Una nuova ricerca dimostra che la simbiosi tra pesce e corallo non si ferma solo ad uno scambio fra protezione e nutrienti.
La ricerca “Mutualistic damselfish induce higher photosynthetic rates in their host coral”pubblicata sul Journal of Experimental Biology, da un team di ricercatori coordinati da Nur Garcia-Herrera, dimostra che la simbiosi tra corallo e pesce va molto più in profondità rispetto alla nostra precedente comprensione.
Le barriere coralline sono tra gli ecosistemi più eterogenei sulla Terra, dove interazioni inter-specifiche complesse sono onnipresenti. Un esempio di tali interazioni è il rapporto reciproco tra i pesci damigella e i coralli ramificanti (SPS) del Mar Rosso settentrionale, dove i pesci utilizzano i coralli come rifugio e forniscono loro sostanze nutritive e protezione dai predatori.
Aumento della circolazione
Ma il nuovo studio dimostro che tale simbiosi è fondamentale anche per una migliore circolazione dell’acqua tra le ramificazioni del corallo. Aumentando la circolazione tra le ramificazioni del corallo, i pesci “ventilano” le zone più interne del corallo, mitigando condizioni ipossiche che si possono sviluppare in quella zona durante la notte.
I ricercatori hanno testato per la prima volta gli effetti del pesce damigella, Dascyllus marginatus, sulla fotosintesi del suo corallo simbionte, Stylophora pistillata.
Esperimenti di laboratorio hanno mostrato che la presenza dei pesci tra le ramificazioni del corallo in condizioni di luce, aumentava il tasso fotosintetico del corallo.
Aumento dell’attività fotosintetica
I ricercatori hanno attribuito l’aumento dell’attività fotosintetica ad un maggiore movimento dell’acqua intorno alle ramificazioni del corallo, movimento generato dalla presenza del pesce damigella. La maggiore “ventilazione” generata da un singolo pesce che nuota tra le ramificazioni del corallo, può aumentare la fotosintesi di circa il 22%. Osservazioni sul campo hanno indicato che i pesci damigella erano presenti tra le ramificazioni del corallo in media tra 18-34% del tempo delle ore diurne e in ogni momento durante la notte.
Nur Garcia-Herrera e il suo team considerano che l’effetto della presenza del pesce, tenendo conto dei cambiamenti indotti dal pesce insieme alla proporzione di tempo che è stata osservata sul campo, genera un aumento del 3-6% della fotosintesi giornaliera del corallo.
Respirazione
I ricercatori hanno anche riscontrato che nel momento in un cui un pesce nuota tra le ramificazioni di un corallo morto, la sua respirazione è più veloce rispetto a quando si trova tra le ramificazioni di un corallo vivo
Gli autori della ricerca teorizzano che i tassi di respirazione più elevati sono il risultato di un aumento dei livelli di stress. Anche se le ramificazioni dei coralli vivi o morti forniscono comunque rifugio per il pesce Damigella per qualche fattore da scoprire, il pesce letteralmente respirava più facilmente quando era con un corallo vivo.
Molto ancora da scoprire
Questo studio se ce ne fosse ancora bisogno dimostra che le barriere coralline sono intrecciate intricatamente in modi che dobbiamo ancora apprezzare appieno, dalla semplice simbiosi corallo – alghe simbionti alla simbiosi anemone – pesce pagliaccio.