I presidenti di Ecuador, Rafael Correa, della Colombia, Juan Manuel Santos, e del Costa Rica, Guillermo Solis hanno annunciato accordi per aumentare la protezione della vita marina negli oceani, ampliando le loro rispettive riserve marine Galapagos, Malpelo, e Cocos.
Gli accordi portano le tre nazioni Costa Rica, Ecuador e Colombia a istituire una riserva marina di 134.500 chilometri quadrati. A protezione di tartarughe marine, squali, e ad una varietà di altre creature a largo delle loro coste. Ecuador e Costa Rica hanno inoltre accettato di delineare i confini marittimi comuni, definiti di comune accordo sulla base del modello geodetico e sotto il principio di equità.
Con questo annuncio, i presidenti dei tre paesi si sono impegnati a rispettare un obiettivo delle Nazioni Unite di proteggere il 10% degli oceani del mondo entro il 2020. Circa il 3% delle acque oceaniche in tutto il mondo sono protette nelle riserve marine, e la pesca è attualmente vietato in circa la metà di loro.
Ha detto il presidente dell’Ecuador Rafael Correa “Questi tre paesi condividono le risorse marine e hanno quindi la responsabilità della loro gestione sostenibile… Abbiamo l’opportunità unica e urgente per consentire alle generazioni future di godere di un oceano ricco come il Pacifico“.
Il presidente Juan Manuel Santos della Colombia si è impegnato a raddoppiare le dimensioni della riserva già esistente di Malpelo. Già era una delle più grandi zone di non-pesca nella regione, ora la superficie protetta e di circa 16.000 chilometri quadrati, e ospita una delle più ampie popolazioni di squali al mondo.
Juan Manuel Santos ha detto “Questo è importante per proteggere i nostri gioielli. Se c’è qualcosa che la Colombia ha, è una ricchezza di flora, fauna e biodiversità. Una parte importante di quella ricchezza è in Malpelo“.
Il presidente del Costa Rica Guillermo Solis si è impegnato a quadruplicare la riserva intorno a Coco Islands National Park, che cosi sarà quasi il quadruplo della zona in cui la pesca è limitata, favorendo cosi la salvaguardia di squali balena e squali martello che abitano le acque.
Secondo le nuove mappe, il territorio marino dell’Ecuador ora è più grande di cinque volte del suo territorio continentale.
La crisi imminente: una diminuzione globale di vita marina.
Incredibilmente gli Oceani negli ultimi quaranta anni sono stati depauperati del 50% di organismi, sia all’interno che nei pressi dei nostri oceani. Questo include la vita di diversi organismi, come i mammiferi marini, uccelli, rettili, pesci, coralli, e anche micro-organismi che sostengono l’intero habitat oceanico dal fondo del mare alla sua superficie. A causare e ad amplificare tale problema c’è l’inquinamento, lo sfruttamento eccessivo, il cambiamento climatico, la pesca eccessiva, il degrado degli habitat, e l’aumento del livello di acidità del mare.
Perché Salvare gli oceani?
Gli oceani sono di vitale importanza per la salute di tutto il pianeta. Oltre a fornire una serie di risorse per gli esseri umani, hanno il fondamentale compito di contribuire a controllare la temperatura e il tempo, assorbendo più della metà del calore che raggiunge la terra dal sole. L’oceano agisce inoltre come un importante serbatoio di CO2, è il fitoplancton che vi prospera fornisce non solo il sostentamento per le creature oceaniche più grandi, ma esso rappresenta anche più della metà dei produttori dell’ossigeno, che noi e altre creature terrestri respiriamo.
Louise Cumuli, Consulente capo sulla politica di Marine del WWF-UK spiega : “Oltre ad essere una fonte di straordinaria bellezza naturale e di meraviglia, i mari sani sono il fondamento di una economia globale funzionante. Dall’eccesso di sfruttamento della pesca, al degrado degli habitat costieri e con il nostro non affrontare seriamente il riscaldamento globale, stiamo seminando i semi della catastrofe ecologica ed economica“.
Fonte: Ministerio de Relaciones Exteriores y Movilidad Humana