Nel percorso della conoscenza dei coralli questo è un passo che in effetti ci mancava. Mettere i coralli sotto i raggi X.
Non lo abbiamo certo fatto noi, ma i paleoclimatologi dell’Università di Stanford. Hanno preso infatti diversi coralli e li hanno messi in una particolare macchina a raggi X. Ovvero in un sincrotone.
Noi siamo abbastanza familiari con le macchine a raggi x, perché sono quelle macchine che servono per fare i raggi. Ma il sincrotone è una macchina un po’ particolare. E’ una delle macchine a raggi X più potenti che conosciamo. Un miliardo di volte più potente di quella che usiamo normalmente negli ospedali.
Ed i paleoclimatologi hanno preso diversi coralli e li hanno studiati a fondo.
Grazie al sincrotone è stato possibile analizzare la struttura microporosa del corallo a livelli veramente ultra-macroscopici. Come potete vedere nella foto di apertura, ma soprattutto nel video seguente, e ancora di più se potete vedere alla risoluzione 4K in cui è fornito.
In particolare è possibile vedere quando il corallo abbia assunto più o meno stronzio del normale. Questo perché il corallo assume meno stronzio quando le temperature sono più alte. Quindi con il sincrotone si può discernere il livello di Stronzio assorbito e di qui una stima della temperatura in quel momento storico della vita del corallo. In questo modo si possono analizzare coralli che hanno anche 500 anni di vita e risalire con precisione alla temperatura di tutti i 500 anni. E coralli simili ne esistono, come mostrato nel video.
Un altro elemento che si può analizzare è il Bario che deriva dal terreno e che si trova soprattutto in occasione di piogge intense. Quindi con lo stesso sistema si può vedere quando si siano avute piogge.
I coralli nel sincrotone, una particolare macchina a raggi x
Le applicazioni diventano molteplici.
Voi cosa ne pensate?
[fonte Advanced Aquarist]