Perfettamente in linea con lo standard orientale improntato a un design essenziale, luminoso e pulito, lo stand Aquario si presentava così all’Interzoo 2016.
Aquario è una azienda coreana che si è specializzata nella produzione e vendita di prodotti per gli acquari d’acqua dolce.
Nel suo stand caratterizzato da colori chiari, tendenti al bianco e un ordine quasi maniacale, erano allestiti due acquari tropicali e due piccoli espositori con i prodotti presentati, anch’essi curati nella disposizione e nel design del packaging.
Quattro vasche di cui due allestite con cura di dettagli, e illuminate dalle plafoniere Twinstar di cui abbiamo già fatto la conoscenza in questo articolo, facevano da contorno agli altri prodotti presentati.
La linea principale a catalogo è denominata NEO Solution (NEO è l’acronimo per Natural, Easy, Optimal), ad indicare una serie di prodotti facili da usare, efficaci e a un prezzo ragionevole, e si compone di vari prodotti studiati e sviluppati principalmente per la salute e la crescita delle piante in acquario.
Neo Plants Tab1
Iniziamo quindi la nostra rassegna parlando di NEO Plants Tab1, un fertilizzante per le piante acquatiche che si presenta in pastiglie di circa 1 cm di diametro.
La confezione in flacone racchiude ben 180 pezzi da sciogliere in acqua. L’alta densità della compressa le consente di sciogliersi in maniera lenta e graduale evitando così la formazione di alghe indesiderate.
NEO Plants Tab1 contiene azoto, potassio e acido fosforico, tre tra i principali nutrienti delle piante in una forma bilanciata e facilmente fruibile, per garantire una crescita esplosiva delle vostre piante.
Come raccomandato dall’azienda, il prodotto è stato studiato per ottenere i migliori risultati se usato in combinazione con gli altri elementi del sistema NEO Solution.
In particolare modo l’efficacia delle compresse NEO Plants Tab1 è in qualche modo subordinata all’utilizzo di un sistema che aggiunga CO2 all’acquario.
Neo CO2
In tal sento la vera novità di questo Interzoo per quanto riguarda l’azienda coreana è sicuramente il NEO CO2.
Una delle problematiche più comuni che si può riscontrare nei sistemi di somministrazione di CO2 in acquario è la pressione di esercizio con cui il gas viene portato e rilasciato in acqua. Mentre i sistemi ad alta pressione possono essere costosi e in qualche caso pericolosi, quelli a bassa pressione sono spesso poco efficaci nella crescita delle piante acquatiche. NEO CO2 è un sistema di nuova concezione che permette il rilascio graduale della CO2 in acqua.
Per fare questo si ricorre all’utilizzo di un microrganismo molto particolare, il Saccharomyces cerevisae.
Per chi non lo sapesse questo singolare organismo unicellulare, facente parte del regno dei funghi e considerato a tutti gli effetti un lievito, è uno dei più importanti nell’ambito dell’alimentazione umana visto che è responsabile della comune fermentazione e viene per questo impiegato in molti campi, tra cui quello della panificazione oltre che nella produzione di birra e vino. Il lievito contenuto nel flacone, una volta miscelato con acqua calda, inizierà a fermentare andando a creare una sostanza gelatinosa nel giro di 24 ore circa. Il gel così prodotto sarà quindi immesso in vasca attraverso un particolare diffusore. In questo modo si verrà a creare la CO2 necessaria per il mantenimento e la crescita delle piante.
Una confezione di prodotto è in grado di garantire un corretto apporto di CO2 per circa 50 giorni. Naturalmente dopo qualche giorno di utilizzo il gel diminuirà di volume, ma basterà aggiungere un tappo di bio refill e un po’ d’acqua per rinnovare il processo.
Questo sistema di produzione di CO2 è fortemente dipendente dalla salute e dalla proliferazione dei batteri, dal momento che il biossido di carbonio è uno dei prodotti terminali del metabolismo del Saccharomyces cerevisae.
Come è facilmente intuibile, nel periodo invernale, quando le temperature cominciano generalmente a calare, si ha un abbassamento della flora batterica con una perdita di efficacia del media. Per ovviare a questo problema Aquario ha pensato bene di introdurre un riscaldatore che mantenga la temperatura della colonia batterica nel range ottimale di circa 30° C.