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Interzoo 2016: lo stand Aquanetta con uno strano prototipo di acquario all-in-one

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Camminando tra i padiglioni dell’Interzoo ci siamo imbattuti in un piccolo stand del padiglione 3A dove una piccola ditta polacca esponeva i propri interessanti prodotti.

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Aquanetta infatti è un azienda nata nel 2009 che ha la propria sede in Polonia, più precisamente a Cracovia, e che era presente a Norimberga per presentare al grande pubblico le sue novità nel campo dell’acquariologia marina e dolce.

Abbiamo quindi parlato con i disponibilissimi responsabili presenti in fiera che ci hanno illustrato i prodotti nel dettaglio. Prodotti sicuramente degni di nota che come sempre vogliamo portare alla vostra attenzione.

Iniziamo quindi col presentarvi alcune realizzazioni in ceramica prettamente rivolte all’acquario tropicale.

Caratteristiche nella forma e nel colore queste composizioni richiamano le forme e i colori del legno, con le sue venature e possono pertanto essere inseriti in sede di acquascaping per dare un tocco di originalità alla vasca.

Agli elementi di forma particolare e più elaborata si associano quelli classici dalla forma tubolare. Questi ultimi si possono trovare in diverse dimensioni, in configurazione singola oppure sovrapposti a tre, sei o più tubi, fino a formare delle vere e proprie piramidi.

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Le bellissime ceramiche Aquanetta per acquari tropicali riprendono le venature del legno in due tonalità di colore

Questi oggetti, una volta posti in vasca potranno facilmente essere adottati dai vostri pesci come dimora, andando a costituire un riparo piuttosto naturale per gli animali presenti. I più grandi possono inoltre essere utilizzati per celare eventuali accessori, tubazioni, aeratori e così via.

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Accessori in ceramica della linea Aquanetta in esposizione all’Interzoo 2016

Lo stesso materiale ceramico è presente anche nei Nanodiffusori a carbone, che quindi richiamano le medesime tonalità di colore e mantengono le particolari venature così simili al legno.

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I bellissimi nanodiffusori Aquanetta nelle due versioni. Si nota il tubo in silicone per l’ingresso dell’aria e il media di diffusione nel suo monoblocco di carbone

Questi singolari aeratori, costruiti artigianalmente con una cura davvero maniacale, presentano un tubicino attraverso il quale si andrà ad innestare la nostra mandata dell’aria. Una piccolo pezzo di materiale poroso, costituito da un monoblocco solido di carbone e posizionato all’interno del rivestimento ceramico,  permetterà di avere una distribuzione dell’aria davvero ottimale, con la formazione di piccolissime microbolle in quantità e concentrazione notevole.

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I due nanodiffusori Aquanetta nella versione piccola (chiara) e grande (scura) durante il loro funzionamento

Il materiale all’interno a base di carbone è di fatto costituito da migliaia di fibre cave affiancate tra loro quasi fossero microscopici tubi, e può quindi essere considerato il responsabile della capillarizzazione dell’aria, che passandovi attraverso viene portata in vasca e diffusa in maniera così efficiente.

Qui sotto potete vedere un piccolo filmato dei nanodiffusori in funzione dove apprezzare le migliaia di bollicine create con questo metodo.

Presenti nel catalogo Aquanetta anche alcune rocce artificiali create specificamente per l’acquario marino. Ormai questo tipo di roccia è abbastanza diffuso, ne abbiamo visti tanti in questa fiera e ne abbiamo parlato ampiamente.

Quella che a prima vista potrebbe sembrare una roccia morta dal colore innaturale, in breve tempo dovrebbe colonizzarsi, e con la formazione delle alghe coralline entrerebbe quindi nel contesto della vasca fornendo tra l’altro un valido ausilio per il posizionamento dei coralli.

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Le rocce artificiali Aquanetta possono in qualche caso sostituire le rocce vive in acquari di barriera

I vantaggi di questo tipo di rocce sono quindi molteplici:

  • in primo luogo il costo di acquisto, che dovrebbe mantenersi più basso delle rocce vive;
  • la sostenibilità ecologica in quanto non andremmo a depredare ulteriormente i reef delle loro rocce naturali;
  • la possibilità di predisporre con calma la crociata per inserirla in un secondo momento senza dover pensare agli organismi viventi presenti nelle rocce che in poco tempo andrebbero a morire se lasciati fuori dall’acqua;
  • la certezza di non importare in vasca elementi indesiderati che in qualche sfortunato caso potrebbero addirittura compromettere la normale maturazione e gestione dell’acquario.

Naturalmente questo presuppone una massiccia colonizzazione batterica a monte e dei tempi di maturazione sicuramente più lunghi rispetto a quelli che avremmo con l’utilizzo di rocce vive.

Il prodotto più singolare che abbiamo visto nello stand Aquanetta è sicuramente il prototipo di acquario marino all-in-one che era esposto.

Continua e finisce a pagina due

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