Dopo i primi due articoli riguardanti vari calcoli sui cambi d’acqua siamo arrivati alla terza ed ultima parte.
Se ancora non aveste letto le prime due parti ecco di seguito i link:
- Come abbassare i veleni in acquario col cambio d’acqua: Parte 1;
- Come tenere sotto controllo gli inquinanti coi cambi d’acqua parte 2.
Integrazioni e cambi d’acqua
Come abbiamo visto per gli inquinanti anche per quanto riguarda gli elementi che vengono consumati in acquario, ad esempio il magnesio, vale la regola vista con gli inquinanti, ma al contrario: con il cambio d’acqua i valori potrebbero salire, poiché spesso il sale è più ricco di elementi rispetto alle condizioni medie marine, e poi scendono nel tempo, consumati dalla crescita dei coralli.
Ciò vuol dire che cambi d’acqua frequenti potrebbero tenere questi valori stabili, mentre grossi cambi più rarefatti potrebbero significare una grande oscillazione di valori ed una media più bassa. Ma questo potrebbe succedere se e solo se il sale fosse più carico di elementi rispetto ai valori desiderati.
Riportiamo infatti un semplice esempio: se l’acquario avesse un consumo giornaliero di 1 ppm di una fantomatica sostanza. In una settimana avremo quindi una diminuzione di (ad esempio) 7 ppm della nostra sostanza. Se ammettessimo che in acquario ve ne sia una concentrazione pari a 100 ppm, vorrebbe dire che dopo la prima settimana ne sarebbero rimasti 93 ppm. Se effettuassimo il cambio d’acqua assumendo un acquario da 100 litri ed assumendo di cambiarne 20 litri, cioè il 20%, matematicamente vorrebbe dire che andremmo a togliere 20 litri con una concentrazione di 93 ppm e ne aggiungeremmo 20 con concentrazione di 100 ppm, perché l’acqua che andremo ad immettere dobbiamo supporre che sia perfettamente preparata ed equilibrata.
La concentrazione a questo punto ritornerà ad un valore di [(80*93+20*100)/100] = 94,4 ppm!
Con un ottimo cambio d’acqua del 20% abbiamo perso ben 5,6 ppm in una settimana, con un consumo di soli 7 ppm!
Questo semplice ragionamento ci fa pensare che qualsiasi sostanza che venga consumata in acquario, in qualsiasi concentrazione venga consumata, non sarà mai rimpiazzata da un cambio d’acqua, per quanto cospicuo esso sia, a meno che, come supposto precedentemente si parli di un sale più carico del normale, oppure venga fatto un cambio proprio del 100% del volume dell’acquario.
A questo punto bisogna notare che il consumo e la calcificazione non sono costanti ma rallentano con il calare della concentrazione in vasca. Ciò vuol dire che più i valori chiave scendono più la crescita risulta rallentata, e questo non ci permette di fare calcoli “facili” ma ci porterebbe a difficili integrali che non voglio trattare in questi articoli. Ecco perché questa sezione non presenta altri calcoli matematici.
I cambi d’acqua non dovrebbero essere fatti con lo scopo di integrare macro e micro elementi e quindi i grossi cambi rarefatti non hanno effetti negativi, a patto che le integrazioni vengano fatte in maniera mirata con altri strumenti. Soprattutto in presenza di acquari di coralli duri.
Sbalzi di salinità e temperatura
È importante considerare che in caso di cambi d’acqua consistenti bisogna stare molto attenti a salinità e temperatura, questo perché avremo sbalzi molto più grandi, in quanto l’acqua nuova si mischia con una quantità inferiore di acqua vecchia.
Un semplice esempio può essere quello della temperatura. Se noi cambiassimo il 10% d’acqua con una temperatura che abbia una differenza di addirittura 10°C (valore molto oltre il realistico) il nostro acquario avrà uno sbalzo di un singolo grado. Cambiando invece il 50% dell’acqua lo sbalzo sarà di circa 5 gradi, e cambiandone di più avremo cambiamenti ancora più grandi.
Lo stesso vale per la salinità, valore davvero critico, per il quale infatti facciamo spesso l’acclimatazione goccia a goccia. Immettere la nuova acqua lentamente può infatti aiutare l’acclimatazione degli abitanti, come se li si portasse da un acquario all’altro. In ogni caso è davvero importante avere ottimi valori di salinità, ma in questo caso questi non devono corrispondere necessariamente alla teoria, bensì devono corrispondere a quelli che avevamo precedentemente in acquario. Nel caso poi la salinità non sia nel suo range ideale potremo riportarla ai valori corretti lentamente, anche nel giro di diversi giorni, in un altro contesto.
Va menzionato anche che i coralli possono stare alcuni minuti fuori dall’acqua durante i grossi cambi e questo non rappresenta quindi una limitazione.
Conclusione
Osservando i tre punti trattati nei tre articoli, possiamo dire che grossi cambi d’acqua possono eliminare più facilmente i problemi dati da un inquinamento straordinario e tenere la media di inquinanti che vengono prodotti costantemente più bassa (anche se il valore picco resta uguale) in confronto a tanti piccoli cambi e a parità di litri d’acqua cambiata all’anno.
Va anche detto però che se un qualsiasi problema dovesse verificarsi e noi non ce ne accorgessimo con i cambi d’acqua rarefatti potremmo intervenire solo dopo molto tempo (anche se in modo più efficace dato il litraggio maggiore).
Penso quindi che se l’acquario venisse monitorato con attenzione e si trovasse in una situazione stabile i cambi d’acqua potrebbero avvenire meno frequentemente ed essere di entità maggiore. Se invece volessimo recuperare un acquario marino che abbia avuto un problema il consiglio è quello di cambiare quasi tutta l’acqua in una volta sola, piuttosto che eseguire diversi cambi minori.
Ricordiamo inoltre che la qualità dell’acqua d’osmosi, che a seconda della tipologia degli animali ospitati potrebbe andare da un minimo di TDS pari a 0 ad un massimo di 10-20 per soli pesci, e del sale sono fondamentali per avere dei cambi d’acqua salutari per l’acquario, e che possano garantire il benessere degli ospiti, anche i più esigenti.
Tabella riassuntiva di calcolo
Avete già preso in mano la calcolatrice o vi siete arresi difronte alla matematica? Nessuna paura. In entrambi i casi vi proponiamo un foglio excel che vi aiuterà a calcolare come abbassare i veleni con cambi d’acqua e come tenere sotto controllo gli inquinanti.
Download foglio di calcolo su veleni ed inquinanti
Nel file Excel avete a disposizione due tabelle di lavoro. I valori che si possono modificare per effettuare i calcoli sono in celle arancioni, con scritta scura.
La tabella che riguarda il primo articolo, sui veleni è intitolata semplicemente Veleni. Qui potete scegliere il volume del vostro acquario, il livello di veleno iniziale, i litri per ogni cambio ed il numero di cambi d’acqua. Noterete quindi che, al contrario dei calcoli presentati nel primo articolo, il volume d’acqua sostituita non deve essere sempre uguale al 100% del volume totale. Il foglio vi fa vedere anche le concentrazioni in dettaglio dopo i primi due cambi.
Nella tabella degli inquinanti avrete due scelte. Nella prima viene calcolata la quantità media di acqua da cambiare alla settimana ed al mese data una crescita mensile fissa di inquinanti, ed un valore massimo. Vi verrà anche detto indicativamente ogni quanto occorre fare un cambio totale (100% oppure 80%) per non superare la soglia impostata.
Nella seconda parte invece potrete calcolare di quanto salgono i vostri inquinanti, conoscendo l’entità dei cambi d’acqua ed il valore massimo che raggiungete prima di ogni cambio. Ci teniamo a ripetere che un acquario ben gestito non dovrebbe avere una crescita importante di inquinanti. Questi calcoli si applicano quindi soprattutto a casi particolari, come alla gestione dell’acquario con metodo naturale.