypraea tigris. Due ricci di mare Tripneustes, e diversi Clypeaster australasiae, una stella di mare blu (Linckia laevigata) e due rosse (Formia elegans). Una Linckia sp., diverse Archaster angulatus, circa 30 paguri di diverse specie (fra cui Calcinus Elegans), due granchi Neopetrolisthes sp. e dei gamberetti: sette Lysmata amboinensis e quattro Stenopus hispidus.

Beh che dire.. L’impatto visivo quando ci si trova difronte ad un acquario di queste dimensioni dev’essere molto forte.. Osservandolo più attentamente pero’ si intuisce quanto sia difficile gestirlo tenendo conto dei costi..forse il cambiamento migliore sarebbe dato dalle lampade come dici tu..
Comunque sarei curioso di osservarlo dal vivo
Bravo Dani
Ciao Simone e Danilo,
complimenti per il bellissimo reportage!
Non conoscevo l’acquario dello Zoo di Zurigo. Ho trovato l’articolo particolarmente interessante per molte analogie tra l’acquario presentato e quello che gestisco al Museo di Scienze Naturali di Bolzano. Il nostro sistema è un po’ più piccolo, 9.000 litri d’acqua, di cui poco più della metà nella vasca espositiva e il resto nell’impianto di filtrazione dell’acqua e vasche curatoriali ad esso collegate. La nostra vasca è più “vecchia”, è ormai ampiamente maggiorenne compiendo a giorni 19 anni. Anche la comunità vivente presenta delle differenze: abbiamo più pesci (forse troppi) e una netta prevalenza di coralli duri a polipo piccolo. Fino a pochi anni fa avevamo anche noi molti coralli molli (Alcionacei), ma come avete scritto nell’articolo, in un grande acquario il popolamento è soggetto a un continuo lento cambiamento. Infine ho trovato molto interessante la scelta di ricostruire la comunità biologica di barriera con una connotazione geografica ben definita.
Molto bello anche il video!
Spero di avere in futuro l’occasione di vedere la vasca di persona e di conoscere il collega dott. Bauer.
A presto,
Massimo
Una descrizione molto bella e dettagliata.
Molto interessante l’introduzione del biotopo nell’acquariofilia marina. Potrebbe aprire una nuova era per questo hobbie.
Spero un giorno di riuscire a vedere dal vivo questa meraviglia.
Ciao Hkk.2003,
in effetti la caratteristica biotopo mi ha sempre affascinato e sarebbe piaciuto anche a me nel mio semplice nanoreef, per ora ho desistito ma chissà in futuro… Magari ci riproverò.
Per quanto riguarda il vederlo dal vivo se passi da Zurigo ti farò volentieri da guida.