La mancanza di energia elettrica è assolutamente letale per un acquario. Vediamo con questo articolo di darvi una guida per affrontare al meglio una eventuale interruzione di corrente programmata.
La problematica è leggermente diversa da quella di una interruzione di corrente casuale. Ovvero se va via luce dobbiamo avere determinati strumenti a portata di mano. Un UPS, un combinatore telefonico, e magari un amico nelle vicinanze. Una telecamera che inquadri l’acquario ed una che inquadri la sump potrebbero essere ugualmente utili. Soprattutto se anch’esse possono essere inserite sotto gruppo di continuità.
Ma vediamo invece come affrontare una interruzione di corrente programmata e potenzialmente lunga.
Interruzione di corrente programmata e pompa di risalita
Ovviamente un UPS ci torna sempre utile, e, se collegato alla sola risalita, ci può garantire tempo prezioso di ossigenazione all’acquario. Conviene non collegarci nient’altro, per evitare di far durare meno le batterie. Al limite se la possibilità di rimanere senza corrente dovesse essere alta sarebbe meglio, potendo, diminuire la portata della pompa di risalita.
Certo non è una soluzione ideale abbassarne la portata, ma meglio una soluzione di emergenza che nessuna soluzione.
Lasciate stare schiumatoi, pompe di movimento (a meno che non abbiano il proprio gruppo di continuità), riscaldatori e refrigeratori. Il nostro obiettivo è prolungare al massimo il tempo di sopravvivenza del nostro acquario. Non gestirlo come se ci fosse la corrente.
Interruzione di corrente programmata ed alimentazione
Quando gli animali mangiano, hanno, come prodotto finale e di scarto, ammoniaca e nitrati. Sia che essi siano pesci, coralli od invertebrati. Per questo motivo sarebbe bene non alimentare nulla in acquario almeno nelle 24 ore precedenti l’evento. Infatti questo è un tempo che non crea nessun problema agli animali, ma è fondamentale per non avere ammoniaca in acquario, che in caso di interruzione di corrente programmata diventerebbe tossica. Infatti non avendo lo schiumatoio attivo, non avendo un consistente movimento in acquario, l’ammoniaca non verrebbe velocemente ridotta, ma si accumulerebbe in breve tempo. E diventerebbe letale per i nostri abitanti.
Non abbiate timore a non alimentare i pesci, i coralli, o gli invertebrati. Possono sopportare anche una settimana senza cibo senza accusare nessun problema. Pensate che prima di un trasporto intercontinentale i pesci vengono tenuti a dieta. Per quanto questo possa sembrare strano, è un modo per cercare di evitare il rilascio di ammoniaca nei sacchetti per il trasporto.
L’articolo continua a pagina due con consigli su pompe, reattore di calcio e balling.