Home ARTICOLI Palitossine e Palythoa in acquario: quali i rischi per la salute e...

Palitossine e Palythoa in acquario: quali i rischi per la salute e come evitarli

1546
0

Come proteggersi e la detossificazione

Sono stati condotti esperimenti di detossificazione mirati a valutare la capacità del carbone attivo usato in acquario di adsorbire le palitossine. Tali esperimenti hanno mostrato come il carbone attivo per acquari in pellet in condizioni di laboratorio sia in grado di adsorbire in 24 ore quantitativamente le palitossinie prodotte da P. cf. toxica presenti nell’acqua dell’acquario al 99,7%, rappresentando così un valido strumento per la tutela della salute degli acquariofili.

Carbone attivo in pellet

La maggior parte dei casi accertati di intossicazione è dovuta a specie del genere Palythoa che vanno quindi manipolate tutte con grande attenzione. Sebbene da decenni molti acquariofili allevino in acquario e maneggino Zoantari senza incorrere in intossicazioni da palitossina e che i casi d’intossicazione documentati siano pochi, considerando che la tossina è dermotossica e cancerogena, non si dovrebbero mai toccare gli Zoantari in generale (Palythoa, Zoanthus etc.) a mani nude, ma solo indossando guanti.

Sono indicati quelli in lattice o nitrile robusti e a manica lunga, che proteggono anche l’avambraccio, Non quelli sottili usa e getta che possono bucarsi facilmente con le rocce e coralli taglienti dell’acquario. Inoltre si consiglia di indossare occhiali protettivi e di proteggere le vie respiratorie con una mascherina dotata di filtro con carbone attivo. Se non si dispone di occhiali protettivi in alternativa si può indossare al limite anche una maschera da sub.

Polipi di Palythoa cf. toxica su una roccia fuori dall'acqua: bisogna sempre usare guanti quando si manipolano Zoantari
Polipi di Palythoa cf. toxica su una roccia fuori dall’acqua: bisogna sempre usare guanti quando si manipolano Zoantari

Conclusione

Sperimentalmente è stato dimostrato che il carbone attivo è in grado di adsorbire il 99,7% delle palitossine dall’acqua. In un acquario con colonie di Palythoa la filtrazione con carbone attivo può ridurre la concentrazione di palitossine in acqua e in questo modo diminuire notevolmente, ma non eliminare, il rischio di esposizione alle tossine per l’acquariofilo.

Si raccomanda di non usare mai acqua calda o bollente per uccidere polipi di Palythoa. È molto elevato il rischio di formazione di aerosol, con cui si può inalare la tossina. Molti casi gravi d’intossicazione per inalazione di palitossina in acquario sono stati causati dall’uso di acqua bollente.

NON spazzolare fuori dall’acqua con uno spazzolino da denti o spazzola polipi di Palythoa per asportarli dal substrato o ucciderli. Perché in questo modo si possono formare e disperdere in aria piccole gocce d’acqua e secrezioni contenenti palitossine che possono essere inalate, ingerite o arrivare negli occhi. I polipi di Palythoa anche se morti e secchi, ad esempio se rimasti su una roccia fuori dall’acquario per settimane, possono ancora essere pericolosi e contenere palitossine.

Colonia di Palythoa mutuki fuori dall'acqua
Colonia di Palythoa mutuki fuori dall’acqua

Come eliminare i Palythoa

Il metodo più sicuro per eliminare dall’acquario i polipi di Palythoa è, indossando guanti, occhiali e mascherina, asportarli dalla vasca con il substrato su cui crescono. Prima di maneggiare i polipi di Palythoa in acquario, si raccomanda di spegnere lo schiumatoio (ed eventuali aeratori) e tutte le pompe dell’acquario per ridurre la potenziale formazione di aerosol contenente palitossine. Si consiglia di aerare a lungo il locale dove si trova l’acquario (aprire le finestre). Terminato il lavoro accendere prima unicamente la pompa del filtro per attivare la filtrazione con carbone attivo per almeno un paio d’ore. Solo successivamente attivare il resto dell’impianto. Infine durante queste operazioni eventuali bambini non devono stare in prossimità dell’acquario.

Considerato l’alto rischio per la salute costituito dalle colonie di Palythoa, personalmente ne sconsiglio il mantenimento in acquario.

Bibliografia

Per maggiori informazioni:

Tartaglione L., Pelin M., Morpurgo M, Dell’Aversano C., Montenegro J., Sacco G., Sosa S., Reimer J.D., Ciminiello P., Tubaro A., 2016: An aquarium hobbyist poisoning: Identification of new palytoxins in Palythoa cf. toxica and complete detoxification of the aquarium water by activated carbon. Toxicon 121, 41-50.

Domande e questioni

Massimo Morpurgo sarà felice di rispondere a qualsiasi vostro quesito nei commenti che vorrete lasciare.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.