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Editoriale: PetsItaly Mace 2016 a Rimini

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Conclusioni e Commenti

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Siamo arrivati alla fine e dobbiamo tirare le conclusioni di questa due giorni di fiera.

Il punto di vista di Simone Baglioni

Che non sarebbe stato un fine settimana comune lo si era intuito già dal venerdì sera. Un Magnaromagna in grande stile a cui hanno partecipato davvero tante persone e ospiti di rilievo internazionale aveva aperto di fatto il weekend del PetsItaly-MACE 2016 di Rimini.
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La giornata di sabato era iniziata per la verità un po’ sottotono, con l’enorme padiglione predisposto per l’occasione che faticava a riempirsi, complice anche una splendida giornata che aveva fatto preferire ai più una bella spiaggia assolata ai chiusi spazi della Fiera. Un affluenza di pubblico maggiore si è vista in verità la domenica, ma in definitiva ci saremmo aspettati un pubblico decisamente più numeroso. Peccato davvero, perché erano tante le aziende presenti, a rappresentare una buona fetta del mercato italiano e con alcuni nomi d’eccezione del panorama mondiale. Alcuni come Aquaristica avevano addirittura disertato l’Interzoo, ma erano presenti a Rimini, altre avevano pensato di presentare alcune proprie novità direttamente qui, come Corallinea di cui avremo modo di parlare approfonditamente in un articolo separato.
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E poi le conferenze, vero valore aggiunto di questo evento, che ci hanno accompagnato per entrambe le giornate e che ci hanno permesso di conoscere da vicino alcuni nomi di spicco della scena internazionale. Julian Sprung, Tony Vargas, Therence Fugazzi ed Ehsan Dashti, si sono alternati nei loro interventi agli italianissimi Ike Olivotto e Roberto Ferri, il tutto condito da una simpatia e goliardia davvero fuori dal comune che ci hanno lasciato tanti bei momenti da ricordare.
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 Si è parlato di riproduzione dei pesci, della tassonomia dei coralli, del mercato cinese, della chimica in acquario, ed anche di automazione in acquario. Qualcuno ha raccontato degli aneddoti su esperienze realmente vissute facendoci ricordare quanto alcune situazioni possano accomunarci anche se viviamo a migliaia di chilometri di distanza.
Da menzionare sicuramente il contest di aquascaping che si è svolto sotto il patrocinio di Aquaristica e Anubias, la grandissima esposizione di vasche con un tantissime carpe Koi, alcune vincitrici di riconoscimenti internazionali, davvero belle da vedere.
Insomma un peccato riscontrare un affluenza tanto ridotta a fronte di un evento organizzato con criterio, sebbene con qualche piccolo contrattempo organizzativo, con una quantità e varietà di aziende presenti di tutto rispetto, ed un cast di ospiti e relatori sicuramente di rilievo.Resta comunque la soddisfazione per aver passato due giorni in amicizia a contatto con il nostro hobby preferito, e di aver potuto conoscere un punto di vista esterno al nostro modo di concepire l’acquariologia.

Il punto di vista di Danilo Ronchi

Prima di questo però parliamo di quello che è mancato. Il pubblico. La fiera è stata organizzata bene, gli stand come avete potuto vedere c’erano, gli ospiti stranieri pure. Le conferenze sono sempre interessanti, ed i momenti di incontro ci sono stati, come la nostra bellissima cena del venerdì sera con il MagnaRomagna, e di cui potete rivedere le foto qui.

Ma anche questa volta a Rimini è mancato il pubblico, sia quello generalista che quello specializzato, alla fine della manifestazione i presenti sono stati meno di 3.000, dai dati resi noti dall’organizzazione.

Possiamo ora analizzare i motivi di questa mancanza del pubblico, qualcuno punta il dito sulla location, altri sulla data, ma devo dire che a marzo ad Animal Show (qui il nostro editoriale) non era andata molto meglio. Anche allora si parlò di data o di periodo sbagliato. Ma forse è l’acquariofilia italiana che si è adagiata su un solo evento, il PetsFestival che fa ombra a tutti gli altri.

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da sinistra: Julian Sprung, Danilo Ronchi, Tony Vargas

Qui però c’erano le conferenze, di alto livello, e che voi lettori di DaniReef potrete rivedere nelle prossime settimane integralmente, e nessuno è praticamente venuto a vederle. E’ questo che mi da molto fastidio. Di acquariofili in fiera ce ne erano comunque molti, forse non abbastanza per decretare la riuscita di una manifestazione come il PetsItaly Mace, ma se tutti fossero venuti a presenziare alle conferenze sicuramente le conferenze sarebbero state un successo. Eppure… si preferisce rimanere fra gli stand a giocare, a parlare con i soliti amici di forum, che magari non si incontrano tutti i giorni, ma preferire le chiacchiere leggere quando si potrebbe apprendere molto da chi parla, ecco… questo non lo condivido. Tutti avevano la possibilità di parlare con personaggi di primo piano dell’acquariofilia mondiale ed hanno preferito fare altro.

Peccato. Un’altra occasione persa, e se continuerà così dovremo solo sperare che di occasioni ce ne saranno altre in futuro.

3 COMMENTS

  1. Davvero un peccato la scarsa affluenza alle conferenze. Io purtroppo non son potuto venire, ma di certo avrei speso poco tempo a vedere dei prodotti che posso guardare in un negozio d’acquari, o di cui posso leggere in internet e mi sarei concentrato sulle conferenze: insomma c’erano dei nomi di persone da cui davvero si può imparare molto!

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