La 36esima edizione dell’Interzoo di Norimberga 2018 è terminata da qualche settimana, e noi siamo qui, finalmente, a parlarvene con dovizia di particolari, cominciando con il nostro consueto editoriale di approfondimento e critica sul più importante evento acquariofilo di ogni biennio.
Quest’anno ci abbiamo messo più del solito ad iniziare per via delle innumerevoli foto che abbiamo fatto e che troveremo il modo di farvi vedere, ben 2.500, e dei filmati che abbiamo fatto alle cose più interessanti.
Come al solito dal nostro editoriale partiranno nelle prossime settimane tanti articoli di approfondimento, diciamo fra i 50 ed i 100 se riusciremo a scriverli tutti, per parlarvi approfonditamente di tutte le novità che abbiamo visto. Stand per stand. Per cui vi consigliamo di inserire l’ultima pagina di questo editoriale nei vostri preferiti e di tornare a visitarla spesso nei prossimi giorni per poter vedere direttamente gli articoli che via via rilasceremo.
Questo è il mio settimo Interzoo e sono fermamente convinto che sia la fiera più importante al mondo sulle attrezzature per gli animali di compagnia. Tante cose da allora sono cambiate, ma una è rimasta sempre fissa. Chi conta… viene all’Interzoo! Chi manca… perde!
L’ente fiera ci ha comunicato che i visitatori sono stati 39.000 nei 4 giorni della fiera, praticamente in linea con quelli della scorsa edizione. Se volete rileggere alcuni dei nostri vecchi editoriali sui passati Interzoo potete dare una occhiata ai link riportati qui di seguito:
- Editoriale: Interzoo di Norimberga 2016
- Editoriale: L’Interzoo di Norimberga 2014
- Editoriale: L’Interzoo di Norimberga 2012
I compagni di viaggio come al solito sono stati fantastici, e siamo riusciti in quattro a coprire quasi tutti gli stand che ci eravamo prefissati. A onor del vero qualche stand cinese ci ha mandato via dicendo che non era interessato alla pubblicità. Forse avevano paura che tramite le nostre foto noi potessimo copiarli. Siamo rimasti in fiera per voi per ben 3 giorni interi. Speriamo che saprete apprezzare il nostro sforzo e tutti i nostri reportage.
Come sappiamo ed abbiamo sempre detto l’Interzoo non è solo una fiera normale. Non è il classico evento nel quale ci si va per presenziare. Ma le Aziende amano mostrare i muscoli, e far vedere le grandi novità che saranno la tendenza dei prossimi due anni.
Quest’anno abbiamo ancora assistito al trend negativo degli americani. Anche in questa edizione, come nella scorsa, non hanno portato novità di rilievo, anzi molte aziende hanno partecipato solo di facciata, come vi faremo vedere nei nostri prossimi articoli. Definitivamente diciamo che le aziende americane hanno eletto le fiere americane per mostrare le loro novità. ReefApalooza e Macna sopra tutte le altre. E noi di DaniReef quest’anno saremo anche al Macna, per cui ne vedremo anche lì delle belle.
39.000 visitatori, 13 padiglioni utilizzati sui 17 totali della fiera e ben 1989 aziende espositrici. Questi i numeri. Ora vediamo i trend di esposizione.
Questa fiera ha sancito, come se ce ne fosse bisogno, che in acquario esistono solo i led. Non abbiamo scorto Hqi, e solo qualche sparuto tubo T5, direi soprattutto allo stand Pacific Sun, niente in confronto alla scorsa edizione dove invece i T5 sembrano essere rinati. Ma è stata la fiera dell’IOT, ovvero dell’Internet Of Things. Praticamente chiunque ha mostrato i propri prodotti connessi. Dalle pompe, ai riscaldatori, ai refrigeratori, agli schiumatoi. Qualsiasi cosa si potrà collegare ad internet, e si potrà controllare in maniera remota tramite smartphone. Fantascienza fino a qualche anno fa.
Ovviamente questo si porta dietro app, e programmi per tutti i gusti. Oramai non esistono quasi più i comandi fisici. Si fa tutto tramite app, smartphone e cloud. Noi, onestamente, un po’ rimpiangiamo anche le vecchie modalità, e dire che siamo appassionati di tecnologia, ma forse si sta andando troppo oltre, soprattutto per quelle aziende che non lasciano la possibilità di utilizzare le proprie tecnologie anche senza andare online.
In calo gli acquari marini da vedere, ed in crescita quelli dolci. Con il vuoto lasciato da Korallen Zucht e da WhiteCorals. La prima non ha partecipato, mentre la seconda non ha portato i soliti animali incredibili da vedere. Meno male che ci siamo potuti rifare gli occhi con il solito incredibile acquario presente allo stand Dejong MarineLife. Davvero una gioia per gli occhi. Illuminato questa volta dalle plafoniere Philips CoralCare, invece delle Lani di 2 anni fa.
Anche quest’anno abbiamo visto tantissimi acquari di acqua dolce realizzati con la tecnica dell’Aquascaping, e la cosa che ci è piaciuta maggiormente è che molti degli aquascapers fossero italiani, soprattutto gli amici di ITAU. Proprio qui sotto vediamo una incredibile realizzazione presso lo stand Anubias. Gli autori di questa magnifica realizzaizone sono stati Oliver Knott, Giuseppe Nisi e Fabio Lorusso. Lo vedremo più in dettaglio fra qualche giorno quando parleremo proprio di Anubias con altre foto ed il nostro video in 4K.
Pochi i pesci. Pochi Discus, anzi, praticamente nessuno, mentre abbiamo scorto qualche Scalare, ma nel caso o nessun pesce, oppure pesci molto piccoli. Qualche carpa Koi, ma meno di quelle che abbiamo visto nelle scorse edizioni. Sembra che ci stiamo allontanando dai pesci per arrivare ad acquari in mostra che abbiano quasi solo piante. Abbiamo visto qualche pesce marino in più, ma niente di eclatante.
Qui sopra un meraviglioso esemplare di Zebrasoma gemmatum allo stand DeJong MarineLife.
L’occhio di un altrettanto splendido Pterophyllum. allo stand AquaFlora, in partnership con DeJong MarineLife.
La partecipazione dei visitatori ci è sembrata in calo rispetto alla nostra ultima visita, anche se l’ente fiera riporta gli stessi numeri. Sicuramente le cose sono cambiate. Il pubblico generalista non poteva più entrare, come invece si faceva l’ultimo giorno delle passate edizioni. La stessa fiera che prima si estendeva su 4 giorni tra i quali il weekend, quest’anno per la prima volta è passata alla formula dei 4 giorni feriali. Dal martedì al venerdì. A noi, onestamente, è sembrato che ci fosse meno gente fra gli stand, soprattutto il venerdì, ovvero l’ultimo giorno. Con alcune aziende che hanno cominciato a smontare dal primo pomeriggio.
Qui sotto vediamo alcuni dei prodotti che analizzeremo nei prossimi giorni e che ci hanno colpiti
Sempre pochi gli italiani, poche le facce note del panorama Social Network italiano, soprattutto in ambito marino, mentre qualcosa in più per quello che riguarda l’acqua dolce.
Noi però abbiamo incontrato tantissimi amici, produttori, personalità, molte purtroppo non siamo riusciti a fotografarle, ma molte le vedete in questa galleria.
Vediamo nella pagina seguente anche il pensiero degli altri preziosi collaboratori di DaniReef, ovvero Massimo Morpurgo e Federico Turato.