Il filtro a letto fluido UltraReef Uff-003 ha avuto una genesi alquanto tribolata, ma dopo oltre un anno siamo qui a parlarvene nella nostra consueta Recensione.
Abbiamo installato infatti il filtro oltre un anno fa, come potete vedere dalla nostra anteprima. Però avevamo trovato alcuni difetti nel suo funzionamento. Difetti che erano stati risolti velocemente da UltraReef già prima dell’Interzoo di Norimberga (altre informazioni qui).
Ricevuti poi i pezzi per l’upgrade direttamente da UltraReef abbiamo dovuto aspettare di avere un acquario per poterlo ritestare. Visto la condizione di ripartenza in cui versava il mio acquario, appena ripresosi dalla lotta contro i dinoflagellati.
E così eccoci qui a raccontarvi il funzionamento di questo splendido filtro a letto fluido.
Caratteristiche tecniche filtro a letto fluido UltraReef Uff-03
Il filtro a letto fluido UltraReef Uff-003 può contenere fino a circa 2,6 litri di materiale, ma vediamo tutte le caratteristiche tecniche:
- Altezza totale: 45 cm
- Altezza utile per il riempimento: 38 cm
- Diametro interno: 9,4 cm
- Diametro esterno: 10 cm
- Spessore acrilico: 3 mm
- Volume media: 2,6 litri
- Ingombro massimo in pianta: 14×18,2 cm
- Materiali impiegati: Acrilico trasparente, PVC bianco, viteria in Titanio, raccordo in PVC
- Prezzo: 107 euro
La costruzione è estremamente semplice. L’acqua viene convogliata internamente da un raccordo in PVC che deve essere collegato alla nostra pompa, e da qui viene spinta tramite un diffusore circolare ed attraverso una spugna blu verso l’alto. Il vecchio modello poteva avere il problema dello scivolamento della spugna verso l’alto. Nell’aggiornamento invece sopra la spugna viene inserito una piastra forata circolare che lo trattiene grazie ad una piccola clip.
In sommità è presente la seconda spugna per trattenere il materiale che eventualmente vi dovesse arrivare. Anche questa è compresa fra due piastre circolari. L’ultima, in alto, rilascia l’acqua dentro il cilindro, che tracima e scende contro le pareti del filtro esternamente.
