A Roseto un imprenditore è stato multato di 3000 euro per aver prelevato acqua di mare.
Il 21 Luglio un imprenditore è stato sorpreso lungo la spiaggia di Roseto degli Abruzzi (provincia di Teramo, Abruzzo) mentre prelevava acqua di mare senza autorizzazione.
A trovarlo sono stati i militari dell’Ufficio circondariale marittimo di Roseto degli Abruzzi, impegnati nell’operazione “Spiagge Sicure“.
La refurtiva
Il 21 Luglio verso le 12:30 l’imprenditore da 10 metri dalla riva, attraverso un idrovora stava riempiendo con acqua di mare alcuni serbatoi all’interno del proprio camion, quando grazie alla segnalazione di un passante è stato avvicinato dai militari che hanno voluto sapere cosa stesse facendo. Non avendo le autorizzazioni necessarie per prelevare l’acqua di mare è stato multato di 3.000 euro.
Secondo la Capitaneria di Porto, l’imprenditore stava prelevando l’acqua di mare per utilizzarla presso la sua attività di trattamento e lavorazione del pesce. Non si esclude che precedentemente l’imprenditore si sia “rifornito” di acqua marina nella medesima modalità.
È illegale
Ebbene tutto questo ovviamente non è uno scherzo e la legge vieta espressamente il prelievo non autorizzato di acqua di mare.
Il codice della navigazione, all’articolo 1162 sanziona l’estrazione abusiva di arena o altri materiali, dispone che: “chiunque estrae arena, alghe, ghiaia o altri materiali nell’ambito del demanio marittimo o del mare territoriale ovvero delle zone portuali della navigazione interna, senza la concessione prescritta è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da un minimo di tremila euro a un massimo di 18 mila euro”.
Numerose ordinanze regionali poi, vietano categoricamente di detenere, vendere, prelevare, trasportare, e soprattutto, utilizzare l’acqua di mare a fini alimentari.
Conclusioni
Quindi se stavate già progettando un acquario marino mediterraneo e avevate in mente di prelevare acqua di mare per fare i cambi della vostra vasca, beh vi consigliamo di ripensarci. Ovviamente si scherza, in questi casi dovrebbe vigere sempre il buon senso, un bambino che si riporta un secchiello con dell’acqua, un anziana che si riempie due bottiglie di acqua di mare e un acquariofilo che si riempie una tanica di 10 litri non dovrebbero rischiare nulla, anche se teoricamente sono situazione comunque da legge sanzionabili.
Cosa ne pensate? Conoscete direttamente o indirettamente situazioni analoghe?
Credo che a tutto c’è un limite, ovviamente se prelevo quintali se non tonnellate di acqua di mare è giusta la sanzione. Ma se parliamo dei nostri cambi per le vasche credo che anche lo stato o chi ne fa le veci debba avere un po di buon senso…
Ciao Andrea, ci sono diverse cose su cui discutere. La prima è che sia un reato. Indipendentemente da come la pensiamo noi. Pensa se tutti portassimo a casa 10 litri di acqua… addolciremmo il mare… 🙂 Il secondo è che con un po’ di buon senso probabilmente i problemi potrebbero in effetti non esserci.
Il buon senso prima cosa ma non credo che tutti gli acquariofili di Italia rechino danno. Ovviamente è solo la mia opinione
Questa è una delle tante prove che non esiste la democrazia in Italia. Oltre a essere un reato prelevare acqua dall’infinito mare, non si può avere il passaporto senza pagare, non si può bestemmiare, non si può criticare pesantemente il presidente della Repubblica, non si può chiedere l’indipendenza di una parte del territorio italiano e mi fermo qui perché è triste dover constatare che ci illudiamo di vivere in una democrazia.
è infinito fino a quando si seguono le regole… così come è vietato prendere la sabbia dal mare, o i coralli quando si va in vacanza sul mar rosso. Sul resto non mi esprimo in quanto al di fuori del tema di questo Magazine.