Può sembrare strano, ma il neofita che stia allestendo un nuovo acquario marino di barriera si trova bombardato di informazioni e di nozioni di biochimica, fisica ed ingegneria come, ad esempio, il ciclo dell’azoto, lo spettro luminoso e la portata di una pompa in base al dislivello.
Alla fine poi mancano però tutta una serie di buoni consigli di base per una gestione semplice e giornaliera dell’acquario, sarà che molti la danno ormai per scontata? Per colmare questo vuoto ecco qui un breve articolo di consigli su come pulire i vetri in acquario.
Se ancora non avete posizionato la rocciata fate molta attenzione a lasciare lo spazio necessario per passare con una calamita e con il raschietto. Solitamente pochi centimetri sono sufficienti.
La calamita e i suoi limiti
La calamita per pulire i vetri è economica e veloce da usare, meglio se usata molto frequentemente per evitare che le alghe si accumulino e si incrostino sennò sarà più difficile rimuoverle. Controllate che la calamita sia sufficiente per lo spessore del vostro vetro e, nel caso abbiate un acquario in acrilico, che questa sia compatibile, in modo da non lasciare graffi. Esistono poi anche delle calamite automatiche, progettate per pulire il vetro in assoluta autonomia.
Purtroppo, anche se la calamita non lascia graffi, della sabbia incastrata fra questa ed il vetro può rovinare la vostra vasca, per questo fate molta attenzione ad eventuali granelli di sabbia. ReefBuilders ci illustra anche la possibilità di aggiungere uno strato abrasivo (ma morbido), come quello di una spugna da cucina, fra la calamita ed il vetro (presente anche su alcuni raschietti tipo quello nella foto qui sotto): questo lascerà degli spazi in modo che l’eventuale sabbia non venga schiacciata sul vetro. È comunque sempre meglio controllare bene quando puliamo dato che l’unico modo per essere davvero sicuri di evitare graffi è controllare assenza di sabbia sotto la calamita.
Un altro limite della calamita (oltre a quello di non riuscire a rimuovere le alghe più ostinate) sta nell’agire vicino al fondo (ed alla sabbia) ed in altre zone “difficili”, per questo può tornarvi utile un raschietto pulisci vetro con lametta.
Il raschietto
Quando volete pulire i vetri a fondo, o rimuovere delle alghe particolarmente tenaci come le coralline, dovrete ricorrere al raschietto. Nel caso di acquari in acrilico fate nuovamente attenzione a non prendere la lametta metallica, ma una compatibile, per non lasciare graffi. Nel caso del vetro, il metallo non dà problemi. La combinazione di calamita e raschietto è senza dubbio la cosa migliore.
Per rimuovere le alghe dovrete usare una certa pressione, ma i risultati sono davvero eccellenti. Esistono dei kit che presentano un lungo manico, che vi permetterà di non bagnarvi le mani o almeno di non doversi chinare fino al fondo dell’acquario. Esistono poi anche raschietti più piccoli e precisi.
Da citare c’è anche la soluzione ibrida Tunze, ossia il raschietto a calamita, che combina la comodità della calamita all’efficienza della lametta (Tunze Transformer Care Magnet) e che potete acquistare per esempio da Aquatic Life.
La soluzione Easy Blade
Un’altra soluzione che mette d’accordo tutti è l’Easy Blade.
In pratica un sistema che aggiunge una lametta alla vostra calamita, in modo che possiate utilizzare la calamita normalmente tutti i giorni, e la lametta solo quando ne abbiate bisogno. Se voleste approfondire l’argomento ne abbiamo parlato diffusamente qua: Easy Blade.
Ma avete davvero pulito bene?
Per concludere vi consiglio di guardare poi i vetri dall’interno. Non intendo che dovrete immergere la testa in acqua, ma semplicemente guardate il dietro del vetro frontale dal laterale e viceversa. Dei vetri che vi sembravano puliti appariranno per ciò che sono davvero…
Dopo aver pulito a fondo l’acquario risulterà anche più luminoso e sarà pronto per le foto o le visite degli amici.