Tutti noi sappiamo quanto sia pericolosa la pesca con il cianuro.
Ho ripescato dal mio hard disk questa foto che presumo sia del 2007 o giù di lì. Rappresenta uno dei pesci più belli che si possono mantenere, sebbene a fatica, in un acquario marino. Un magnifico esemplare di Chelmon rostratus. Uno di quei pesci che oltre ad essere bellissimo, è anche estremamente utile contro Aiptasie ed Anemoni majano, quanto pericoloso verso le tridacne. Spesso però, muore inspiegabilmente dopo una decina di giorni in acquario. Senza un motivo apparente. Senza mai smettere di mangiare. Fino all’ultimo giorno. Dove si trova sovente appoggiato al fondo. E come lui tanti altri pesci subiscono la stessa sorte. Gli altri pesci dell’acquario stanno bene. Non hanno nessun segno di puntini bianchi, batteriosi o di qualsiasi altra patologia. In questo caso la sorte ha regalato a questi incolpevoli pesci il cianuro. Il cianuro colpisce il fegato e li uccide. Non lascia scampo.
Il cianuro
Prima di tutto vediamo cosa sia il cianuro. E per questo ci facciamo aiutare da wikipedia:
“Il cianuro è un anione di formula chimica CN− che deriva dalla dissociazione dall’acido cianidrico (HCN) o di un suo sale. … Una delle proprietà chimiche del cianuro, utile per capire tanto la sua tossicità … è la capacità di combinazione con i metalli: Fe, Ag, Au ecc. In tutte le cellule procariote o eucariote (di batteri, funghi, piante, animali, incluso l’uomo) una funzione vitale è la respirazione. Una delle molecole indispensabili per la respirazione cellulare è l’enzima citocromo-c ossidasi, che possiede al centro della sua complessa struttura un atomo di ferro (Fe). Il cianuro che entra nella cellula ha il potere di complessare il ferro e, di conseguenza, di bloccare l’attività dell’enzima causando la morte della cellula per “soffocamento” (ipossia citotossica). Per tale ragione il cianuro è un veleno per tutti gli esseri viventi, anche in dosi molto piccole“.
Ma cosa c’entra il cianuro con la pesca? E’ presto detto.
La pesca dei pesci con il cianuro
I pescatori fanno una soluzione con una tavoletta di cianuro in una bottiglietta in plastica contenente acqua. Poi semplicemente ne spruzzano il contenuto verso i pesci o verso le rocce. I pesci vengono istantaneamente intossicati. Molti vengono tramortiti, mentre molti, soprattutto quelli più piccoli, muoiono all’istante. Quelli tramortiti vengono pescati e portati a riva e poi smistati e venduti.
Si stima che la maggior parte dei pesci pescati in questo modo muoia entro sole 48 ore. Ma il problema non finisce qui. Oltre ai danni diretti ai pesci che sono morti, oltre ai danni per l’ecosistema, anche i pesci sopravvissuti spesso hanno vita breve. I problemi al fegato si manifestano in genere entro i 20-25 giorni.
Primo consiglio: Acquistare solo pesci quarantenati! In questo modo si evitano i problemi dovuti ai pesci pescati con il cianuro.
Perché succede questo? Perché i pescatori, soprattutto delle Filippine, vengono pagati per numero di pesci. Pescarli così è facile e ci vuole poco tempo. Pagando i pescatori pochissimo, essi non possono cercare di utilizzare mezzi rispettosi dell’ecosistema. Ed il circolo è estremamente vizioso.
L’alternativa
Ma oggi sembra che si sia aperto uno spiraglio. Smithsonian.com ha infatti riportato che due studiosi alla Roger Williams University nel Rhode Island stanno lavorando ad una (ancora parziale) soluzione. Oggi è praticamente impossibile poter dire se un pesce sia stato pescato con il cianuro o meno. Ma il biologo Andrew Rhyne ed il chimico Clifford Murphy hanno creato un dispositivo portatile che tramite elettrodi modificati può rivelare anche livelli estremamente bassi di tiocianato, che è il composto che i pesci espellono dopo la metabolizzazione e la conversione del cianuro ingerito.
Oggi il dispositivo è ancora un prototipo. Ma se funzionasse adeguatamente, come lo speriamo noi, ed anche tutti i pesci, potrebbe rivoluzionare il modo in cui si pescano i pesci. Potendo infatti garantire che i pesci non siano pescati con il cianuro, potrebbero essere pagati un po’ di più, andando a gratificare in maniera migliore tutti quei pescatori che vengono sfruttati ed indotti ad utilizzare questa tecnica mortale. Salvaguardando in questo modo anche l’ecosistema.