Julian Sprung era stato invitato a partecipare alla nostra tavola rotonda sui cambi d’acqua in acquario marino che abbiamo pubblicato la settimana scorsa. Purtroppo però la sua intervista è giunta con alcuni giorni di ritardo e non ci è stato possibile presentarvela assieme alle altre.
Così ve la riproponiamo in versione integrale oggi, anche se il consiglio preliminare è quello di leggere il nostro articolo prima di leggere questa intervista: Il cambio d’acqua in acquario marino – 10 esperti internazionali a confronto.
Prima però introduciamo Julian Sprung, laureato in biologia animale, è un acquariofilo di lunga data con una enorme esperienza, cofondatore nel 1991 ed attualmente comproprietario della Two Little Fishies, editore di libri, relatore e tanto tanto altro. Ad esempio vi ricordo alcuni libri molto importanti che riguardano l’acquariofilia marina e che potete trovare su Amazon: Invertebrates: A Quick Reference Guide, Corals: A Quick Reference Guide, Algae: A Problem Solver Guide, giusto per citarne alcuni. Io ho avuto il piacere di incontrarlo durante il Macna 2013 a Miami, e posso assicurarvi che è una persona con un grande senso dell’umorismo, come possiamo vedere dall’intervista che segue.
L’intervista, come sapete, era incentrata su 4 semplici domande a cui Julian ha risposto in maniera comunque molto sintetica:
DaniReef – Pensi che il cambio dell’acqua possa essere utile?
Julian Sprung – Si potrebbe esserlo.
DR – In quali proporzioni e ogni quanti giorni?
JS – Perché aspettare a farlo? Cominciate a cambiare acqua e non fermatevi mai. I produttori di sale marino vi ameranno!
DR – Perché pensi che il cambio d’acqua sia utile, se lo pensi?
JS – Bhè innanzi tutto perché rompe la monotonia del giorno, voglio dire, andiamo, solo stare a guardare l’acquario? Questa è una cosa che diventa noiosa dopo un po.
DR – hai dei commenti in proposito?
JS – Bhe diciamo che fino ad ora abbiamo giocato, entriamo nel vivo e rivediamo le domande in maniera più seria ed approfondita.
Ricominciamo…
DR – Pensi che il cambio dell’acqua possa essere utile?
Benché sia possibile mantenere un acquario marino, anche un acquario dedicato ai coralli, per lunghi periodi senza cambi d’acqua significativi, è generalmente raccomandato fare un cambio d’acqua di circa il 10-20% del volume dell’acquario mensilmente. Questo è utile per mantenere la stabilità di alcuni parametri che possono deviare dalla norma di quando in quando. Se dovessimo mantenere bassi i valori dei nutrienti mediante il cambio d’acqua dovremmo fare cambi d’acqua molto più corposi e molto più frequenti, e diventa una pratica costosa e non molto pratica per la maggior parte degli acquari. Piccoli cambi d’acqua poco frequenti sono la via più pratica.
DR – In quali proporzioni e ogni quanti giorni?
Vi ho già detto sopra la mia ricetta, ma lo ripeto volentieri, circa un cambio al mese, anche se penso sia adeguato anche farne uno solo ogni due tre mesi, cambiando fra il 10 ed il 20% dell’acqua. Penso che cambi d’acqua maggiori siano utili solo per le emergenze.
DR – Perché pensi che il cambio d’acqua sia utile, se lo pensi?
I cambi d’acqua rimuovono alcuni composti che potrebbero colorare l’acqua, correggono alcuni cambiamenti nella composizione dell’acqua che potrebbero avvenire in ambienti chiusi come l’acquario marino ogni tanto. Inoltre il cambio ci da l’opportunità di sifonare via i detriti e di rimuovere le alghe dal substrato.
DR – hai dei commenti in proposito?
Molto di quello che si ottiene con il cambio d’acqua si può già ottenere con altri mezzi, ma con definitivamente meno sforzo e spesso ottenendo lo stesso risultato o ancora migliore.
Per esempio.
Usare il carbone attivo o l’ozono ci permette di eliminare i composti organici responsabili del viraggio di colore dell’acqua dell’acquario.
I cambiamenti nella composizione dell’acqua possono essere monitorati tramite test ICP (come ad esempio Triton e Fauna Marin – ndr) e possono essere corretti tramite integrazioni se vi siano delle carenze. Se dovessero esserci invece degli eccessi di un qualche elemento sarebbe comunque necessario un cambio d’acqua per abbassarlo.
Il controllo dei nutrienti può essere attuato con una filtrazione tramite alghe, denitrificazione, mangrovie, resine, schiumazione, biopellet, carbone, per citare la maggior parte dei metodi che utilizziamo normalmente.
Julian
Siamo arrivati alla fine, e possiamo apprezzare come Julian abbia portato un punto di vista un po’ diverso rispetto a quanto emerso la settimana scorsa, e molto più vicino alla mia visione delle cose, con pochi cambi, anche se lui però considera quantità molto maggiori di acqua da utilizzare nel cambio.
Riportiamo quindi la nostra tabella aggiornata con il pensiero di ognuno degli undici acquariofili
Acquariofilo | Percentuale | Frequenza | Percentuale annua |
Danilo Ronchi | 5 % | Ogni 14 giorni | 130 % |
Davide Mascazzini | 5 % | Ogni 7 giorni | 261 % |
Enzo Romeo | 10 % | Ogni 7 giorni | 521 % |
Massimo Morpurgo | 7,5 % | Ogni 7 giorni | 391 % |
Roberto Ferri | 10 % | Ogni 7 giorni | 521 % |
Ehsan Dashti | 10 % | Ogni 14 giorni | 261 % |
Anthony Rosario Calfo | 20 % | Ogni 7 giorni | 1043 % |
Ronald Shimek | 25 % | Ogni 21 giorni | 434 % |
Michael Paletta | 10 % | Ogni 7 giorni | 521 % |
Claude Schuhmacher | 10 % | Ogni 7 giorni | 521 % |
Julian Sprung | 15 % | Ogni 30 giorni | 180 % |
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Media Raccomandata | 11,6% | Ogni 11,6 giorni | 435 % |
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Vediamo come attualmente la percentuale di acqua raccomandata sia rimasta più o meno quella, mentre si è leggermente dilatato il tempo che dovrebbe intercorrere fra due cambi, più vicino alle due settimane, ma ovviamente leggendo il parere di tutti gli undici esperti che hanno partecipato potrete trovare più consona una tipologia di cambi piuttosto che un’altra.
Voi cosa ne pensate? Che strategia adottate?
WoW, che voce fuori dal coro.
Ha menzionato OZONO e Mangrovie, due elementi assolutamente “strani” in questo mondo.
Di ozono se ne è parlato più volte e Pietro Romano ne è un fervido sostenitore, mentre in Italia di mangrovie quasi non se ne parla.
Ha menzionato ICP che non mi pare nessun altro abbia menzionato.
Ora che hai aggiunto quest’altra autorevole voce al coro, trovo che le idee siano ancora più confuse, ma grazie per aver condiviso quest’altro “metodologia” dalle larghe vedute.
^_^
Bhè ICP sono Fauna Marin e Triton… Paletta ha detto che sta implementando proprio un acquario marino dedicato a questo metodo…
Io comunque sono più fedele a lui come filosofia del cambio d’acqua che agli altri…
Già questo si denota soprattutto dalla tabella finale.
Tu con il 130% e lui con il 180% siete gli esperti con un turn over d’acqua più basso di tutti.
Mi piacerebbe sperimentare le mangrovie, ma non mi ci vedo con una piantagione in ufficio ^_^
La prossima settimana dovrebbe esserci un bell’articolo sulle mangrovie, ti interesserà! 😉