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Il Carbone Attivo contro la Palitossina, un altro motivo per usarlo sempre

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Palythoa e palitossinaPalythoa e Zoantidi in generale sono potenzialmente letali in acquario grazie alla palitossina. Ma da oggi abbiamo un’arma in più per combatterla.

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Negli ultimi anni si sono verificati diversi casi di intossicazioni anche gravi, ascritte alle palitossine, in seguito al contatto cutaneo con anemoni coloniali in acquario e/o all’esposizione inalatoria all’aerosol sviluppato durante interventi di eliminazione di Zoantari con acqua calda.

La palitossina, nei casi più comuni, si sprigiona infatti nell’aria dopo la bollitura delle rocce vive, nel caso in cui ovviamente siano presenti palythoa su di esse. E questo può essere potenzialmente letale per chi ne sia vicino. Ad oggi non si registrano ancora dei casi mortali, ma intossicazioni si. Persone che hanno perso l’uso della vista per diverso tempo, persone che hanno avuto problemi cutanei, difficoltà respiratorie, problemi di cuore e molto altro. Il tutto in un tempo terribilmente breve.

Posto che evitare di bollire le rocce potrebbe essere un buon metodo per evitare questi problemi. Non cercare di eradicare i palythoa potrebbe esserne un altro. Ma soprattutto evitare di acquistare le specie che sono sembrate maggiormente implicate nei casi di intossicazione da palitossina.

Le specie pericolose di Palythoa

Parliamo quindi di:

  • Palythoa cf. toxica;
  • Palythoa heliodiscus;
  • Palythoa tuberculosa;
  • Palythoa grandis.

Mentre sembra essere immune la specie più comune di Palythoa, ovvero la Palythoa mutuki.

carbone attivo contro la palitossinaUna recente ricerca (Morpurgo, Tartaglione ed altri 2016) sembrerebbe però dimostrare che l’utilizzo di carbone attivo in acquario elimina completamente la palitossina libera presente in acqua.

Questo purtroppo però avviene in condizioni ideali di utilizzo del carbone. Ovvero entro 2-3 giorni dalla somministrazione e l’utilizzo all’interno di un reattore. Mentre normalmente se ne consiglia la sostituzione ogni 30 giorni e l’uso in una calza per non risultare troppo aggressivo e per sfruttare le sue capacità adsorbenti.

Quindi utilizzare sempre il carbone attivo, e state attenti a cosa comprate. Ora non ci resta che attendere che Massimo Morpurgo, uno dei ricercatori, che è anche nostro collaboratore, non voglia scrivere una disanima completa sull’argomento.

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