Ieri sera è andato in onda un servizio su Canale 5, nel programma Striscia la Notizia, in cui si è parlato di importazione illegale di coralli e pesci.
Il servizio, coordinato da Edoardo Stoppa, il Corpo Forestale e la Guardia di Finanza, ha mostrato un presunto traffico illegale di Coralli e Pesci che ruoterebbe attorno ad una azienda di San Marino. Nella fattispecie si tratterebbe di una importazione di animali di provenienza selvatica senza il regolare CITES.
Questa gravissima affermazione va ovviamente dimostrata, non basta certo un servizio di Canale 5 per decidere chi sia colpevole o chi sia in regola. Quindi noi ci mettiamo alla finestra e vi terremo regolarmente al corrente di quanto verremo a scoprire in merito a questa brutta faccenda.
Ovviamente se ci sono state delle gravi irregolarità come quelle paventate nel servizio è giusto che si vada fino in fondo e che chi abbia sbagliato debba renderne conto alla giustizia, nei modi e nelle sedi più opportune.
Il CITES
Facciamo ora un piccolo approfondimento sul CITES, che, visto il tipo di servizio ritengo più che doveroso. CITES è l’acronimo di Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora. In pratica è la convenzione sul commercio delle specie a rischio estinzione di flora e fauna. Fra questi animali ricadono anche tutta una serie di coralli che vengono commercializzate. Il far parte del CITES non vuol dire, automaticamente, che le specie non possano essere importate. Ma per alcune specie vi è solo un limite di animali che possono esserne oggetto. Importare coralli senza CITES equivale ad aggirare la convenzione ed importare animali che sono a rischio di estinzione.
Ulteriori informazioni le potete trovare nel sito del CITES.
Dal punto invece di vista di noi fruitori di questo commercio il CITES ci certifica che l’animale sia stato regolarmente importato. In verità noi non dobbiamo avere nulla in mano, sarà il negoziante che dovrà compilare un registro CITES con la registrazione degli ingressi e delle uscite. Dovremo chiedere il relativo numero solo se anche noi pensiamo di poter “frammentare” l’animale e regalarlo. Ma a quel punto dovremmo anche chiedere alla Guardia Forestale un nostro registro CITES.
Gli Animali Sequestrati
Come potrete immaginarvi dall’uscita di questo video ieri sera si sono rincorse sui Social Network molte voci sugli animali sequestrati. Nel video si afferma chiaramente che gli animali siano stati smistati all’Acquario di Livorno e al Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa. Molte voci invece affermano il contrario e dicono che gli animali sarebbero morti. Noi stiamo indagando e vi terremo informati su quello che scopriremo in merito.
Il video
Ed infine eccovi il servizio, per chi non lo avesse ancora visto, basta cliccare sull’immagine seguente.
Aspettiamo i vostri commenti in merito.
Purtroppo una fonte attendibile ci avrebbe confermato che una buona parte degli animali siano morti, e che alcuni fra quelli arrivati non siano in buone condizioni. Gli animali sopravvissuti dovrebbero essere esposti al pubblico a partire dalla prossima settimana.