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Esotika Milano 2016 ad Erba – Editoriale

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Faceva seguito un’area Aquascaping sponsorizzato da Equo, Newa, Anubias e Tropizon, con vasche di acqua dolce estremamente curate e sceniche; abbiamo assistito ad un allestimento live di un aquascaping live in un Newa more.

Alle spalle era posizionato un bellissimo allestimento, tanto scenico quanto bizzarro; su di un semplice tavolo, era allestito un paludario curato nei minimi dettagli che ospitava delle ranocchie.

Gli aquascapers che si sono avvicendati sono stati Roberto Bielli, Alessandro Mascolo e Loris Villa.

A lato troviamo lo stand della Newa, con ben esposte le vasche more sia per acqua dolce che marina. Dopo i saluti di rito, ci hanno paventato tutta una serie di novità che presenteranno alla fiera di Norimberga che riguarderanno i NanoReef. Abbiamo ricevuto qualche indiscrezione che ci ha fatto venire voglia di testarne qualcuna in futuro.

2016_04 esotika expo erba 28 - stand Newa

Da quì siamo passati a salutare Davide Mascazzini di ReefSnow che tra i vari prodotti in mostra aveva un vasto assortimento di cibo vivo. Era possibile acquistare fitoplancton a scelta tra Nannochloropsis oculata o Dulaniella tertiolecta o cibo vivo di cui c’era solo l’imbarazzo della scelta potendo optare tra copepodi, rotiferi, moina salina, Chironomus, Dafnia, tubifex e larve di zanzara bianca. Il fitoplancton e i copepodi erano di produzione propria.

È ora il momento di Hanna Instruments che annuncia l’uscita del fotometro HI 772 per l’alcalinità in acqua di mare con risultato diretto in gradi tedeschi. L’articolo sarà disponibile a magazzino dalla settimana successiva alla fiera.

Dopo la Hanna Instruments ci eravamo prefissati di far visita a Sicce, Seachem e Milwaukee ma dopo averle cercate invano abbiamo sospettato inesattezze riguardo alla lista espositori.

Cercando gli assenti abbiamo girato velocemente tutto il padiglione B e al termine del tour, da acquariofili marini quale siamo, eravamo un po’ abbacchiati. Non ci aspettavamo una distesa di coralli, ma qualche pesciolino o qualche invertebrato ci saremmo aspettati di vederlo.

In questo rapido giro abbiamo però avuto modo di dare una rapida occhiata alla parte “asciutta” della fiera. Numerosi stand esponevano in vendita rettili svariati tipo. Serpenti di varie provenienze, tartarughe d’acqua e di terra, da quelle economiche a quelle con prezzi e dimensioni importanti. Non mancavano gechi e camaleonti, ne tanto meno gli insetti ornamentali. C’erano anche numerose rane dai colori sgargianti. Gli stomaci deboli avranno sussultato di fronte ai banchi che vendevano larve, vermi grilli e simili cibarie vive. Altri stand proponevano i mammiferi più disparati, dai gerbilli alle cavie, dai porcellini d’india ai conigli.

Era presente anche uno stand espositivo dedicato a divulgare informazioni sull’allevamento dei cani della prateria. C’era una modesta sezione dedicata ai volatili. Uccelli rapaci e galli molto appariscenti attiravano l’attenzione del pubblico ma la disponibilità dei piccoli volatili da gabbietta domestica mi è sembrata scarsa. Il padiglione A invece era orientato agli animali domestici più classici: cani e gatti. Al centro era posizionato un enorme recinto con un percorso di agility canina; sul perimetro erano presenti alcuni allevatori che esponevano cani e gatti in vendita.

Conclusioni

L’organizzazione ha comunicato che i visitatori paganti sono aumentati del 30% rispetto alla precedente edizione, superando i 13.000 visitatori.

La stessa organizzazione confessa di rendersi conto la debolezza della manifestazione nel campo dell’acquariofilia e promette per l’anno prossimo una sezione in grande stile dedicata al settore Reef dell’acquariofilia.

Alcuni espositori del settore acquariofilo con cui abbiamo parlato hanno lamentato la carenza di un pubblico specializzato, per altro già visto anche durante Animal Show a Rimini, ma questo può essere giustificato dal main theme dell’esposizione ovvero i rettili e dal format della manifestazione. Da non conoscitori del settore, reputiamo discreto il quantitativo dei rettili, non siamo in grado di sapere se ci fossero anche chicche, ma il quantitativo era davvero imponente.

Da acquariofili marini siamo rimasti però a bocca asciutta pertanto non abbiamo alcuna segnalazione specifica ma speriamo nel prossimo anno. Essendo poi poco ferrati anche sul mondo dell’acquariofilia dolce non sappiamo valutare la qualità degli animali esposti, e speriamo magari in un commento di qualche lettore.

La kermesse ha sicuramente raccolto l’apprezzamento dei più piccoli; la bimba di 4 anni che ci accompagnava è arrivata a sera sfinita ma entusiasta. Ci auguriamo di potervi presentare in futuro una iniziativa più vicina al lato salato dell’acquariofilia.

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