I Parametri di base, così definiti da Fauna Marin, consistono in salinità, alcalinità (dKh) e pH. già in questo modo riusciamo a renderci conto se il rifrattometro ed il test del Kh che usiamo siano attendibili. Sul pH il discorso è più complesso perché esso varia con l’orario della giornata, e secondo me possono esserci delle differenze fra quanto misurato in acquario e quanto rilevato dal laboratorio, ma diciamo che non dovremmo discostarci molto dagli eventuali valori misurati a casa.
I Macroelementi basilari sono i Cloruri, Magnesio, Calcio, Potassio, Stronzio, Fluoro, Bromuro e Iodio. Questi sono test che possiamo fare anche a casa, fondamentali calcio e magnesio, che penso nessuno di noi si esima dal non farli, mentre gli altri sono fortemente consigliati per una integrazione mirata di oligoelementi, a tal proposito si legga questo interessante articolo di approfondimento sulle integrazioni. Ovviamente in questo modo ci si può già rendere conto di uno sbilanciamento del proprio sistema, e magari tarare le integrazioni.
Della dicitura Altri elementi fanno parte il Bario, Selenio, Cadmio, Stagno, Alluminio, Piombo, Titanio, Nickel e Zirconio, e qui comincia il grosso valore aggiunto di questa tipologia di test. Perché entriamo in un campo dove la misurazione di questi elementi a casa sarebbe impossibile. Con il calcio ed il magnesio già visti prima infatti, è possibile avere un test a casa, per quanto approssimativo, ma poter analizzare tutto il resto diventerebbe alquanto oneroso. In questo modo se dovessimo avere una intossicazione in acquario potremmo rendercene conto subito, ad un costo, come dicevamo, relativamente contenuto.
I Nutrienti sono la gioia e dolore di ogni acquariofilo, ed in questo caso contengono le rilevazioni di Nitrato, Nitrito, Fosforo, PO4 calcolato, PO4 fotometrico, Zolfo, Solfato e Silicio. Anche qui in genere abbiamo una idea dei nutrienti fondamentali, come nitrato e fosfato, a volte arriviamo al nitrito, ma sicuramente non abbiamo una precisione elevata, ed in questo modo possiamo davvero renderci conto a che punto siamo in acquario.
Infine Fauna Marin raggruppa gli elementi Ferro, Manganese, Boro, Cromo, Cobalto, Berillio, Rubidio, Vanadio, Zinco, Antimonio, Rame, Litio e Molibdeno nel sottoinsieme Colori e parametri di crescita. Anche qui sarebbe possibile forse rilevare il ferro, ma tutto il resto sarebbe quasi impossibile. Ed anche qui siamo in grado di vedere se vi siano delle varianze tali da giustificare delle problematiche in acquario.
Alla fine abbiamo la rilevazione di 41 parametri ad un costo di 99 euro per il Business Laboratory Test. Un costo, a mio modesto avviso, più che giustificato per quello che andremo ad ottenere. Magari potrebbe essere un test che non faremo sempre, ma con cadenza periodica, potrebbe aiutarci a condurre il nostro acquario in maniera migliore.
D’altronde è possibile affidarsi anche all’Economic Laboratory Test che rileva 30 parametri e che costa esattamente la metà, 49 euro.
Noi lo abbiamo spedito, e vi terremo al corrente dei risultati del test. Per ora possiamo dire che l’idea del test a distanza, ma più preciso, ci piace davvero tanto, ci piace la cura nel confezionamento e nell’attenzione alla preparazione dei campioni, così come ci piace la busta preaffrancata del corriere espresso. Vi terremo al corrente di quello che scopriremo in acquario fra qualche giorno, quando avremo il responso dei test.
Per maggiori informazioni vi rimando alla pagina di Acquatic Life che si occupa della commercializzazione del marchio Fauna Marin in Italia.
il dubbio viene pensando che i test triton costano un terzo e a quanto pare sono affidabili.. dove stanno le differenze?
Ciao.
Diciamo che le differenze si potrebbero rilevare nel numero dei valori rilevati, che nel Fauna Marin sono un po’ di più (conducibilità, densità, salinità, pH, kh, capacità di neutralizzazione dell’acqua, bilanciamento ionico, cloriti (ma in Triton abbiamo il sodio totale), ione fluoro, nitrati, nitriti, solfati, argento, scandio e zirconio, mentre Triton ha anche il mercurio. Nel materiale accluso nel test, nel pacco affrancato del corriere espresso.
Ciao,
leggo incuriosito perché lo proverò a breve (seguo con interesse la tua lotta ai dino e questo è il primo step). Aggiungo – forse a parziale giustificazione del prezzo – il fatto che il metodo Triton implica necessariamente continuità, ovvero fidelizzazione del cliente; i test Fauna Marin, come giustamente sottolineato da te, sono strumenti probabilmente adatti ad un uso più “rarefatto” nel tempo, se non addirittura occasionale.