Parte II – La visita al reparto produzione
Fatta la conoscenza con le due protagoniste, ci è stato consentito di entrare a vedere uno dei reparti di produzione posizionato all’interno di in uno dei grandi padiglioni nella sede centrale Sicce. Ed effettivamente questa visita ha dato un senso alle parole Open House.
Il primo impatto è stato quello di una struttura importante e ben strutturata. Grandi spazi e una organizzazione di lavoro ben consolidata, con la zona magazzino caratterizzata da grandi scaffalature che faceva da contrapposizione alle aree di lavoro vere e proprie.
Sebbene l’azienda conti un cospicuo numero di dipendenti, la sensazione che abbiamo avuto è stata quella di trovarci di fronte ad un ambiente familiare, dove la dimensione umana e l’importanza della persona erano evidenti. Gran parte delle operazioni venivano effettuate a mano dagli operai e, pur se gli standard di controllo Sicce sono davvero restrittivi, l’idea è quella di avere a che fare con un prodotto di artigianato tecnologicamente avanzato, che non dipende da processi produttivi di automatizzazione spinta, ma piuttosto da una cura e un attenzione costruttiva che solo una mano umana può dare.
Forse proprio questo approccio familiare tipicamente italiano, oltre alla nota e riconosciuta qualità dei prodotti, ha spinto Seachem a unirsi a Sicce per questa interessante collaborazione.
Altro aspetto da tenere in considerazione è sicuramente l’importanza che entrambe le aziende riversano nei confronti dei negozianti. La dimostrazione sta proprio in questo tipo di iniziative, dove i negozianti vengono coinvolti e possono vedere da vicino quello che sta dietro i prodotti che mettono in vendita.
Nell’epoca del commercio online troppo spesso siamo portati a dare le nostre preferenze a negozi che sono sì in grado di farci arrivare direttamente a casa un prodotto, magari anche a prezzi stracciati, ma che mai potranno fornirci un ausilio tecnico indispensabile come il rivenditore fisico. Posto che la competenza dei nostri negozianti di fiducia sia di buon livello, questo non può che essere un valore aggiunto nella transazione, che da solo può ben valere qualche euro in più speso nell’acquisto di un componente tecnico, come anche e soprattutto di un animale.
Segue a pagina quattro la lunga presentazione dei prodotti ed il nostro sondaggio