Ieri pomeriggio è finalmente arrivato un aggiornamento da Philips che ci rivela alcuni aspetti tecnici e funzionalità della sua plafoniera Led Philips CoralCare e del suo controller, oltre che una nuova testimonianza sul campo.
Di CoralCare avevamo già parlato in alcuni articoli: Philips si getta nell’arena dell’illuminazione per acquario con CoralCare Led e soprattutto nell’articolo Philips CoralCare Led e ATI Sunpower T5 a confronto dove Philips portava alcune prove della bontà della propria plafoniera, e che vi consiglio di rileggere prima di continuare.
Controller e programmazione Philips CoralCare
Prima di tutto scopriamo che possiamo connettere fino a quattro plafoniere allo stesso controller, cosa che permetterà di illuminare anche acquari piuttosto grandi, senza nessun problema nelle sincronizzazioni e nella configurazione. Ricordiamo infatti che nel confronto con i T5 due plafoniere LED CoralCare coprivano già un’area di 80×70 cm.
Inoltre il controller utilizza un’interfaccia 0-10 V che ci permetterà sia di programmarlo da PC, tramite cavo USB sia di connetterlo ad un computer per acquari, in quanto l’interfaccia standard dovrebbe essere altamente compatibile con i prodotti attualmente presenti in commercio. Il controller è venduto separatamente e questo farà in modo che chi prenderà più di una plafoniera per il suo acquario non dovrà necessariamente acquistare diversi controller che rimarrebbero inutilizzati.
Nella sua configurazione più semplice, dopo aver connesso il controller alle plafoniere lo si potrà programmare via PC. Continuerà così a ripetere giornalmente il ciclo che abbiamo impostato, a meno di non premere un bottone che ci permetterà di cambiare brevemente le condizioni dell’illuminazione (in una diversa programmazione della durata di massimo un ora) senza doverci connettere nuovamente via PC, ad esempio per controllare gli ospiti dell’acquario durante la notte. Una batteria di backup permetterà di mantenere l’orologio e la programmazione anche in caso di una interruzione di corrente fino a 48 ore. Dopo quel lasso di tempo il controller dovrà essere reimpostato.
Per semplificare le impostazioni, tramite il software è possibile definire la temperatura di colore e l’intensità fino a 20 punti all’interno della singola giornata, sarà poi il software che calcolerà la migliore miscelazione e dimmerazione fra un punto ed il successivo, come si vede nella foto successiva. In questo modo non dovremo decidere noi le varie intensità di ogni singolo canale led, ma sarà fatto tutto in automatico a seconda del bilanciamento che andremo ad introdurre. Philips ci assicura che sono stati inseriti dei blocchi per evitare di creare delle curve che possano creare problemi ai pesci ed ai coralli, la qual cosa stimola enormemente la nostra curiosità. Inoltre siamo anche curiosi di vedere su quale gradazione sia tarata la plafoniera, perché, è lapalissiano pensare che se noi impostassimo una temperatura di colore diversa da quella pensata in fabbrica la potenza risultante sarà inferiore di quella dichiarata.
Studi sull’ottica della plafoniera CoralCare
Philips ci informa anche sugli studi che hanno compiuto riguardo alla luce della plafoniera. Prima di tutto ci informano che le plafoniere led sono ottimali nel produrre Glitter Lines nella giusta intensità, una via di mezzo fra le HQI, in cui l’effetto è molto presente ed i T5, che non ne producono.
La plafoniera LED dovrebbe quindi regalarci una buona dinamica ed un buon mix di colori, abbinato ad una luce distribuita omogeneamente. Philips ha anche studiato l’angolo massimo di ingresso in acqua della luce (dalla superficie) in modo che questa venga totalmente riflessa all’interno dell’acquario e non fuoriesca dai lati. Questo angolo è di 63° e un ottica appropriata sulle lenti può evitare il fenomeno della luce che esce dai lati.
D’altro canto questo provoca una fastidiosa luminescenza dei vetri e un altro contrasto fra zone di ombra e luce, fastidiosa non solo per l’occhio in quanto può anche influenzare la crescita dei coralli. Per questo la plafoniera Philips CoralCare bloccherà la luce diretta oltre i 63° che potrebbe fuoriuscire dall’acquario ma nel contempo avrà degli elementi che aiuteranno la diffusione della luce, evitando che la luce arrivi da una sorgente puntiforme a bassi angoli. Ciò permetterà anche un mixing ottimale dei colori.
Siamo molto contenti di sentire di questi interessanti studi da parte di Philips che parte davvero alla grande, con un brevetto per lo strato che dovrà ridistribuire la luce, rendendo questa plafoniera unica.
Philips non si è fermata qui, ma anche questa volta ha portato la testimonianza diretta di un famoso acquariofilo, Twan Peeters, di Helden in Olanda, che possiede un acquario enorme, di 3 metri per 1 metro per 80 cm di altezza, quasi 2,5 metri cubi di acqua.
Su questo acquario di tre metri sono state installate quattro plafoniere Philips CoralCare per un periodo di 5 mesi. Twan si dimostra colpito dalla quantità di luce in acquario e dalla sua perfetta distribuzione. E sebbene all’inizio avesse paura che le plafoniere non sarebbero riuscite a coprire tutto il metro dell’acquario, ha ammesso di non aver avuto nessun problema.
Per leggere la sua testimonianza vi rimandiamo a questo pdf: Reefer’s View
Ulteriori informazioni potete trovarle qui (in inglese):