Tunze è una delle marche più famose nell’acquariofilia marina. La ditta tedesca produce schiumatoi e pompe di movimento di ottima qualità, è invece meno presente nel campo dell’illuminazione dove presenta solo tre lampade per acquari molto piccoli (da 20 a 120 litri circa). I tre modelli sono le due lampade LED eco chic e la LED full spectrum.
Oggi siamo qui a presentarvi le due sorelle più piccole, trattasi della Led white eco chic 8821 e della Led marine eco chic 8811. Queste lampade hanno un prezzo di catalogo di soli 60,50 € e rappresentano una soluzione interessante per nanoreef ed altri acquari di piccole dimensioni, soprattutto contenenti coralli molli e animali non troppo bisognosi di luce.
Caratteristiche tecniche
La Tunze LED marine eco chic è dotata di 15 LED bianchi da 6.500K e 15 LED blu da 455nm. Questa combinazione fornisce una temperatura di colore da circa 25.000K. I 7W di consumo energetico riescono a produrre 390 lm. È consigliata per acquari di coralli duri fino a 20 litri, o per coralli molli fino a 40 litri.
La Tunze LED white eco chic è dotata invece solo di led bianchi. I 30 LED bianchi da 6.500K consumano sempre 8W e producono circa 700 lm. È consigliata per acquari di coralli molli e d’acqua dolce fino a 60 litri.
La luce bianca è quindi percepita come molto più luminosa rispetto a quella blu, ma i lumen [lm] sono una misura puramente soggettiva e calibrata sull’occhio umano: Se illuminiamo un acquario marino, che ha bisogno di una grande quantità di luce blu, la misura lumen dice ben poco. La luce che occorre alla crescita dei coralli infatti non corrisponde a quella che gli umani riconoscono come più luminosa.
Entrambe le lampade hanno una misura di 305 mm x 25 mm x 17 mm di altezza e la lunghezza del cavo è di 1,5 m. Il trasformatore di corrente è montato sulla spina, che se da una parte è scomodo perché la rende molto ingombrante (in una presa multipla normale potrebbe occuparvi due spazi) noi lo apprezziamo in quanto non porta corrente ad alta tensione in vasca. Infatti la luce può essere montata sia fuori sia in acqua.
Il Magnet Holder permette di attaccare solidamente la lampada al vetro e funziona per vetri spessi fino a 10 mm, la lampada può inoltre essere agganciata al centro (come nella foto qui sotto) oppure di lato, nel caso la vogliate perpendicolare o parallela al vetro alla quale la fissate. I led all’interno della luce non possono essere sostituiti.
Installazione e funzionamento
Le lampade Tunze sono facili da usare, fin troppo. Si accendono se connesse alla spina, come una lampadina, e non dispongono nemmeno di un interruttore, starà a noi installare un timer o un computer per acquari. Possono essere attaccate al vetro per il lato lungo o a metà di quello corto, la piccola costruzione di plastica nella quale vanno incastrate permette di cambiarne l’inclinazione.
L’idea di farle lavorare sott’acqua è, a mio parere, geniale. Questo porta a benefici per quanto riguarda la luce e anche il calore sviluppato.
Dal punto di vista della luce prima di tutto si evita che questa esca dai lati dell’acquario prima di entrare in acqua (cosa che succede con lenti larghe e plafoniere distanti dall’acqua nei led, o con dei riflettori non idonei nelle lampade T5), in secondo luogo si elimina il problema della riflessione data dalla superficie dell’acqua. Il risultato è che queste lampade sono davvero molto luminose, una volta piazzate in acquario, tanto che stentavo a credere che fossero da soli 7/8 W.
Per quanto riguarda il calore i vantaggi sono due, anche qui. In primo luogo la costruzione è molto semplice, non avendo nessun problema di dissipazione del calore, quindi nessuna ventola o pesanti strutture in alluminio (anche se in realtà, perfino piazzandole fuori dall’acqua non si surriscaldano). In secondo luogo il calore sviluppato va direttamente a scaldare l’acquario dall’interno, cosa comoda nella maggior parte dell’anno, quando siamo noi a dover scaldare l’acquario. In estate potrebbero invece rendere il raffreddamento dell’acquario più faticoso, ma in questo caso basterebbe posizionarle fuori dall’acqua, ma vicino alla superficie.
Queste due caratteristiche permettono a noi di utilizzare meno energia per le lampade e di poter sfruttare anche il calore che di solito si presenta come uno scarto, è per questo che le due lampade vengono denominate eco. La definizione chic invece è stata scelta per il loro aspetto, lascio a voi giudicare dalle foto.